Stefano Bettera – Mangiare e parlare in modo consapevole

Georgie Pauwels, Dinner for One

Tutti trascorriamo una parte piuttosto rilevante della nostra vita seduti a tavola. Anzi, il più delle volte, mentre siamo seduti con un piatto di pasta davanti agli occhi, siamo dovunque fuorché lì. Soprattutto, preparare un pasto richiede arte, conoscenza. Come richiede arte e impegno la pratica del parlare in modo consapevole. Certo, magari a volte stiamo in un locale con gli amici a gustare una pizza fumante e ci divertiamo molto. Oppure ci ritroviamo a casa la sera e a cena raccontiamo alla nostra famiglia com’è andata la giornata. Ci liberiamo dei pensieri condividendoli con gli altri.

 

In molte culture il pasto e la condivisione del cibo sono ancora un momento rituale, quasi sacro in un certo senso. Basti pensare alla potenza di un’immagine come L’Ultima Cena dipinta da Leonardo Da Vinci. Sembra che ci parli senza emettere un solo suono. In tutti i tempi e in tutti i luoghi, gli esseri umani si sono raccolti insieme per mangiare e condividere le esperienze della vita. Ma oggi questo senso di liturgia, che comporta la consapevolezza di un gesto o di uno scambio, è in gran parte andato perduto. Si mangia di corsa, il più delle volte distratti, qualche volta anche davanti a un computer perché “non abbiamo tempo”. Così finiamo per ingoiare ogni boccone e insieme anche l’umore del momento. Mangiamo le nostre parole e ci disabituiamo a essere presenti.

Parlare, come mangiare, sono due funzioni irrinunciabili per tutti noi. Perché le parole, come il pane, sono il cibo con cui nutriamo il nostro corpo e le nostre relazioni. Sono ciò che conferisce significato al nostro stare nella società. Il modo in cui scegliamo le parole e con cui nutriamo il mondo va di pari passo con il modo con cui scegliamo e consumiamo il nostro cibo e aumentiamo o diminuiamo il nostro benessere. Ecco perché la consapevolezza di un linguaggio appropriato è strettamente legata al modo in cui mangiamo. Imparare a mangiare in modo consapevole è perciò un ottimo esercizio per imparare a parlare in modo consapevole.

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Per approfondire:

mangiare

cibo

Stefano Bettera – Testi selezionati e libri

Buddhismo Secolare

Felice come un buddha

Felice come un buddha
Buddha è una parola impegnativa. Molti la associano ad un’idea di felicità, di benessere o a un nirvana irraggiungibile. Ma si può essere Felice come un Buddha proprio qui ed ora. Tutti possiamo incamminarci sul sentiero della consapevolezza e riscoprire ciò che rende la vita più autentica e serena. Questo libro offre suggerimenti, spunti e meditazioni per percorrere gli otto passi del sentiero buddhista nella nostra società, nel nostro tempo.
Paolo Subioli

Bettera racconta gli insegnamenti di Gotama (noto poi come Buddha) a beneficio di chiunque. E ci spiega come essi non richiedano affatto un’adesione religiosa o ideologica, ma costituiscano un insieme di strumenti, di cui verificare la validità in prima persona, per vivere meglio. In certi casi persino più felici.

[La foto è di Georgie Pauwels, Germania]

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