Thich Nhat Hanh – Attraversare il fiume con la perfezione nel dare

Le Sei Pāramitā sono un insegnamento del buddhismo Mahāyāna. Il termine può essere tradotto come “perfezione” o “perfetta realizzazione”. L’ideogramma cinese con cui si designa Pāramitāparamita significa “passare all’altra sponda”, che sarebbe la sponda della pace, della non-paura e della liberazione. La pratica delle Pāramitā può essere la pratica della nostra vita quotidiana: ci troviamo sulla sponda della sofferenza, della rabbia e della depressione e desideriamo raggiungere quella del benessere. […]

La prima pratica per attraversare il fiume è la perfezione nel dare, dāna pāramitā. Con “dare” si intende innanzitutto dare gioia, felicità e amore. […]

Il dono più grande che possiamo fare a qualcuno è la nostra vera presenza. A un bambino di mia conoscenza il padre chiese: «Che cosa ti piacerebbe ricevere per il tuo compleanno?» Il bambino esitava. Suo padre era un uomo ricco e gli avrebbe potuto dare qualunque cosa desiderasse, ma passava così tanto tempo ad accumulare denaro che stava a casa molto di rado; per questo il bambino rispose: «Vorrei te, papà!» Il messaggio era chiaro: se vuoi bene a qualcuno devi dargli la tua presenza reale. Dando questo regalo ne ricevi in cambio il dono della gioia. Impara a generare la presenza reale praticando la meditazione. Respirando in consapevolezza, unifichi il corpo e la mente. Quando pratichi questa pāramitā puoi pronunciare il mantra «Caro (o cara), sono qui per te».

Cosa possiamo donare, oltre a questo? La nostra stabilità. «Inspirando, mi vedo come una montagna. Espirando, mi sento solido». La persona che amiamo ha bisogno che noi siamo solidi e stabili: possiamo coltivare la nostra stabilità respirando in consapevolezza, praticando la meditazione camminata, quella seduta e godendo profondamente della vita in ogni attimo. La solidità è una delle caratteristiche del nirvana.

Che cosa possiamo offrire, ancora? La nostra libertà. Non possiamo essere felici finché non siamo liberi dalle afflizioni: avidità, ira, gelosia, disperazione, paura e percezioni erronee. La libertà è una delle caratteristiche del nirvana. Alcuni tipi di felicità in realtà distruggono il nostro corpo, la nostra mente e le nostre relazioni. La libertà dall’avidità è una pratica importante. Osserva in profondità la natura di dò che pensi possa renderti felice e verifica se non sia per caso proprio quello l’elemento che fa soffrire le persone che ami. Devi saperlo, se vuoi essere davvero libero. Ritorna al momento presente ed entra in contatto con le meraviglie della vita che sono già a tua disposizione. Ci sono così tante cose salutari che ci possono rendere felici già ora, come l’alba meravigliosa, il cielo azzurro, le montagne, i fiumi e tutti i bei visi delle persone che ci stanno intorno.

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Che cosa possiamo dare, ancora? La nostra freschezza. «Inspirando, mi vedo come un fiore. Espirando, mi sento fresco». Puoi inspirare ed espirare tre volte e puoi ripristinare la tua “fioritura”, proprio ora.

Che cosa offrire, ancora? Pace. E bellissimo sedere accanto a una persona in pace. Noi stessi traiamo beneficio dalla sua pace. «Inspirando, mi vedo come acqua calma. Espirando, rifletto le cose così come sono». Possiamo offrire la nostra pace e la nostra lucidità a coloro che amiamo.

E cosa ancora potremmo offrire? Spazio. Per poter essere felice, la persona che amiamo ha bisogno di spazio. In una composizione floreale all’orientale, ogni fiore deve avere spazio intorno a sé, per poter irraggiare appieno la sua bellezza. Una persona è come un fiore: senza spazio in sé e intorno a sé non può essere felice. Questi sono doni che non si possono comprare al mercato: li dobbiamo fabbricare noi stessi con la pratica. E più offriamo, più ne abbiamo per noi. Quando la persona che amiamo è contenta, la contentezza ci ritorna indietro immediatamente. Noi doniamo a lei, ma allo stesso tempo stiamo facendo doni a noi stessi.

Dare è una pratica meravigliosa. Il Buddha ha detto che quando sei arrabbiato con qualcuno, se hai provato di tutto e sei ancora in collera, puoi praticare dāna pāramitā. Quando siamo in collera abbiamo la tendenza a punire l’altro, ma in questo modo non si fa altro che generare un’escalation di sofferenza. Il Buddha ha proposto, invece, di mandare un regalo alla persona con cui siamo arrabbiati. Certo, nel fuoco dell’ira, non hai voglia di uscire a comprare un regalo, quindi cogli l’occasione ora che non sei in collera per preparare un regalo per l’altro. Poi, se e quando tutti gli altri tentativi dovessero fallire, vai e spediscigli il regalo, e ti stupirai di constatare che ti senti subito meglio. Lo stesso vale per le nazioni. Per potersi sentire in pace e al sicuro, gli israeliani devono trovare dei modi di garantire pace e sicurezza ai palestinesi. E se i palestinesi vogliono sentirsi in pace e al sicuro, devono trovare il modo di garantire pace e sicurezza agli israeliani. Si ottiene quello che si dà. Invece di cercare di punire l’altro, offrigli esattamente quello di cui ha bisogno. La pratica del dare ti può trasportare alla sponda del benessere con grande velocità.

Quando un’altra persona ti fa soffrire, lo fa perché lei stessa soffre profondamente e il suo dolore trabocca e si spande intorno a lei. Non ha bisogno di essere punita, ha bisogno di aiuto: il messaggio che manda è questo. Se sei in grado di rendertene conto, offrile quello di cui ha bisogno: sollievo al dolore. La felicità e la sicurezza non sono una questione individuale: sono essenziali alla tua felicità e alla tua sicurezza. Augura di tutto cuore a quella persona di essere felice e al sicuro, e lo sarai anche tu.

E cos’altro possiamo offrire? Comprensione. La comprensione è il fiore della pratica. Focalizza la tua attenzione su un oggetto, osservalo in profondità e avrai insight e comprensione. Quando offri all’altro la tua comprensione 4, questi starà subito meglio.

Il primo petalo del fiore delle Pāramitā è dāna pāramitā, la pratica del dare. Ciò che dai è ciò che ricevi, più velocemente dei segnali lanciati da un satellite. Che tu dia la tua presenza, la tua stabilità, la tua freschezza o solidità o libertà o comprensione, il tuo dono può avere l’effetto di un miracolo. Dāna pāramitā è la pratica dell’amore.

Da: Thich Nhat Hanh, Il cuore dell’insegnamento del Buddha, Neri Pozza, 2000.

Per approfondire:

paramita

stabilità

libertà

spazio

pace

freschezza

comprensione

Thich Nhat Hanh – Biografia, libri e testi selezionati

Fare pace con se stessi. Guarire le ferite e il dolore dell’infanzia, trasformandoli in forza e consapevolezza

Tich Nhat Hanh, Fare pace con se stessi
In ognuno di noi è presente un bambino o una bambina sofferente, che versa lacrime sulle ferite del passato, impedendo loro di cicatrizzarsi. Questo libro insegna a fare pace con noi stessi. A dialogare con il bambino interiore per affrontare la vita adulta con più serenità e consapevolezza. Con gentilezza e poesia siamo sollecitati a guardare dentro di noi per scoprire come i nostri conflitti interiori siano all'origine di tensioni con noi stessi e con…
[La foto è del Center for International Forestry Research (CIFOR)]

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