meditazione nuotata

La meditazione nuotata può essere praticata al mare, al lago o in piscina. È meditazione a tutti gli effetti, perché consente di stare in contatto con ciò che c’è nel momento presente, nella mente e nel corpo. Ecco come fare.

  1. Prima di entrare in acqua, rilassati, in modo che tu possa contare su una mente più chiara e più disponibile alla consapevolezza.
  2. Mentre nuoti prova a concentrarti unicamente sul respiro e sui movimenti che compie il tuo corpo, facendoti aiutare dal ritmo delle bracciate.
  3. Lascia andare i ricordi, così come i progetti. Se arrivano, accompagnali con dolcezza lontano dalla tua attenzione.
  4. Senti la sensazione dell’acqua che ti sfiora la pelle, che ti accarezza gli arti e i muscoli.
  5. Ascolta il suono dell’acqua che sgorga tre le tue orecchie, o il rumore che fa il respiro mentre ti trovi dentro l’acqua.
  6. Senti la sensazione dell’acqua che ti sostiene. Lascia che ti culli.
  7. Smetti di combattere (col respiro, con la fatica, con le prestazioni che vorresti avere, con gli altri coi quali ti confronti, con la paura dell’acqua).
  8. Prova a eliminare qualsiasi giudizio su quello che stai facendo.
  9. Prova anche a osservarti, come se fossi un testimone esterno, senza pensare a quello che stai facendo.
  10. Puoi diventare una cosa sola con l’acqua: il tuo corpo è fatto di acqua per il 60 per cento!
  11. Ti renderai conto, piano piano, senza bisogno di pensarci troppo, che non c’è un nuotatore e l’azione del nuoto che egli compie. C’è solo il nuotare. Nuotatore e nuoto sono la stessa cosa.

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Categorie di questo esercizio: Meditazioni all’aria aperta |
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Autore: Paolo Subioli |
Immagine di copertina: Pedro Covo, Swimmer 10, 2016