vedere la propria impazienza e fermarsi

Appena ti accorgi che la tua mente è catturata dall’impazienza, concentrati unicamente sul tuo respiro. Ad esempio, ripetendo mentalmente queste frasi:

inspirando, so che sto inspirando;
espirando, so che sto espirando.

Se ti concentri solo sull’aria che entra e che esce, e sugli effetti che la respirazione ha sul tuo corpo, troverai immediatamente un senso di calma e di pace. Poi potrai riprendere il tuo lavoro, ma con uno stato d’animo completamente diverso.

Puoi decidere che ogni volta ti fermerai per tre respiri. È una tecnica molto potente. E con l’esercizio quotidiano diventerà sempre più efficace. Eventualmente, puoi ricorrere all’aiuto di supporti visivi, puntando lo sguardo su una pianta, su uno sfondo ad hoc per il tuo dispositivo digitale o qualcos’altro nei paraggi.

Può darsi che nessuno dei colleghi intorno si accorga di ciò che stai facendo. Ma se sei tu il capo, considera l’ipotesi di proporre attivamente, a chi lavora con te, un addestramento alla consapevolezza, come fanno aziende tipo Google.

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Categorie di questo esercizio: Fermarsi | Pratiche sul posto di lavoro |
Temi di questo esercizio: fermarsi | fretta | impazienza | osservare la mente |
Autore: Paolo Subioli |
Immagine di copertina: Piero Guccione, Grande spiaggia, 1996-2001