Il MBSR in medicina: quando la meditazione aiuta a guarire

Il MBSR in medicina

Alle sue origini – quando fu sviluppato da Jon Kabat-Zinn – il programma MBSR è stato indirizzato a persone sofferenti per malattie anche gravi, e tuttora lo è in misura proporzionalmente ridotta rispetto alle applicazioni rivolte al largo pubblico. E stato proprio grazie alle valutazioni scientifiche della riduzione dello stress nei pazienti sottoposti al programma (con il metodo dei randomized trials) che le comunità della ricerca e della medicina hanno approvato il programma stesso e la sua introduzione negli ospedali.

Il programma è stato oggetto di migliaia di pubblicazioni riguardanti le sue applicazioni (e i relativi esperimenti e valutazioni) in casi clinici nell’ambito di quasi tutti i settori della medicina e della healthcare. Centinaia di interventi in questi campi sono stati avviati dallo stesso Jon Kabat-Zinn nei contesti ospedalieri in cui ha operato . Obiettivo di tali interventi (condotti su gruppi di pazienti, anche in gravi condizioni) è essenzialmente quello di ridurre lo stress causato dalla reazione al dolore che impegna la mente del paziente.

“Stress” nelle applicazioni in medicina è inteso come equivalente alla sofferenza mentale e psichica correlata a un disturbo oggettivamente riscontrabile secondo le comuni categorie mediche. In questi casi la mindfulness, che ristruttura la percezione del dolore e facilita l’accettazione della malattia, è considerata come un fattore se non di guarigione quantomeno di riduzione dei sintomi che inducono maggiore sofferenza.

Un fondamentale campo di applicazione è quello della cura del dolore. Solo per fare qualche esempio le applicazioni del MBSR riguardano casi di fibromialgia, artrite reumatoide, sclerosi multipla, sofferenze legate a tumori. Rispetto a questi casi lo schema doing mode/ being mode viene formulato in termini di spostamento dal “pensare reattivamente al dolore” al “sentire il dolore” nel modo in cui si manifesta. Il tentativo è quello di indurre nella mente un’attenzione aperta, in grado di risparmiare il dolore secondario (indotto dal volersi sottrarre ad esso) spesso più intenso di quello che ne è alla base.

I rapporti sui randomized trials condotti al termine degli interventi concludono quasi sempre con formule del tipo “si riscontrano significativi cambiamenti sia nella riduzione dell’intensità del dolore, dei livelli di ansia, della depressione… e viceversa dell’incremento del benessere, dell’adattamento, e della qualità del sonno”. La mindfulness è intesa in termini di correttivo delle “componenti emozionali e cognitive che possono modulare l’attenzione al dolore e alla paura correlata al dolore”

In questi campi, oltre agli effetti sulle terapie, il MBSR ha avuto larga risonanza nel settore della ricerca biomedica (campo nel quale Kabat-Zinn ha iniziato la sua lunga carriera). Il programma ha dato luogo a una gran quantità di esperimenti sui parametri fondamentali dell’equilibrio bio-chimico dell’organismo. Molte ricerche tendono, ad esempio, a dimostrare che la meditazione di mindfulness abbassa i livelli del cortisolo nel sangue e riduce i rischi ad esso connessi.

Un altro esempio tra i moltissimi disponibili è offerto dalle ricerche che (grazie a nuovi metodi di misura della telomerasi, la lunghezza del rivestimento dei cromosomi) mostrano come la mindfulness agisca sul tasso di invecchiamento cellulare.

Da: Massimo Tomassini, “La vita consapevole. La mindfulness dopo la mindfulness“, Castelvecchi editore, 2023.

Vedi altere letture di Massimo Tomassini.

Che cos’è il protocollo MBSR

L’MBSR, acronimo di Mindfulness-Based Stress Reduction, è un programma di riduzione dello stress basato sulla mindfulness. Sviluppato negli anni ’70 dal Dr. Jon Kabat-Zinn presso l’Università del Massachusetts, il protocollo MBSR combina la meditazione di consapevolezza e le pratiche di yoga per aiutare le persone a gestire lo stress, l’ansia e il dolore. Il corso, della durata di otto settimane, insegna ai partecipanti come integrare e applicare la mindfulness nella vita quotidiana e nei momenti di sfida, promuovendo un miglior benessere psicofisico. Attraverso esercizi di consapevolezza, meditazione guidata e discussioni di gruppo, il protocollo MBSR fornisce strumenti per ridurre lo stress e aumentare la resilienza. Questo programma è stato ampiamente studiato e si è dimostrato efficace nel migliorare la qualità della vita di chi soffre di varie condizioni di salute mentale e fisica.

Per approfondire termini e temi citati nell’articolo – come mbsr, stress, dolore, mindfulness – si veda il nostro Indice tematico.