Ajahn Chah – La meditazione non è difficile, va solo capito cos’è

la meditazione non è difficile

Spesso la meditazione non è ben compresa. Pratichiamo in gruppo, ma non sappiamo veramente di cosa si tratti. Alcuni pensano che sia qualcosa di molto difficile. “Vengo al monastero, ma non riesco a stare seduto. Non ho molta pazienza. Mi fanno male le gambe, ho mal di schiena, mi fa male dappertutto.” E così ci rinunciano e non vengono più, pensando di non riuscirci.

Ma in effetti, il samadhi non è sedersi. Non è camminare. Non è sdraiarsi né stare in piedi. Sedersi, camminare, chiudere gli occhi, sono solo azioni. Avere gli occhi chiusi non significa necessariamente che state praticando il samadhi. Potrebbe voler semplicemente dire che siete assonnati e offuscati. Se siete seduti con gli occhi chiusi ma vi state addormentando, se la testa vi ciondola e la bocca si apre, non è sedersi in samadhi. È sedersi con gli occhi chiusi. Samadhi e occhi chiusi sono due cose diverse. Il vero samadhi può essere praticato sia con gli occhi aperti che chiusi. Potete sedervi, camminare, stare in piedi o sdraiarvi.

Samadhi significa che la mente è stabilmente focalizzata con omnicomprensiva consapevolezza, contenimento, e attenzione. Siete costantemente consapevoli del giusto e dello sbagliato, in costante osservazione di tutte le condizioni che sorgono nella mente. Quando vi capita improvvisamente di pensare a qualcosa, di sentire avversione o desiderio, ne siete consapevoli. Alcuni si scoraggiano: “Non ci riesco. Appena mi siedo, la mente comincia a pensare a casa mia. È male.” Hey! Se quello fosse il male, il Buddha non sarebbe mai diventato Buddha. Passò cinque anni a lottare con la sua mente, pensando a casa sua e alla sua famiglia. Si risvegliò solo dopo sei anni.

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Da: Ajahn Chah, Il sentirero della pace, Ass. Santacittarama, 2002.

Nota: nel Buddhismo il termine samadhi indica una condizione nella quale la mente è ferma e stabile, grazie a un’aumentata capacità di concentrazione. La stessa parola nello yoga ha invece un significato diverso.

Per approfondire:

samadhi

occhi aperti

Pema Chödrön – Tra Giusto e Sbagliato esiste una via di mezzo molto potente

Ajahn Chah – Frasi, libri, biografia e testi in italiano

Meditazione Vipassana

Zen in the city. L’arte di fermarsi in un mondo che corre

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"Questo libro è stato il mio primo contatto con lo zen. Per me che sono appena approdata in questo mondo è stato una rivelazione, perché parla di pratiche quotidiane che non necessitano di particolari conoscenze, ma che aiutano a vivere la vita in modo più sereno. è un libro alla portata di tutti, esordienti e esperti. è bello potercisi affidare in davvero molti momenti della giornata, perché nel libro si riesce a trovare la giusta…
Paolo Subioli

Ho scritto questo libro per condividere ciò che ho imparato nell’ambito della mia pratica quotidiana, grazie agli insegnamenti dei maestri, ma anche e soprattutto dell’esperienza diretta.

[La foto è di Susan Sermoneta, Stati Uniti]

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