Come guidare lo scooter con il mal di schiena

Elaborazione da una foto di  Tinou Bao (happy rider)È possibile guidare lo scooter o la moto con il mal di schiena? Di sicuro non è consigliabile, ma si può quanto meno applicare qualche tecnica yoga per alleviare la pressione sulla colonna vertebrale e allungare i muscoli della zona lombare. Ecco alcuni consigli ed esercizi per tutti coloro che, nonostante soffrano di mal di schiena, non possono o non vogliono rinunciare alla comodità di un mezzo di spostamento rapido in città.

Le alternative

Innanzi tutto è utile che ti chieda se non ci siano alternative migliori. Un mezzo pubblico come l’autobus potrebbe essere anche peggio, specie se devi stare in piedi la maggior parte del tempo. La bici, soprattutto se non ammortizzata, trasmette alla schiena tutti i propri sobbalzi in modo diretto, perciò in genere non è meglio. Tanto meno lo è l‘auto: a parte i danni che produce all’ambiente, ci passerai più tempo, sollecitando comunque di più la schiena. Andare a piedi è la migliore alternativa, se puoi, a patto però di indossare buone scarpe da camminata con le suole in gomma. Di tacchi alti non se ne parla nemmeno!

Guida consapevole

Guidare lo scooter è un’attività che può essere fatta in tanti modi diversi. Qui ci interessa in particolare la postura: la schiena deve essere dritta – con la sua curvatura naturale – ma non rigida. Per alleviare la pressione sulla schiena, in caso di dolore, devi spingere coi piedi sulla pedana dello scooter. In questo modo trasferirai parte del peso sulle gambe, alleggerendo la schiena. Se invece vai in moto, non essendoci la pedana dovresti mettere più peso sulle braccia, sempre con lo scopo di alleggerire la schiena.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Il segreto per riuscire a mettere in pratica questi trucchi è di guidare in modo consapevole: più riesci a stare con la mente completamente assorbita dalla guida, senza pensare ad altro, maggiori benefici ne riceve la tua parte dolente, a causa della cura che ci metterai.

Al semaforo

La sosta al semaforo è l’occasione ideale per un esercizio yoga di torsione del busto, una pratica che consente di allungare i muscoli della zona lombare. Ecco come fare:

  1. non appena ti fermi poggia il piede sinistro a terra e il destro sulla pedana dello scooter; il bacino è dritto sulla parte anteriore della sella;
  2. con la mano sinistra afferra la manopola destra del manubrio e con la destra il retro della sella;
  3. inspirando, allunga il busto verso l’alto mantenendolo verticale;
  4. espirando, ruota il busto verso destra, mantenendo fermo il bacino e cercando di portare le due spalle parallele allo scooter; aiutati a ruotare con la forza delle braccia e mantieni l’addome il più possibile morbido;
  5. nonostante il busto sia ruotato, il viso continua a guardare avanti: questo non solo accentua la rotazione, ma ti consente anche di capire quando il semaforo diventa verde!
  6. ripeti sull’altro lato, cioè ruotando verso sinistra e facendo tutto all’opposto, ma sempre seguendo la respirazione e mantenendo il piede sinistro a terra;
  7. al semaforo successivo ripeti lo stesso esercizio, ma col piede destro a terra e il sinistro sulla pedana.

Se questo esercizio ti è piaciuto, consulta i nostri articoli che parlano di soste al semaforo: troverai un sacco di idee.

[La foto è di Tinou Bao, Usa]

You need to login or register to bookmark/favorite this content.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. massimiliano ha detto:

    Ottimi consigli.E’ molto importante curare la postura in ogni momento della giornata.Mi è tanto piaciuta l’applicazione di semplici concetti posturali applicati alla guida dello scooter.Se mi posso permettere di aggiungere qualcosa,io consiglierei anche di contrarre gli addominali in prossimità di buche e dossi.Così facendo si attutiscono bruschi colpi utilizzando la muscolatura addominale e si evitano di prendere contraccolpi alla colonna vertebrale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *