Meditazione su Facebook

meditazione su facebookLa meditazione su Facebook è una pratica di consapevolezza molto utile, per stabilire un rapporto sano con questo ambiente sociale nel quale ci ritroviamo ogni giorno a passare del tempo, chi più chi meno. Tale pratica si basa sul principio che i contenuti fruiti su Facebook, di qualsiasi tipo siano, costituiscono un importante nutrimento per la nostra mente.

Qui vale la pena richiamare il concetto di nutrimento. Il maestro zen Thich Nhat Hanh dice che “tutto ciò che consumiamo contribuisce a guarirci o ad avvelenarci”. Dunque il nutrimento non è solo ciò che assumiamo attraverso la bocca, ma anche ciò che consumiamo con gli altri organi di senso, con il corpo e con la mente stessa. Esporci a contenuti malsani influisce negativamente sulla nostra salute psichica e fisica, esattamente come mangiare cibo malsano. Questo lo possiamo capire anche intuitivamente.

Se apriamo Facebook è non incontriamo altro che condivisioni basate sulla rabbia, l’indignazione (per quanto ben motivata), l’avversione e il cinismo, una nuvola nera oscurerà il nostro cielo e saremo portati a nostra volta prima a provare, poi a esternare stati d’animo negativi. Una negatività che incide anche sulla salute fisica. Tutti abbiamo esperienza di cosa significhi ciò e di che differenza ci sia quando invece capitano sotto gli occhi post di persone che hanno voluto semplicemente condividere qualcosa di bello. È una boccata d’ossigeno, un boccone di nutrimento sano che ci dà una spinta nella nostra giornata.

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Dunque ciascuno di noi ha un’enorme responsabilità: quella di creare per gli altri, per i nostri “amici” di Facebook, un ambiente sano, di nutrimento positivo per la loro salute psichica e fisica.

Come fare

La pratica è molto semplice in teoria, ma di non facilissima attuazione, perché richiede di non agire d’impulso. Prima di postare un contenuto su Facebook, recitiamo mentalmente queste parole:

Cari amici di Facebook,

che questa mia condivisione possa essere di nutrimento sano per voi,

contribuendo a rendere più serene e più piene di senso la vostra giornata e la vostra stessa vita,

ed evitando di alimentare in voi rabbia, paura, ansia e sfiducia.

Questo è un tipico esempio di Digital Mindfulness, un nuovo filone di consapevolezza che non rifiuta l’uso dei nuovi media digitali, anzi li ingloba in un orientamento di vita basato sulla presenza mentale e su un’etica di compassione, verso noi stessi e nei confronti degli altri.

Per approfondire:

Facebook

dispositivi digitali

nutrimento

[L’immagine è un fotomontaggio tratto da foto di Luiza Libardi, Canada, e di Cecilia Lee, Svezia]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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