Thich Nhat Hanh – Così la nostra coscienza ci nutre o ci avvelena

Martino F., Eat me… if you can (Strawberry face)
Anche se intraprendiamo un digiuno sensoriale, escludendo rumori e input esterni, stiamo comunque consumando una potente fonte di cibo: la nostra coscienza. Insieme alla coscienza collettiva essa rappresenta la quarta fonte di cibo. Quando rivolgiamo l’attenzione su determinati elementi della nostra coscienza li «consumiamo». Come i nostri pasti, ciò che consumiamo della nostra coscienza può essere sano e salutare oppure tossico. Per esempio, quando abbiamo un pensiero crudele o irato e lo rivisitiamo più e più volte mentalmente stiamo consumando coscienza tossica. Se notiamo la bellezza della giornata o ci sentiamo grati per la nostra buona salute e l’amore di quanti ci circondano stiamo invece consumando coscienza salutare. Ognuno di noi possiede la capacità di amare, perdonare, capire ed essere compassionevole. Se sai coltivare tali elementi all’interno della tua coscienza quest’ultima può nutrirti con questo tipo di cibo sano, che ti fa sentire splendidamente e avva

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