«Conserva uno stato d’animo gioioso. Non stai facendo nulla di serio: stai semplicemente giocando; giochi con la tua energia vitale, giochi con la tua bioenergia: lasciala scorrere spontaneamente.»
«Così come il vento soffia e il fiume scorre, anche tu fluisci e stai soffiando… percepisci questo stato dell’essere e gioca. Ricorda questa parola: gioco, con me è una cosa essenziale.»
La Meditazione Kundalini è una tecnica ideata da Osho molto diffusa e molto potente. Di solito viene praticata la sera, al tramonto.
Primo stadio (15 minuti): rimani sciolto e lascia che tutto il tuo corpo si scuota; avverti le energie che salgono verso l’alto, partendo dalle mani e dai piedi. Lasciati andare in ogni parte del corpo e diventa quello scuotimento. Puoi tenere gli occhi chiusi o aperti.
«Lascia che lo scuotimento accada. Resta in piedi in silenzio, avverti l’inizio della vibrazione, e quando il corpo parte con un tremito leggero, assecondalo, senza mai agire. Godilo, incoraggialo, ricevilo, favoriscilo, ma non forzarlo. Se lo forzi, diventerà un esercizio ginnico. In quel caso ti scuoterai, ma sarà un fenomeno superficiale: non penetrerà in te. All’interno rimarrai rigido, pietrificato; sarai tu a tenere le fila, ad agire, e il corpo non potrà far altro che ubbidirti. Il corpo non è un problema, il problema sei tu.
«Quando ti dico di scuoterti, voglio che la tua solidità, il tuo essere pietrificato siano scossi alle fondamenta, così da diventare fluidi, sciolti, liberi. E quando l’essere rigido diventa liquido, il corpo lo seguirà. A quel punto non ti scuoterai più, esisterà solo lo scuotimento. Nessuno lo provocherà, accadrà semplicemente. Allora colui che agisce non esisterà più.»
Secondo stadio (15 minuti): danza totalmente come più ti piace, e lascia che tutto il tuo corpo si muova come meglio desidera.
Terzo stadio (15 minuti): chiudi gli occhi e rimani immobile, seduto o in piedi… semplice testimone di qualsiasi cosa accada dentro o fuori di te.
Quarto stadio (15 minuti): con gli occhi chiusi, sdraiati e rimani immobile.