Pratica delle quattro posizioni
La meditazione può essere tipicamente praticata in quattro diverse posizioni: camminata, sdraiata, seduta, in piedi. In ciascuna di esse, è possibile sperimentare, con un “sapore” diverso, la presenza mentale. Questa pratica che sto per descrivere le include tutte e quattro.
La pratica delle quattro posizioni ha il suo fondamento in antichi sutra, ma è anche ideale per chi, nel mondo moderno, è chiamato, nel corso della giornata, a dover fronteggiare molte situazioni diverse, corrispondenti a diversi stati della mente e del corpo.
Passare con continuità da una postura all’altra – come prescrive quest’esercizio – consente di esercitarsi nel mantenimento della presenza mentale, anche quando si cambia stato, e perciò riuscire a farlo, con maggior facilità, anche nella vita quotidiana. Se nelle diverse situazioni della giornata – cominciando dalle azioni più semplici che svolgiamo – siamo consapevoli, ci sarà più facile liberare la mente da tutti i filtri che ci impediscono di vedere la realtà così com’è e di goderci veramente la vita nel suo momento in cui si svolge, che è solo e unicamente il momento presente.
Inoltre, più semplicemente, passare da una posizione all’altra ci consente di godere le peculiarità di ciascuna di esse.
Pratica individuale
- Spegni il telefonino.
- Assicurati di avere a disposizione un tempo di almeno 15 minuti. Meglio se sono 20-25.
- Alterna 5 respiri profondi in meditazione camminata, 5 in meditazione sdraiata, poi 5 in seduta e infine 5 in piedi, ricominciando poi con la camminata.
- Mantieni la consapevolezza anche ai movimenti ed agli stati mentali che si sono nei passaggi da una posizione all’altra.
Pratica di gruppo
- Assicuratevi di disporre di un ambiente sufficientemente spazioso, nel quale avrete disposto in terra dei tappetini, di numero anche inferiore ai partecipanti, anche senza un ordine preciso;
- cominciate in circolo, dalla posizione in piedi;
- la persona che facilita dà avvio alla pratica con un suono di campana, a seguito del quale ci si inchina reciprocamente, facendo il saluto del fiore di loto (mani giunte davanti al petto);
- al successivo suono, si comincia a camminare, non necessariamente in circolo;
- ciascuno prosegue secondo il proprio ritmo, come descritto sopra per la pratica individuale, muovendosi liberamente nella stanza; la presenza mentale aiuterà a non intralciarsi a vicenda;
- un ulteriore suono di campana segnerà la fine della pratica, dopo 20-25 minuti; ciascuno completa il ciclo di 5 respiri nella posizione in cui stava e poi torna alla sua postazione originaria in circolo;
- dopo ancora un suono di campana ci si saluta come all’inizio.
Descrizione approfondita: “Le quattro posizioni del Buddha” (pdf)
Consiglio pratico: clicca sul link col tasto destro del mouse e poi scegli la voce: “Salva destinazione col nome…”
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[Ringraziamenti: ad Anna Rossi, per avermi fatto conoscere questa pratica; agli estensori del documento, elaborato nell’ambito dell’Associazione Essere Pace] [La foto iniziale è di Umberto Salvagnin, Italia]You need to login or register to bookmark/favorite this content.
Una risposta
[…] di predisporsi in una posizione seduta. Come forse sapete, la meditazione può essere praticata in 4 tipi principali di posizione: seduta, sdraiata, in piedi e camminata. In generale, vanno bene tutte e quattro, ma in questo caso […]