Stephen Batchelor – Meditazione significa prendersi cura di ogni aspetto dell’esperienza

meditazione cosa significa

Meditazione significa coltivare una sensibilità in un quadro di valori etici che permettono di apprezzare il sublime quotidiano, per Stephen Batchelor, non raggiungere un qualche stato speciale.

La meditazione ha la sua origine e il suo culmine nel sublime quotidiano. Mi interessa poco ottenere stati di concentrazione prolungata in cui alla ricchezza sensoriale dell’esperienza si sostituisce la pura estasi introspettiva. Non mi interessa recitare dei mantra, visualizzare Buddha o mandala, avere esperienze extracorporee, leggere la mente degli altri, fare sogni lucidi, o canalare le energie psichiche nei cakra, tanto meno lasciare che la mia scienza sia assorbita nella perfezione trascendente del Non condizionato. Meditare vuol dire abbracciare quello che sta accadendo a quest’organismo mentre è in contatto con il suo ambiente in questo momento. Non rifiuto l’esperienza mistica. Respingo soltanto l’idea che il mistico si nasconda dietro mere apparenze, che sia qualcosa di diverso da ciò che accade nel tempo e nello spazio proprio in questo momento. Il mistico non trascende il mondo, lo impregna. “Non come il mondo è, è il mistico”, notò Ludwig Wittgenstein nel 1921, “ma che esso è” .

Secondo Edmund Burke e i poeti romantici, il sublime supera la nostra capacità di rappresentarlo. Il mondo è eccessivo: ogni filo d’erba, ogni raggio di sole, ogni foglia che cade sono eccessivi. Nessuna di queste cose può essere resa adeguatamente da concetti, immagini o parole; ci sopravanza, traboccando oltre i confini del pensiero. La loro sublimità porta la mente che pensa e che calcola ad arrestarsi, lasciandoci senza parole, sopraffatti dalla meraviglia o dal terrore. Eppure per noi esseri umani che gioiamo e ci esaltiamo nel nostro posto, che desideriamo la sicurezza, la certezza e la consolazione, il sublime è esiliato e dimenticato. Come conseguenza, la vita è resa opaca e piatta. Ogni giorno si riduce alla ripetizione di azioni e di eventi familiari, che offrono un conforto insipido, privo dell’intensità che desideriamo e temiamo allo stesso tempo.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Sperimentare il sublime quotidiano ci impone di smantellare il condizionamento percettivo che ci costringe a vedere noi stessi e il mondo come oggetti fondamentalmente confortevoli, permanenti, solidi e ‘miei’. Sperimentare il sublime significa abbracciare la sofferenza e il conflitto invece di rifuggirli, e coltivare l’attenzione incarnata che contempla le dimensioni tragiche, mutevoli, vuote e impersonali della vita, invece di soccombere alle fantasie dell’autoglorificazione o del disprezzo per se stessi. Questo richiede tempo. È una pratica che dura tutta la vita.

Il sublime quotidiano è la nostra vita ordinaria sperimentata dalla prospettiva del quadruplice compito. Come abbiamo visto, esso comporta:

  1. abbracciare sinceramente la totalità della nostra situazione esistenziale,
  2. lasciar andare gli abituali schemi reattivi di pensiero e di comportamento scatenati da quella situazione,
  3. apprezzare in modo consapevole i momenti in cui le reazioni si placano, e
  4. un impegno verso lo stile di vita che emerge da tale quiete, e risponde alla situazione che ci si presenta in maniera empatica, etica e creativa.

Vista così, la meditazione non riguarda il padroneggiare procedure tecniche che promettono di ottenere conseguimenti che corrispondono ai dogmi di una certa ortodossia religiosa. Il suo scopo non è neanche ottenere una comprensione privilegiata e trascendente della natura assoluta della realtà, della mente, o di Dio. Alla luce del quadruplice compito, la meditazione è coltivare in modo costante una sensibilità, un modo di prendersi cura di ogni aspetto dell’esperienza, all’interno di un quadro di valori e obiettivi etici.

Da: Stephen Batchelor, “Dopo il buddhismo. Ripensare il dharma per un’epoca laica“, Astrolabio Ubaldini, 2018.

Per approfondire:

comfort zone

prendersi cura

etica

Buddhismo Secolare

Stephen Batchelor – Testi scelti in italiano e libri

[La foto è di Cushy Spa]

Libri di Stephen Batchelor

Se li acquisti da questi link, contribuirai alle spese di Zen in the City.

Vuoi ricevere gli aggiornamenti da Zen in the City?

Inserisci il tuo indirizzo per ricevere aggiornamenti (non più di 1 a settimana):

(ricordati dopo di cliccare sull’email di conferma)

You need to login or register to bookmark/favorite this content.

Pubblicità (registrati per non vederla più)