Joseph Goldstein – Ogni esperienza, stupenda o terribile, è destinata a cambiare e svanire

esperienza destinata a cambiare

Un modo in cui ci rendiamo a volte impossibile aprirci alla semplicità e all’immediatezza del momento presente è l’afferrare qualche esperienza del passato per proiettarla nel futuro. Se si è trattato di un’esperienza piacevole, cerchiamo di ripeterla; se è stata spiacevole, cerchiamo di impedire che avvenga di nuovo. In un caso o nell’altro, la nostra pratica si trasforma in una strenua battaglia contro il passato e il futuro, anziché stimolare una piena attenzione verso ciò che accade nel momento presente. Possiamo anche attaccarci a esperienze piacevoli di estasi o di visione profonda. Una determinata seduta di meditazione si è, ad esempio, rivelata stupenda, con la mente limpida e concentrata, ed ecco che noi iniziamo la seduta successiva aspettandoci di riprendere dal punto in cui eravamo rimasti, ma questa volta tutto è doloroso e confuso: “Ah, se solo potessi tornare al punto in cui ero rimasto”. In questa maniera, possiamo sperperare una parte considerevole della nostra pratica nel tentativo di opporre resistenza alla nostra esperienza presente e di riguadagnare qualcosa che ormai appartiene al passato. E questa battaglia sminuisce il potere che ha la fede di guarire e approfondire.

Ogni esperienza, per quanto possa risultare stupenda o terribile, è destinata a cambiare e svanire. Ciò che noi siamo, è un processo che si dispiega continuamente nell’ignoto di ogni nuovo istante. Se ci sforziamo di riconquistare ciò che è ormai passato, non facciamo altro che renderci prigionieri di quello che già conosciamo. Si immagini di star compiendo un lungo viaggio per territori inesplorati: ecco che si arriva a una montagna, e se ne raggiunge infine la vetta. La vista è meravigliosa, e l’aria fredda e inebriante. Ma, per quanto tutto ciò sia straordinario, alla fine ci si rimette in marcia e si riprende il proprio viaggio. Il sentiero porta su altre vette, precipita in valli desertiche, traversa paludi e foreste. Ogni luogo che si raggiunge è eccezionale, e tutto merita di essere esplorato. Ma ciò è possibile solo se si viaggia leggeri, senza attaccarsi a ciò che è già svanito, senza far confronti, e senza cedimenti.

Aver fede significa confidare nel dispiegarsi della propria vita: è una propensione a liberarsi di ogni paura e attaccamento, e a schiudersi all’ignoto di ogni nuovo istante.

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Il cuore della saggezza. Esercizi di meditazione

Joseph Goldstein, Jack Kornfield, Il cuore della saggezza. Esercizi di meditazione
Un aggiornato sommario di insegnamenti di carattere pratico, che hanno conservato la loro purezza essenziale in un arco di tempo di duemilacinquecento anni, pur attraverso la traduzione in molte lingue e la trasposizione in molte culture diverse. Ogni capitolo è corredato di una specifica appendice di carattere pratico-meditativo, contenente l'indicazione di una serie di esercizi per l'applicazione dei diversi insegnamenti esposti.
Paolo Subioli

Un testo che potremmo annoverare tra i classici, che è un vero e proprio manuale redatto da due tra i più grandi maestri di meditazione vipassana. Per metterlo in pratica serve la vita intera, tanti sono gli spunti che offre!

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[La foto è di vjapratamam, Indonesia]

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