Charlotte Joko Beck – Se il disagio non ci fosse dovremmo inventarlo

Nello Zen ci viene richiesta una cosa difficile: l'attenzione a questo preciso momento, alla totalità di ciò che accade ora. Il motivo per cui non vogliamo fare attenzione è che non sempre ciò che accade è piacevole. Non ci va. Abbiamo una mente in grado di pensare. Le cose spiacevoli sono impresse nella memoria. Facciamo sogni sul futuro, sulle cose piacevoli che avremo e che faremo. Tutto ciò che accade nel presente lo passiamo a questo filtro: "Non mi piace. Non voglio sentirlo. Preferisco dimenticarlo e sognare quanto accadrà di bello". È un lavoro continuo: la mente gira, gira, gira nel costante tentativo di creare una vita piacevole, di farci sentire al sicuro e felici. Facendo così non vediamo il qui-e-ora, questo preciso momento. Non lo vediamo perché siamo impegnati a filtrare. Ma ciò che accade è molto diverso da ciò che pensiamo. Chiedete a dieci persone di riassumervi questo libro, e avrete dieci distinte versioni. Si rimuovono i passi che non ci piaccion

Iscriviti per continuare a leggere

Hai già visualizzato 3 contenuti questo mese. Per continuare a esplorare tutti i nostri articoli, meditazioni e pratiche, ti invitiamo a iscriverti a Zen in the City.
Guarda le offerte disponibili
Hai già l’abbonamento? fai il log in

Scopri i benefici dell'iscrizione:

  • Accesso illimitato a tutti i contenuti
  • Ebook "Guida alla meditazione: i fondamentali"
  • Incontri settimanali online di meditazione
  • Guide settimanali alla pratica
  • Corsi di meditazione gratuiti
  • Gruppo di discussione
  • No pubblicità

Non perdere l'occasione di migliorare la tua vita quotidiana con la saggezza della mindfulness!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *