Alan Watts – Stare seduti senza uno scopo ci fa vedere il mondo com’è

stare seduti

Le moderne comunità zen, sia Soto che Rinzai, attribuiscono la massima importanza alla meditazione o “zen seduto” (za-zen). Può sembrare tanto strano quanto irrazionale che uomini forti e intelligenti debbano semplicemente sedere, calmi, per ore e ore. La mentalità occidentale sente che cose del genere sono non soltanto innaturali, ma costituiscono anche un grande sciupio di tempo utile, per quanto proficue come esercizio di pazienza e fortezza. Sebbene l’Occidente abbia la sua tradizione contemplativa nella chiesa cattolica, la vita dello “star seduti e contemplare” ha perduto il suo interesse, poiché non si apprezza nessuna religione che non “migliori il mondo” e non è facile intendere come il mondo possa migliorare standosene immobili. Pure dovrebbe essere evidente che l’azione senza saggezza, senza una chiara consapevolezza del mondo qual è in realtà, non può migliorare nulla. Inoltre, come l’acqua torbida si chiarifica meglio lasciandola immobile, si potrebbe argomentare che le persone quietamente sedute senza far nulla stanno arrecando uno dei maggiori giovamenti a un mondo in tumulto.

Non c’è davvero nulla di innaturale nello star seduti a lungo quietamente. I gatti lo fanno; e anche i cani e altri animali ancora più nervosi. Lo fanno i cosiddetti popoli primitivi (come gli indiani americani, e i contadini di quasi ogni nazione). È un’arte molto difficile per chi ha sviluppato l’intelletto sensitivo a tal punto che non può fare a meno di prevedere il futuro, e così deve tenersi in un continuo turbine di attività per raccogliere gli indizi. Ma pare che non essere capaci di sedere e di osservare mentalmente in completo riposo equivalga a non essere capaci di avere un’esperienza completa del mondo in cui viviamo. Poiché non si conosce il mondo semplicemente pensandoci e occupandosene: si deve anzitutto sperimentarlo direttamente, e prolungare l’esperienza senza balzare alle conclusioni.

L’attinenza dello za-zen allo zen appare ovvia quando si ricordi che lo zen vede la realtà direttamente, nella sua “quiddita”. Per vedere il mondo qual è concretamente, non diviso da categorie e astrazioni, si deve certamente guardarlo con una mente che non pensi a esso, vale a dire, che non formi simboli. Perciò lo za-zen non è sedere con una mente neutra che escluda tutte le impressioni dei sensi interni ed esterni. Non è “concentrazione” nel senso corrente di limitare l’attenzione a un singolo oggetto sensibile, come a una macchia di luce o alla punta del proprio naso. È semplicemente una quieta consapevolezza, senza commenti, di qualunque cosa si verifichi qui e ora. Questa consapevolezza è accompagnata dalla più intensa sensazione di “non-differenza” fra se stessi e il mondo esterno, fra la mente e il suo contenuto: i vari suoni, le varie visioni. e le altre impressioni del mondo circostante. Naturalmente, questa sensazione non sorge dallo sforzo di provarla; viene proprio da sé, quando si è seduti e si contempla senza uno scopo nella mente, perfino senza lo scopo di liberarsi dello scopo.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Per approfondire:

Non fare niente

Alan Watts – Frasi, libri, biografia e testi in italiano

Da: Alan Watts, La via dello zen, Feltrinelli, 2006.

La via dello zen

La via dello zen
Author:
Publisher:
Genre:
N. pagine: 256
Da un importante premessa, le difficoltà per un occidentale di comprendere una dottrina orientale, passando per la storia, il significato, i principi fino alle applicazioni, Alan Watts fornisce un resoconto quanto mai competente e essenziale dello zen, senza tralasciare il tentativo di trasmettere il significato più puro della filosofia animando la trattazione con immensa passione (da un commento su Google Books).
Paolo Subioli

“La via dello zen” è uno dei miei libri preferiti. Il grande filosofo e divulgatore Alan Watts ci guida alla scoperta dello zen, rivelandocene aspetti spesso sorprendenti.

[La foto è di Santos Gonzalez, Usa]

You need to login or register to bookmark/favorite this content.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *