La conoscenza di sé non ha mai fine – non giungerete a un risultato, non arriverete a una conclusione. È un fiume infinito: man mano che lo si studia, man mano che ci si addentra sempre di più si trova la pace. Soltanto quando la mente è tranquilla – con la conoscenza di sé e non con una disciplina autoimposta – solo allora, in quella tranquillità, in quel silenzio, si può attingere alla realtà. Solo allora può esserci beatitudine, può esserci azione creativa.
E a me sembra che senza questa comprensione, senza questa esperienza, il semplice leggere libri, partecipare alle discussioni e fare propaganda, sia molto infantile, null’altro che un’attività senza gran significato. Invece se si è capaci di comprendere se stessi, e quindi di provocare quella felicità creativa, quello sperimentare qualcosa che non appartiene alla mente, forse allora potrà esserci una trasformazione nelle nostre relazioni immediate e nel mondo in cui viviamo.
Da: Jiddu Krishnamurti, “La ricerca della felicità“, Mondadori, 2009.
Per approfondire:
La ricerca della felicità
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