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Siedi il mistero.
Cammina il mistero.
Nel mistero cuore di tenebra
perde le ali e si ferma,
ammutolito si specchia
nell’inganno che gli rode le viscere.
C’è smarrimento a lasciare il solco
il sicuro solco del potere
che ferma l’angoscia di cadere
un giorno cadere sotto la scure del destino.
Nel semplice camminare,
passo dopo passo nel qui e ora,
nel semplice sedere
in ascolto delle forma che riposa,
s’apre la cortina d’inganno
che alimentava l’inestirpabile affanno
e senti che sei consapevolmente
nell’essere senza tempo,
gratuitamente sei
nell’eterno presente.
Nella gratuità senza meta
fiorisce la meta di pace, la grazia
di una serenità incondizionata
e l’apertura del cuore,
generoso e sorridente,
alla suprema verità dell’interessere.
Da: Silvio Anselmo, “Il viaggio. Desiderio d’infinito – Poesie“, Edizioni La parola, 2014.
Per approfondire:
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