Meditazione guidata sui sentimenti negativi

Meditazione guidata sui sentimenti negativi

Anche se vorremmo essere tutti delle persone buone, a volte addirittura perfette, proviamo spesso dei sentimenti negativi, dannosi per noi e per gli altri, come rabbia, gelosia o invidia. Ci piacerebbe che non fosse così, ma anche le persone più illuminate hanno dentro di sé un po’ di “immondizia” con cui fare i conti. In questa meditazione guidata prendiamo contatto con la parte meno nobile di noi stessi, i nostri sentimenti negativi. Grazie alla consapevolezza, riusciamo però a vedere che si tratta solo di formazioni temporanee della mente, che si manifestano non appena si creano le condizioni adatte. E così come di manifestano, prima o poi si dissolvono.

Non identificarci con i sentimenti negativi

Il problema che abbiamo con i sentimenti negativi è soprattutto quello che ci identifichiamo con essi. Ad esempio, mi arrabbio e in quel momento sento che io “sono” quella rabbia, completamente assorto da quello stato d’animo. Siccome so che la rabbia è qualcosa di negativo – anzi, addirittura di sbagliato – automaticamente mi attribuisco tale negatività. Siccome sono arrabbiato, e non bisognerebbe esserlo, c’è in me qualcosa che non va. È un meccanismo bestiale, che crea un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire. Ma a guardarlo bene, è un prodotto della mente al cento per cento:

  1. la mente genera la rabbia;
  2. la stessa mente giudica la rabbia qualcosa di negativo;
  3. è ancora la mente che trasforma questo giudizio in un senso di colpa.

Lo stesso vale per qualsiasi altro sentimento negativo. Ma la meditazione ci aiuta a vedere con chiarezza questi meccanismi, e a smascherare gli auto-inganni della mente. Quanto parlo di meditazione non intendo questa meditazione guidata, che è solo un esercizio esemplificativo. La meditazione regolare, prolungata e continuativa consente di prendere confidenza con la propria mente e di capirne i meccanismi di funzionamento. Altrimenti sarebbe solo inutile teoria.

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I sentimenti negativi sono solo formazioni mentali

Una cosa molto utile della psicologia buddhista è il concetto di formazioni mentali. Secondo il Buddhismo – che è molto più una teoria psicologica che una religione – tutti i fenomeni sono condizionati. A causa di questo, avviene quello. Questo è così perché quello e quell’altro sono così. Piove perché il sole ha fatto evaporare l’acqua, si è creata una nuvola e quando la pressione dell’aria si è abbassata, il vapore della nuvola si è di nuovo condensato in acqua. Ogni fenomeno si verifica al crearsi di certe condizioni esterne ad esso e indipendenti. A volte, tante condizioni diverse. Guardo un bel tramonto. Quante condizioni ci sono volute perché quella visione si verificasse? Tante, alcune di dimensioni addirittura cosmiche. Tra di esse c’è senz’altro la presenza del mio occhio e del mio apparato visivo.

Anche i pensieri, le sensazioni, i sentimenti, gli stati d’animo – cioè le attività della mente – sono fenomeni condizionati, che si verificano in presenza di determinate condizioni. Quando una o più di tali condizioni cessano, cessa anche lo stato mentale. Esso dunque si forma e si dissolve. Per questo si parla di “formazioni mentali”. Le formazioni mentali sono state addirittura catalogate. ce ne sono 51 e in questa pagina è possibile vedere l’elenco. Scorrendolo, ci possiamo rendere conto di come tutto ciò che proviamo, piacevole o spiacevole, positivo o negativo che sia, è parte della normale attività della mente. Quindi niente di speciale, dopotutto.

Così sono i sentimenti negativi, che in questa meditazione guidata sono esemplificati da rabbia, gelosia, invidia e avversione. Come una nuvola carica di pioggia, nella mia mente si è formato questo sentimento a causa di determinate condizioni. So che molto presto sparirà, per lasciare spazio ad altre formazioni mentali-

Ascolta la meditazione guidata:

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Per approfondire:

pensieri negativi

non identificazione

formazioni mentali

meditazione guidata

Zen in the city. L’arte di fermarsi in un mondo che corre

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"Questo libro è stato il mio primo contatto con lo zen. Per me che sono appena approdata in questo mondo è stato una rivelazione, perché parla di pratiche quotidiane che non necessitano di particolari conoscenze, ma che aiutano a vivere la vita in modo più sereno. è un libro alla portata di tutti, esordienti e esperti. è bello potercisi affidare in davvero molti momenti della giornata, perché nel libro si riesce a trovare la giusta…
Paolo Subioli

Ho scritto questo libro per condividere ciò che ho imparato nell’ambito della mia pratica quotidiana, grazie agli insegnamenti dei maestri, ma anche e soprattutto dell’esperienza diretta.

[La foto è di Charles Etoroma da Unsplash]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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