Lodro Rinzler – Si può essere gay e buddhisti al tempo stesso?

Atomische * Tom Giebel, Gay Parade 2013

Vorrei diventare buddhista, ma sono in dubbio perché sono gay. Esiste qualche restrizione in merito all’essere gay e buddhista? Se c’è, ti prego di dirmelo.

In primo luogo e molto chiaramente, no. Non ci sono restrizioni sul fatto di essere gay ed essere buddhista. Se siete gay e volete praticare il buddhismo, siete i benvenuti. Ora complichiamo le cose e approfondiamo l’argomento.

Quando il principe Siddhārtha è diventato il Buddha, ha iniziato a insegnare coprendo moltissimi argomenti, ma fra tutti i suoi discorsi non c’è nulla nel canone pāli che riguardi esplicitamente l’omosessualità. Sembra che non abbia neppure pensato a menzionarla, e questo è strano, considerando che era presente nell’India della sua epoca. Secondo me (e secondo molti altri che hanno scritto sul tema), poiché il Buddha nei suoi discorsi non ha formulato nessuna specifica classificazione, possiamo dedurre che abbia inteso stabilire per il comportamento omosessuale le stesse regole che sono valide per quello eterosessuale.

Perciò analizziamo queste regole, specificamente il terzo dei cinque precetti: kāmesu micchācāra veramavi sikkhāpadam samādiyāmi. Il precetto afferma che ci si deve astenere dalla cattiva condotta sessuale. Il termine ‘cattiva condotta’ è stato interpretato e reinterpretato all’infinito. Questa è la mia spiegazione personale: il Buddha ha deciso di condurre una vita di risveglio spirituale per giungere all’idea che, soprattutto, non dobbiamo far del male agli altri né a noi stessi. Tuttavia, ogni volta che fate all’amore con qualcuno, mettete in moto un certo numero di ripercussioni, alcune delle quali possono implicare sentimenti feriti, malattie o incontri imbarazzanti a un party. In poche parole, dolore.

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Secondo alcuni studiosi, nell’interpretazione più stretta dovremmo tutti restare celibi e nubili per essere certi che nessuno soffra. Tutto il resto non sarebbe altro che cattiva condotta sessuale. Ma ciò significa che se tutti diventassimo buddhisti e seguissimo la regola, nel giro di una sola generazione la razza umana scomparirebbe.

Le interpretazioni più concilianti suggeriscono che essere laico e praticare il sesso sicuro e consensuale significa rispettare lo spirito del precetto. La mia idea di condotta sessuale appropriata, valida per eterosessuali e omosessuali senza discriminazione, tende più verso l’atteggiamento flessibile: “Fai sesso sforzandoti di non provocare dolore, e per favore usa il preservativo”. Come per tutti gli altri argomenti fin qui incontrati, quello che conta di più è comprendere come gli insegnamenti tradizionali si possano applicare alla nostra vita.

Va osservato che alcuni buddhisti non sono d’accordo con l’approccio secondo il quale: “Quel che va bene per gli eterosessuali, va bene per gli omosessuali”. Mi dispiace dire che questa è la posizione del Dalai Lama. Lo so, è il portavoce del popolo tibetano e la reincarnazione del bodhisattva della compassione, ma ha fatto una gaffe durante una conferenza stampa nel giugno del 1997, quando ha detto: “Da un punto di vista buddhista [il rapporto lesbico o gay] … in genere è considerato una cattiva condotta sessuale”.

A essere sinceri il Dalai Lama in seguito ha chiarito che stava citando la tradizione che considera tabù il sesso orale, quello anale e la masturbazione. Lo stesso testo, del maestro buddhista del quattordicesimo secolo Tsongkhapa, proibisce anche i rapporti sessuali durante il giorno. Penso che molti di noi abbiano, prima o poi, violato almeno una di queste regole. Ciò significa che qui si condannano non solo gli omosessuali, ma tutti quelli ai quali piace un po’ di varietà in camera da letto o vogliono guardare il partner alla luce del giorno. Infine i testi ai quali il Dalai Lama ha fatto riferimento implicano che le relazioni omosessuali vanno bene, ma questi atti sessuali no.

Personalmente non sono un sostenitore di questa posizione ufficiale del buddhismo monastico tibetano. Rispetto molto i maestri di meditazione come Tsongkhapa, Gampopa e Dza Patrul Rinpoche, che si sono espressi su tutte queste proibizioni. Tuttavia, essi scrivevano in un particolare tempo e luogo. Le persone sono persone, e dubito che il Buddha abbia voluto impedire a qualcuno di perseguire l’illuminazione in ragione del suo orientamento sessuale.

Come ho già notato in precedenza, il buddhismo si è sparso in tutto il mondo, e incontrando nuove culture ha continuato ad adattarsi per soddisfare le norme della società. Ecco perché alcuni aspetti del buddhismo sono interpretati in senso stretto in un luogo (il Tibet del quattordicesimo secolo) e molto liberamente in un altro (l’America d’oggi). Naturalmente il buddhismo non è l’unica tradizione religiosa ad avere una tale gamma d’interpretazioni su argomenti scottanti.

In conclusione, conosco molti, moltissimi buddhisti che sono gay e insieme meravigliosi meditanti. Il Buddha ha condotto una vita che ci insegna a esaminare le nostre azioni per determinare se sono utili, basate sulla buona intenzione e non dannose, oppure se ci stiamo solo comportando da carogne. La consapevolezza e la compassione possono essere praticate da tutti, a prescindere dall’orientamento sessuale, dalla razza, dal bagaglio culturale etnico, dal reddito, e così via. Perciò se siete gay, bisessuali, o avete una qualsiasi altra forma d’orientamento, benvenuti nel buddhismo; è bello avervi come compagni praticanti sul sentiero.

Da: Lodro Rinzler, “Cammina come un Buddha. Consigli per le complicazioni della vita“, Astrolabio Ubaldini, 2017.

Per approfondire:

Cammina come un Buddha. Consigli per le complicazioni della vita

Lodro Rinzler, Cammina come un Buddha
Genre:
Temi:
N. pagine: 217
Questo libro vuole offrire una guida a chi tenta, seppure modestamente, di incamminarsi lungo il sentiero buddhista e di muoversi nel mondo moderno come un buddha. Lodro Rinzler, giovane americano cresciuto in una famiglia di praticanti buddhisti, è la persona ideale per risolvere gli innumerevoli dubbi che tormentano i meditanti di oggi a proposito di questioni che semplicemente non trovano spazio nel Canone: si può essere buddhisti e ubriacarsi o drogarsi, andare a caccia di…
Paolo Subioli

Lodro Rinzler è un autore molto interessante, che ci offre uno sguardo equanime ed estremamente moderno sugli stili di vita contemporanei.

[La foto è di Atomische * Tom Giebel, Stati Uniti]

 

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