
Le campane di consapevolezza ci stanno chiamando a gran voce: cercano di risvegliarci, ci ricordano di osservare a fondo il nostro impatto sul Pianeta.
Le campane di consapevolezza stanno suonando. In tutto il globo si verificano inondazioni, siccità, incendi estesi; nell’Artide si stanno sciogliendo i ghiacci marini; uragani e ondate di calore uccidono migliaia di’ persone. Le foreste vanno scomparendo rapidamente, aumentano le zone desertiche, ogni giorno si estinguono alcune specie viventi — eppure noi continuiamo a consumare risorse, ignorando queste campane che suonano.
Sappiamo tutti che il nostro splendido pianeta verde è in pericolo. Il nostro modo di stare al mondo influenza fortemente il mondo animale e vegetale, eppure ci comportiamo come se la nostra vita quotidiana non avesse niente a che vedere con le condizioni del mondo. Siamo come sonnambuli: non sappiamo quel che facciamo né dove stiamo andando. La possibilità di risvegliarci dipende dalla nostra capacità o meno di camminare in consapevolezza sulla Madre Terra. Il futuro di ogni forma di vita, compresa la nostra, dipende dai passi consapevoli che facciamo. Dobbiamo ascoltare le campane di consapevolezza che risuonano in tutto il pianeta; dobbiamo cominciare a imparare a vivere in un modo che consenta ai nostri figli e nipoti di avere un futuro.
Da: Thich Nhat Hanh, “L’unico mondo che abbiamo. La pace e l’ecologia secondo l’etica buddhista”, Terra Nuova Edizioni, 2010.
Per approfondire:
Thich Nhat Hanh – Biografia, libri e testi selezionati
L’unico mondo che abbiamo. La pace e l’ecologia secondo l’etica buddhista

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