Il maestro Linji insegnava che, se aspettiamo che sia il Buddhadharma* a presentarsi a noi, possiamo aspettare a lungo senza conseguire nulla. Se ci aspettiamo qualcosa, guarderemo con troppa insistenza e non otterremo nulla. Un Buddha non si aspetta di divenire un Buddha. Egli semplicemente smette di correre, ritorna al proprio corpo e all’unità della mente ed entra in contatto profondo con la vita. Non si aspetta di diventare un Buddha. Possiamo essere cristiani, ebrei, musulmani o atei, ma se riusciamo a riportare la nostra mente al momento presente e a sedere in libertà, liberi da ogni nostro attaccamento, allora siamo un Buddha. Il Buddha mangiava consapevolmente per essere felice, per apprezzare il cibo e per dimorare nel momento presente. Non lo faceva con l’obiettivo di diventare un Buddha. Per noi è la stessa cosa, sediamo e mangiamo in consapevolezza perché lo apprezziamo, non per diventare un Buddha.
Da: Thich Nhat Hanh, Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linji, Astrolabio, 2010
*Nota: “Buddhadharma” è l’insegnamento del Buddha
Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linjii
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