Secret Santa, l’idea per un Natale sostenibile

secret santa natale sostenibile

Il Secret Santa – o Babbo Natale segreto – è un’idea a mio parere ottima per un Natale sostenibile. Per Natale sostenibile intendo quello in cui si riducono al minimo gli sprechi, pur volendo preservare la tradizione di scambiarsi regali. Se adotterete il Secret Santa, la vostra casa e quella dei vostri amici non si riempiranno di ulteriori oggetti superflui, risparmierete soldi e avrete fatto una cosa divertente.

Cosa significa Secret Santa

Secret Santa significa letteralmente Babbo Natale segreto. Santa Claus è infatti il modo in cui viene chiamato Babbo Natale nei paesi anglofoni. Il Secret Santa è praticato in molti paesi del mondo diversi. In Italia è conosciuto più come Secret Santa che come Babbo Natale segreto, probabilmente a causa del fatto che da noi è arrivato dopo che si era già consolidato in paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito.

Ambrogio Lorenzetti, San Nicola

Ambrogio Lorenzetti, Storie di San Nicola, da S. Procolo a Firenze, 1332-34 ca (Museo degli Uffizi) 02 Elemosina della dote per tre fanciulle povere. Fonte: Wikipedia.

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Per la cronaca, Santa Claus si chiama così perché deriva da una variazione lessicale di Saint Nicholas, San Nicola. Quest’ultimo era un vescovo greco vissuto nel IV secolo d.C. e venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Si narra che Nicola fosse venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto, che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente. Prese dunque una buona quantità di denaro, lo avvolse in un panno e lo gettò nella casa dell’uomo nel corso di tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio. Perciò è venerato come santo benefattore.

È frequente trovare la raffigurazione di tale episodio in affreschi e dipinti all’interno delle chiese. Altre leggende raccontano che San Nicola ritrovò e riportò in vita tre bambini, rapiti ed uccisi da un oste.

Come si fa il Secret Santa

Nel Secret Santa ciascuno riceve un solo regalo, da una persona di cui non conosce l’identità. Al tempo stesso, ciascuno deve fare un regalo a un’altra persona scelta a caso. Ecco le istruzioni:

  1. Definisci prima chi sono i partecipanti, perché il Secret Santa (o Babbo Natale Segreto), funziona solo con una lista ben definita a priori di partecipanti. Se si svolge nel luogo di lavoro, chiedi prima chi vuole partecipare su base volontaria.
  2. Stabilisci un budget massimo di spesa per l’acquisto dei regali, a cui tutti si dovranno attenere. In alcune varianti, che però complicano un po’ l’attività, si stabilisce anche un tema a cui attenersi, oppure la regola che i regali non devono essere acquistati ma realizzati a mano, oppure che devono essere oggetti propri che si decide di regalare. Un’altra variante è quella di stabilire regole per l’incarto dei regali.
  3. Decidi e comunica la data, l’ora e il posto in cui avverrà lo scambio dei regali.
  4. Comunica il luogo dove devono essere depositati i regali, affinché tutti i donatori rimangano anonimi.
  5. Organizza l’estrazione dei nomi. Se riesci a riunire insieme tutti i partecipanti, ciascuno deve scrivere il proprio nome su un biglietto. I biglietti, piegati, vanno messi in un cappello o altro contenitore. Poi ciascuno estrae un biglietto per sapere a chi dovrà fare il regalo. Se pesca il proprio nome, lo deve rimettere nel cappello ed estrarne un altro. Se invece le persone si trovano distanti, puoi organizzare tutto online. Più avanti nell’articolo ci sono dei suggerimenti pratici per farlo.
  6. Ciascuno può rendere nota a tutti gli altri una lista di propri desideri. Questa variante del Babbo Natale segreto facilita l’appropriatezza dei regali, che non guasta, specie se i partecipanti non si conoscono tutti bene tra loro. Altrimenti, puoi evitare le liste dei desideri e lasciare che ciascuno si industri come meglio può per trovare il regalo giusto.
  7. Nel giorno stabilito, i regali vengono scartati. Se il gruppo coincide con le persone con cui si passa il Natale, tale giorno sarà presumibilmente la Vigilia o il giorno di Natale stesso. I regali possono essere depositati in una stanza defilata che faciliti l’anonimato. Sarebbe ideale se il “deposito” fosse disponibile già da giorni prima. Se il Secret Santa (o Babbo Natale segreto) si svolge al lavoro, si dovrà scegliere una data a ridosso del Natale e un luogo nel quale depositare i regali sin dall’inizio.

Cosa regalare ad un Secret Santa

Il cosa regalare è un grande tema, che ci accompagna tutta la vita, in occasione di compleanni, Natali, matrimoni, eccetera. Alcune persone riescono a capire cosa regalare con più facilità di altre. Per altre il regalo è una specie di tortura. È una questione di attitudini personali. Non bisogna sentirsi in colpa se non si sa cosa regalare.

Il Secret Santa quanto meno facilita il compito, perché bisogna concentrarsi su una sola persona. Personalmente seguo alcuni  semplici criteri, che qui propongo come consigli:

  1. Non ridurti all’ultimo. Dedica anzi un angolino della tua mente a questo compito, in modo che ti possano venire idee in qualsiasi momento.
  2. Entra nei negozi (fisici o online) cercando di guardare gli oggetti come se fossi quella persona.
  3. Se sei abile con le mani, ma solo se lo sei, considera la possibilità di realizzare tu qualcosa di utile, con il legno, la maglia, il cucito, ecc.
  4. Escludi dalle possibilità regali superflui o con il solo scopo del regalo divertente. Scegli solo qualcosa che ti immagini la persona utilizzerà realmente. Può anche non essere una cosa “utile”, magari anche un’attività, comunque qualcosa che porti un pizzico di valore in più a quella persona.
  5. Attieniti rigorosamente al budget che è stato stabilito.
  6. Non preoccuparti di fare bella figura. Nessuno saprà che quel regalo l’hai fatto tu. Considera il regalo unicamente dal punto di vista della persona che lo riceverà.
  7. Non rivelare mai a nessuno, ma proprio a nessuno, il regalo che hai fatto. Neanche sotto tortura. Questo renderà il tuo dono più autentico.

Organizzare un Secret Santa online

Il caso più frequente è che i partecipanti non siano in grado di riunirsi in tempo per fare l’estrazione del biglietto. Allora si rende necessario organizzare online il Secret Santa (o Babbo Natale segreto).

Se l’organizzatore intende mantenersi fuori dal gioco, può organizzare da solo l’estrazione e comunicare a ciascuno il destinatario del proprio regalo, via email o Whatsapp.

Ma chi vuole rimanere escluso da una cosa bella come il Secret Santa? Volendo partecipare, l’unica opzione è un software che scelga per noi gli abbinamenti, mantenendo per sé il segreto. Eccone di seguito una lista. Considerate che quando si usa un servizio online c’è sempre un prezzo da pagare. Per le app che vi elenco qui bisogna pagare pochi euro. Per il servizio web, che è gratuito, il prezzo da pagare è cedere gli indirizzi email o i numeri di telefono a qualcuno che non si sa cosa ci farà. Può darsi che li rivenda a qualcun altro.

L’ultima soluzione, quella open source, a mio parere è la migliore. Non ha prezzi da pagare, se non quello di essere in inglese. Se lo capite appena (ma potete usare anche il traduttore del browser) è molto facile da usare ed efficace.

Secret Santa sul posto di lavoro

Personalmente ho fatto esperienza di Secret Santa e Babbi Natale segreti in diversi contesti: gruppi di volontariato, famiglia, lavoro. In tutti casi ha funzionato molto bene.

Sul luogo di lavoro, l’organizzazione del Secret Santa è un po’ più delicata. Salvo alcuni casi particolari, i luoghi di lavoro sono aggregazioni di persone non sempre accomunate d valori comuni o da legami d’affetto. Se il clima nel luogo di lavoro è buono o ottimo, è probabile che il Babbo Natale segreto funzioni alla grande. Ma se non lo è tanto, bisogna avere alcune cautele, come ad esempio:

  • Attenersi rigorosamente alla partecipazione volontaria. Nessuno deve partecipare se non è più che convinto di volerlo fare.
  • Evitare abbinamenti tra persone che per varie ragioni possano essere incompatibili.
  • Preferire ambiti ristretti – come i singoli dipartimenti – rispetto all’azienda nel suo complesso.
  • Includere solo persone che possano realmente recapitare il proprio regalo ed essere presenti di persona nel giorno stabilito.
  • Rinunciare al Secret Santa nel caso in cui il clima nel luogo di lavoro non sia adatto. In certi casi, il Babbo Natale potrebbe approfittare dell’anonimato per fare dei dispetti.

Conclusioni

In conclusione, il Secret Santa può rappresentare una risposta saggia alla necessità di evitare l’orgia consumistica del Natale. Un’orgia che – a differenza delle orge in senso stretto – contribuisce non poco al degrado ambientale. Se l’esigenza è praticare la generosità, il Secret Santa la soddisfa, almeno simbolicamente. Non dovendo comprare tanti regali, si liberano risorse per donazioni di altro tipo. Serve meno tempo a disposizione e le case non si inzeppano di troppa roba superflua.

Un mio conoscente sostiene che atteggiamenti anticonsumisti di questo genere hanno una certa componente egoica. Se non consumiamo, l’economia non si espande. Se l’economia non si espande, le aziende devono licenziare. Alla fine, mentre noi facciamo i puri, le nostre scelte le pagano altri, quelli che rimarranno senza lavoro.

Che ne pensate? Anche in una posizione del genere c’è una componente di verità, no? I pranzi non sono mai gratis. Il capitalismo ha i suoi meccanismi inesorabili. Ma siamo comunque chiamati a discernere caso per caso per dare la risposta più saggia ai problemi che ci si presentano.

Io quest’anno il Secret Santa lo organizzerò.

L’alternativa al Babbo Natale segreto

Se il tuo scopo è semplicemente quello di dribblare il consumismo e fare un regalo utile a una persona a cui vuoi bene, ma veramente bene, regalale un abbonamento a Zen in the City. Potrai averlo al prezzo scontato di 54 euro per un anno. Forse 54 euro non sono pochi per un regalo, ma sono pochissimi per un anno di Zen in the City, con la possibilità di partecipare a incontri settimanali online condotti da Paolo Subioli.

Clicca qui per maggiori informazioni:

[La foto sul Secret Santa è di RODNAE Productions, Stati Uniti]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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