Stephen Batchelor – Se superiamo la distinzione tra ‘è’ e ‘non è’, può nascere un’etica ‘situazionale’

etica situazionale
Per Gotama [il Buddha], le persone si affidano alle formule dualistiche di ‘è’ e ‘non è’ per dare un senso al mondo interiore e a quello esterno. Credono che le cose esistano o non esistano. Eppure quando si presta particolare attenzione a fenomeni come un pensiero, l'inspirazione, un dolore al ginocchio o il cipresso nel cortile, nessuna di queste cose può essere definita in modo riduttivo come ‘esistente’ o ‘non esistente’. Poiché esse vanno e vengono. Si trasformano e cambiano. Scivolano via e svaniscono. Si confondono l'una con l'altra. È impossibile tracciare una linea netta che segni, per esempio, dove o quando abbia avuto inizio o fine l'inspirazione. Tali distinzioni sono convenzio

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