Corrado Pensa – Come lavorare sull’avversione

lavorare sull'avversione
Quali sono i mezzi abili per lavorare sull’avversione? a) La prima regola potrebbe formularsi così: "piccolo è utile". Ossia è particolarmente importante che i praticanti non si lascino sfuggire le piccole o piccolissime avversioni, dato che esse offrono occasioni di pratica relativamente facili e, insieme, del tutto convincenti. Naturalmente la condizione necessaria è quella di poter contare su una consapevolezza ben allenata. E, a questo proposito, notiamo come il beneficio di praticare la modalità meditativa chiamata ‘consapevolezza aperta’ vada ben oltre la meditazione seduta. Questa modalità, infatti, ci addestra a essere presenti il più possibile nei riguardi di tutto ciò che sorge nella mente, inclusi, evidentemente i moti di avversione. Diversamente, nell’ipotesi che fossimo interessati a un approccio esclusivamente concentrativo, potremmo ritrovarci facilmente (anche se non necessariamente) in una situazione molto paradossale, e cioè con la capacità di accede

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