In una sessione di meditazione, una volta stabilita un po’ di calma, fermati per un po’ con un’attenzione aperta, che permetta l’andare e venire della totalità delle sensazioni corporee in tutto il corpo. Mentre lo fai, sii consapevole anche del senso di spazio, ed eventualmente di quiete, intorno e dentro il corpo.
Dopo un po’ di tempo, apri ulteriormente l’attenzione per includere anche una nuda attenzione alla totalità dei suoni. Lascia che tutti sorgano e passino, permettendo alla consapevolezza di essere ricettiva il più possibile, piuttosto che muoversi verso e concentrarsi su ogni suono.
Ascolta anche il silenzio tra un suono e l’altro. Nota come i suoni sembrano sorgere e svanire nel silenzio.
Permetti, o immagina, che la consapevolezza sia come un cielo aperto, chiaro e vasto. Sensazioni, suoni, pensieri e immagini appaiono e scompaiono come lucciole o stelle cadenti in questo spazio. Senti che in questa vastità di consapevolezza c’è spazio per ogni cosa, qualunque essa sia.
Nota che la consapevolezza stessa non lotta e non rimane impigliata in ciò che appare al suo interno. Quando percepirai l’insorgere di qualsiasi impulso a controllare o interferire con i fenomeni, lascia che la natura indisturbata dello spazio sostenga la rinuncia a tale desiderio.
Osserva i momenti di sensazione e di esperienza che appaiono, fluttuano liberamente e scompaiono nella vastità della consapevolezza.
Constatando la chiarezza e l’immensità di questo spazio vuoto, nota come ogni cosa che sorge venga trattenuta al suo interno senza sforzo.
Osservando continuamente i fenomeni che emergono e poi si dissolvono nello spazio, cerca di esercitarti a far sì che tutti i fenomeni appartengano a questo spazio di consapevolezza.
Osserva anche come le esperienze sembrano iniziare a perdere gradualmente la loro sostanzialità. È possibile vedere qualsiasi cosa sorga come una semplice impressione nella consapevolezza, come un riflesso sulla superficie di uno specchio d’acqua? Includi qualsiasi immagine del tuo sé, o senso del sé, che sorga: vedi anche queste come semplici impressioni nella consapevolezza.
Proprio come il silenzio permea tutti i suoni, lascia che la quiete e lo spazio della consapevolezza pervadano e impregnino ogni cosa che sorge. È possibile vedere tutti i fenomeni come se avessero la stessa “sostanza” della consapevolezza?
Guardando i fenomeni dissolversi di nuovo e di nuovo nello spazio, è possibile anche avere un senso della vastità, della sua imperturbabilità o di qualsiasi altra qualità che sembra incarnare?
(Puoi praticare questa meditazione non solo in posizione seduta, ma anche mentre cammini o sei in piedi. Puoi pure sperimentarla sia con gli occhi aperti che chiusi).