Meditazione sui miei genitori presenti in me

Questa meditazione guidata ci aiuta ad approfondire un aspetto fondamentale della nostra esistenza: il legame intimo e profondo che ci lega ai nostri genitori. Un legame che non riguarda solo il rapporto che abbiamo (o abbiamo avuto) con loro, ma il nostro stesso modo di essere. Ci aiuta a capire chi siamo. Inoltre può essere il primo passo per intraprendere un percorso di riappacificazione con uno dei due genitori, o con entrambi, qualora ci siano stati aspetti problematici non ancora del tutto risolti. Il testo della meditazione è quello proposto dal maestro zen Thich Nhat Hanh a piazza Navona, in occasione della sua visita a Roma nel 2008. Un tema simile è presente anche nella meditazione del 2010, sempre di piazza Navona. Il metodo proposto è molto semplice ed efficace al tempo stesso. Prendiamo gradualmente consapevolezza di quanto ciascuno dei due genitori s

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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4 risposte

  1. e se a me fa schifo essere come mio padre?

    • paolosub ha detto:

      Io penso che questo tipo di meditazione serva anche a questo: ad entrare in contatto coi miei genitori in quanto realmente presenti in me, e a rendermi conto che io sono – almeno in parte – come loro. Solo così posso farci pace. Sto leggendo, a tal proposito, un libro molto bello di Thich Nhat Hanh, “Fare pace con se stessi”, Aam Terra Nuova Edizioni, che parla di queste cose e che trovo consigliabilissimo.

  2. deltone24 ha detto:

    Grazie per la condivisione maestro Subioli. Il libro citato di Thay Nhat Hanh è uno dei migliori dell’autore e – con la consueta semplicità – cerca di autarci a risolvere il problema, molto comune purtroppo, così sinteticamente e bruscamente esposto dall’utente qui sopra.

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