Jiddu Krishnamurti – Stare soli con se stessi

Era una delle più splendide mattine mai sorte sul mondo. Il sole stava spuntando e tu lo vedevi tra l’eucalipto e il pino. Era sull’acqua, dorato, brunito: una luce che esiste solo al confine tra le montagne e il mare. Era una mattina così luminosa, senza un alito di vento, piena di quella strana luce visibile non solo con gli occhi, ma anche col cuore. E quando la vedi il cielo è vicinissimo alla terra e ti perdi nella bellezza. Sai, non dovresti mai meditare in pubblico, o con un’altra persona, o in gruppo: dovresti meditare solo in solitudine, nella quiete notturna o nella pace della mattina. Quando mediti in solitudine, che sia solitudine. Devi essere completamente solo, non seguire un sistema, un metodo, non ripetere parole, inseguire pensieri o formulare pensieri assecondando il tuo desiderio. Questa solitudine viene quando la mente è libera dal pensiero. Quando c’è l’influsso del desiderio o delle cose che la mente insegue, nel futuro o nel passato, non c’è

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