Gli skandha rappresentano la combinazione di aspetti materiali e mentali che danno origine a ciò che l’umano intende come “io”, “mio” “me stesso”: ciò a cui l’umano è più strutturalmente attaccato.
di Paolo Subioli · Published 20 Maggio 2022
· Last modified 26 Agosto 2023
Il Vuoto Zen, per Alan Watts, è un modo di rappresentare la mente quale spazio che può contenere ogni cosa senza essere nulla in particolare, come uno specchio che riflette solamente la realtà.
di Paolo Subioli · Published 8 Maggio 2022
· Last modified 12 Gennaio 2024
L’impersonalità è una dimensione chiave nella pratica di meditazione, perché ci aiuta a vedere le cose come sono realmente e non come ce le raccontiamo. Il mondo non umano ha molto da insegnarci a riguardo.
di Paolo Subioli · Published 15 Settembre 2021
· Last modified 26 Agosto 2023
Quella dei 5 Aggregati è una delle dottrine più originali e importanti dell’insegnamento buddhista. Qui lo studioso Wakpola Rahula li passa in rassegna uno a uno evidenziandone le conseguenze.
di Paolo Subioli · Published 3 Gennaio 2021
· Last modified 13 Settembre 2023
I cinque aggregati (skandha) sono le parti di cui secondo il buddhismo è composto l’essere umano. Thich Nhat Hanh ce li spiega uno per uno, mettendo in evidenza la loro interdipendenza.
di Paolo Subioli · Published 7 Settembre 2020
· Last modified 5 Agosto 2021
Il sé non esiste, secondo il Buddha, per lo meno come elemento separato. Robert Wright ripercorre il ragionamento proposto da Gotama in un famoso discorso, quello appunto sul non sé.
di Paolo Subioli · Published 29 Giugno 2020
· Last modified 13 Marzo 2021
Anattalakkhana Sutta è il discorso nel quale il Buddha analizza i costituenti del corpo e della mente di una persona (skandha) e dimostra che sono ciascuno impermanente (anicca), soggetto a sofferenza (dukkha) e quindi inadatto all’identificazione con un “sé” (anatta).
Meditare è come fare una telefonata a se stessi. Gli amici e le persone a cui voglio bene voglio sentirle spesso, per sapere come stanno, che fanno e che passa loro per la testa. Più sono persone a cui tengo, più spesso li voglio sentire, possibilmente tutti i giorni. Chi non telefona almeno una volta al giorno alla persona amata?
Il maestro zen Thich Nhat Hanh ha completato questa traduzione in inglese del Sutra del Cuore l’11 settembre 2014, poche settimane prima di essere ricoverato in ospedale. Il testo è destinato a essere utilizzato sotto forma di canto nella pratica...
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