In sintesi – La quinta lezione del corso “Meditazione e Poesia” con Paolo Subioli è stata incentrata sulla poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti. La poesia, molto breve, è stata scritta da Ungaretti mentre era in guerra come soldato, nel 1918. Successivamente è stata proposta una meditazione guidata per osservare la nostra condizione di precarietà esistenziale e di impermanenza di ogni fenomeno che ci riguarda
.
Letture di riferimento
Soldati
(Giuseppe Ungaretti)
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Materiali
Meditazione sulla precarietà
(basata sulla poesia “Soldati” di Ungaretti)
Immaginarsi di essere una foglia in autunno, in un giorno ventoso.
rendersi conto che il proprio colore è in cambiamento
sentire che viene meno al solidità del sostegno
sentire l’inevitabilità del cambiamento
vedere le altre foglie cadere
sentire il legame con l’albero, ch sarà comunque ripristinato
essere pronti ad abbandonarsi al vento per una danza.
Sentire l’impermanenza in se stessi:
capelli
occhi
pelle
consapevolezze di invecchiare.
Sentire l’impermanenza delle proprie emozioni.
Respiro: sentirne la necessità
Capire la precarietà di ogni fenomeno vitale.
Questa stessa precarietà e questa stessa fragilità mi accomuna a tutti gli altri esseri, umani e non umani.
Questa stessa precarietà e questa stessa fragilità mi accomuna agli abitanti di Kiev e delle altre città ucraine, terrorizzati dall’arrivo degli invasori.
You need to login or register to bookmark/favorite this content.