Natale, la gloria di non rendere conto a nessuno

L’esperienza di non dover rendere conto a nessuno, neanche a se stessi, è bellissima e almeno il giorno di Natale possiamo permetterci il lusso di provarla. Per tutta la vita siamo costretti a giustificare le nostre azioni, a porci delle limitazioni, a rispettare dei vincoli di comportamento e questo è abbastanza naturale.
Il punto è che ma maggior parte di queste richieste, limitazioni e vincoli, ce e le poniamo sa soli, per lo più senza che ce ne sia motivo. Siamo per noi stessi degli osservati speciali, e il metro con cui ci osserviamo è principalmente quello del giudizio. Dividiamo i comportamenti nelle categorie di giusto e sbagliato, ma non sempre riusciamo ad attenerci a quelli che riteniamo giusti e va sempre a finire che ci sentiamo inadeguati.
Del resto oggi ci vengono richieste prestazioni eccezionali. La quantità di cose che vorremmo fare nel tempo che abbiamo a disposizione è soverchiante. Di conseguenza è impossibile non lasciarsi sfuggire qualcosa. Trascurare la famiglia per il lavoro, non dedicarsi abbastanza a propri interessi per via delle incombenze famigliari, lasciare degradare il corpo per l’incapacità a prenderci cura di noi stessi. E così via.
Se ci mettiamo seduti e chiudiamo gli occhi la mente comincia a vagare. E dove si posa? Tipicamente sui molti impegni, le preoccupazioni di vario tipo, gli aspetti della vita che ci danno più ansia.
Ma questo è tempo di festa, abbiamo molte meno cose da fare, e allora possiamo fare un esperimento. L’esperimento di vedere cosa succede quando non dobbiamo rendere conto a nessuno, a cominciare da noi stessi.
Come fare
- Decidi quanto tempo vuoi dedicare a questa meditazione del non rendere conto a nessuno. È consigliabile un tempo da 20 a 40 minuti.
- Metti il telefono in modalità non disturbare.
- Imposta un timer (consigliamo la app Insight Timer), così non ti devi preoccupare neanche di guardare l’orologio.
- Chiudi gli occhi e sorridi: nessuno può pretendere nulla da te per questo tempo.
- Concentrati sul respiro, cominciando dall’osservare la sensazione dell’aria che passa attraverso le narici, oppure del torace che si espande e si comprime, oppure della pancia che si alza e si abbassa.
- Senti come il respiro ti calma e ti rilassa. Nota come stare così, senza fare niente, semplicemente respirando, dopotutto sia piacevole.
- Avendo prefissato una durata per questa pratica, una volta tanto non devi preoccuparti del tempo! Quando il timer suonerà, passerai a un’attività qualsiasi, ma ora non hai nessun impegno. Non è fantastico?
- Osservando il respiro, potrai notare che è lento, oppure veloce, è fluido o è affannato. Nessuno ti sta chiedendo una prestazione particolare, perciò il tuo respiro va benissimo così com’è. Goditi questa libertà!
- Passa in rassegna il tuo corpo con un atteggiamento di amorevole gentilezza. È il corpo che ha bisogno delle tue cure e questo è il momento giusto. Non importa se sia bello o brutto, se sia giovane o vecchio. È qui per te e lo puoi accarezzare con il respiro, senza alcuna forma di giudizio.
- Succederà di sicuro che mentre provi a concentrarti sul respiro o sul corpo, insorgono dei pensieri, e insieme ai pensieri delle emozioni. Magari sono pensieri ed emozioni che non ti piacciono, di cui perfino ti vergogneresti. Che t’importa? Sono solo formazioni che si creano nella mente, durano per un po’ e poi svaniscono. Lasciali andare con la massima libertà e sorridi. Non c’è niente da trattenere!
Con questo atteggiamento puoi goderti il piacere di essere semplicemente. Non stai svolgendo nessuna attività. Semplicemente sei. E questo è meraviglioso, perché non serve nient’altro.
Per approfondire:
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