S. N. Goenka – L’inesistenza dell’io

inesistenza dell'io e non se
L'aspetto più singolare, che emerge dalle rivelazioni del Buddha sulla struttura dell'essere umano, è che non esiste alcun io. Che sia occidentale, orientale, cristiano, ebreo, musulmano, indù, buddista, ateo o altro ancora, l'uomo ha la certezza congenita che, da qualche parte dentro di sé, esista un io, un'identità permanente. Noi agiamo presupponendo che la persona di dieci anni fa, sia la stessa persona che esiste ora, la stessa che esisterà fra dieci anni e, forse, anche la stessa che esisterà in una vita futura dopo la morte. Quale che sia la filosofia, la teoria o il credo che consideriamo vero, viviamo con la convinzione radicata: "Io ero, io sono, io sarò". Per sfatare questa istintiva convinzione di possedere un'identità, il Buddha non si rifece ad ipotesi o a teorie, ma espose una verità che aveva sperimentato, e che è sperimentabile da tutti. L'illuminato ha messo da parte tutte le teorie, perché ha visto la realtà della materia, della sensazione,

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