
Intendere la realtà come diretta esperienza è lo scopo per cui facciamo zazen (meditazione seduta) e studiamo il Buddhismo. Attraverso lo studio del Buddhismo comprendete la vostra natura umana, la vostra facoltà intellettuale e la verità presente nella vostra attività umana. E potete prendere in considerazione questa vostra natura umana quando cercate di comprendere la realtà. Però solo con l’effettiva pratica zen potete sperimentare la realtà direttamente e intendere nel loro vero senso le varie espressioni del vostro maestro o di Buddha. A rigor di termini, non è possibile parlare della realtà. Nondimeno, se siete studenti zen, dovete comprenderla direttamente attraverso le parole del vostro maestro.
L’espressione diretta del vostro maestro può andare oltre le parole; anche il suo comportamento è un modo d’esprimersi. Nello Zen diamo importanza al contegno o comportamento. Per ‘comportamento’ non intendiamo un determinato atteggiamento che dovete assumere per forza, bensì la naturale espressione di voi stessi. Noi diamo importanza alla spontaneità. Dovete essere veri nei sentimenti, chiari nella mente, esprimendo voi stessi senza riserve. Ciò aiuta chi vi ascolta a comprendere con più facilità.
Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante“, Astrolabio Ubaldini, 1978.
Per approfondire:
Shunryu Suzuki – Frasi, libri e testi in italiano
Mente zen, mente di principiante. Conversazioni sulla meditazione e la pratica zen

[La foto è di Djuliet, Francia]
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