Come ascoltare il nuovo podcast di letture sulla meditazione di Zen in the City

È arrivato un nuovo podcast di letture sulla meditazione, che accompagnerà le nostre giornate con brani scelti dai grandi maestri delle diverse tradizioni buddhiste e non solo. Si chiama “Nuvole sulla lingua” ed è curato da Lia Gariglio in collaborazione con Zen in the City. Il podcast offre brani selezionati, letti da Lia in persona, pubblicati in puntate di durata variabile da 10 secondi a 10 minuti. L’intento è quello di offrire occasioni di riflessione e approfondimento su tematiche importanti per la vita di ciascuno di noi.

“Ci sono letture che hanno il potere di cambiarci, di stimolarci e scuoterci più di un evento reale”, dice Lia, “se ci mettiamo veramente in ascolto e lasciamo andare. Sono letture che arricchiscono la nostra vita, ci rendono più felici, allontanano pensieri negativi e afflizioni, e ci consentono di abitare nella conoscenza e nella bellezza”.

La scelta dei brani costituisce il principale punto di forza di questo podcast, insieme alla bella voce della sua autrice. In “Nuvole sulla lingua” sarà possibile ascoltare molti brani tratti da Zen in the City, ma anche letture estratte da saggi, romanzi, articoli giornalistici. Tutti questi contenuti hanno come linea comune “una riflessione autentica e profonda sul vivere quotidiano” promette Lia Gariglio, “che suscita pensieri e intuizioni in grado di illuminare la nostra esistenza”. Il motto di “Nuvole sulla lingua”, non a caso, è “letture per guardare e ascoltare il mondo in modo un po’ meno distratto”.

I lettori di questo sito avranno dunque a disposizione un’ulteriore possibilità di ascolto, che si aggiunge al podcast “Zen in the City” di meditazioni guidate.

Cos’è un podcast e a cosa serve

Un podcast che incita a una minore distrazione potrebbe sembrare un paradosso, ma lo stesso dubbio può sorgere per tutte le forme di comunicazione digitale. Gli autori ci mettono a disposizione degli strumenti, che sta a noi utilizzare nel modo più saggio. A volte lo fanno in modo poco trasparente e nel loro interesse quasi esclusivo, ma non è questo il caso né di Nuvole sulla lingua, né di Zen in the City, né dei moltissimi contenuti online che generosamente milioni di persone ogni giorno riversano nello spazio digitale.

Ma che cos’è un podcast concretamente? Si tratta di un servizio di pubblicazione periodica di contenuti audio, tipicamente non musicali, a cui è possibile abbonarsi tramite piattaforme ad hoc, già presenti su qualsiasi tipi di dispositivo digitale. Una volta sottoscritto l’abbonamento, che è quasi sempre gratuito, vengono visualizzate le puntate che via via vengono pubblicate. A quel punto sta a noi la scelta se ascoltarle o lasciarle lì.

Attualmente si calcola che nel mondo ci siano 2 milioni di podcast, per un totale di 48 milioni di episodi. La crescita degli ultimi anni è stata molto forte, se si considera che nel 2018 era stata stimata la presenza di 550mila podcast. Per l’Italia il dato di riferimento significativo è il 31 per cento di persone che nell’ultimo anno ha ascoltato almeno un podcast. È la percentuale più alta tra i grandi paesi europei.

Il successo dei podcast si deve probabilmente al fatto che, nella vita indaffarata che facciamo oggi, ci danno la possibilità di recepire dei contenuti mentre facciamo contemporaneamente un’altra cosa. A differenza di quanto avviene con un testo scritto, il podcast possiamo ascoltarlo mentre camminiamo, siamo in autobus o guidiamo la macchina, o mentre sbrighiamo le faccende domestiche.

Il podcast “Zen in the City”

Visto che parliamo di “Nuvole sulla lingua“, mi pare appropriato ricordare anche “Zen in the City“, il mio podcast di meditazioni guidate pubblicato sulle stesse piattaforme. In esso potete ascoltare molte meditazioni guidate nel puro stile che contraddistingue questo sito.

Sia “Nuvole sulla lingua” che “Zen in the City” sono podcast che non si adattano a un ascolto distratto in mezzo a una strada trafficata o mentre si guida. Sono strumenti digitali a supporto della pratica, anche se poi ciascuno è libero di utilizzarli come gli pare e piace.

Dove e come ascoltare i podcast “Nuvole sulla lingua” e “Zen in the City”

“Nuvole sulla lingua” è molto facile da trovare e ascoltare, perché è presente, insieme al suo fratello “Zen in the City“,  su tutte le principali piattaforme di podcast: Apple, Google e Spotify. I podcast non si trovano sul web, né sui social. Bisogna usare una tecnologia specifica, di utilizzo semplicissimo, già presente su tutti i dispositivi digitali. Ecco di seguito come fare nelle diverse situazioni.

Apple – Per ascoltare “Nuvole sulla lingua” (o “Zen in the City”) su un iPhone è necessario aprire la app “Podcast”, già presente nel sistema. Tramite la funzione Cerca ricerchiamo “Nuvole sulla lingua” e dopo averlo individuato lo selezioniamo. Quando si apre la schermata della app abbiamo la possibilità di ascoltare l’ultima puntata e soprattutto quella di abbonarci (gratuitamente) al servizio. Per farlo, basta toccare il “+” che si trova in alto a destra. A quel punto ritroveremo sempre “Nuvole sulla lingua” a portata di dito nella nostra Libreria di podcast, una delle funzioni principali della app. La stssa cosa si può fare con il podcast “Zen in the City”.

Android – Per ascoltare “Nuvole sulla lingua” (o “Zen in the City”) su un telefono Android, è necessario selezionare l’app Google Podcasts. Se non la trovate già installata, potete scaricarla da Google Play. Una volta aperta l’app è necessario cercare il podcast di nostro interesse e, dopo averlo trovato, cliccare sul bottone “+ Iscriviti”. Da questo momento in poi, ogni volta che apriremo l’app troveremo tutte le ultime puntate dei podcast a cui siamo iscritti, e saremo liberi se ascoltarle o meno.

Spotify – La più popolare piattaforma digitale di intrattenimento musicale – di cui abbiamo anche parlato in questo sito – offre anche un servizio di podcast, oltre all’ascolto di brani musicali. Si può ascoltare Spotify gratuitamente o sottoscrivendo un abbonamento. In entrambi i casi, è possibile ascoltare sia “Nuvole sulla lingua” che “Zen in the City”. La differenza è che nella versione gratuita bisogna anche accettare la pubblicità. Anche per Spotify è necessario scaricare una app specifica, disponibile sia per dispositivi mobili che per computer. Una volta in possesso della app e di un account personale, bisogna usare la funzione di ricerca per cercare “Nuvole sulla lingua”. Tra i risultati, bisogna cliccare su “Visualizza tutti i podcast” (Fig. 1) e poi cliccare su “Nuvole sulla lingua” quando appare nella lista (Fig. 2). Una volta aperto il podcast bisogna cliccare su “Segui” per abbonarsi (Fi. 3). Il gioco è fatto. Il nostro podcast comparirà nella sezione “I tuoi show” della pagina iniziale, sempre a portata di dito.