C’è un’immagine molto efficace a cui può essere utile ricorrere per capire il funzionamento della nostra mente e la pratica della meditazione: quella del testimone che, dal ponte, osserva lo scorrere dell’acqua sotto di lui. La metafora del testimone sul ponte si applica figurandoci di essere sopra un ponte e osservare, sotto di noi, il fiume dei pensieri e delle sensazioni che scorre di continuo. Possiamo ripetere mentalmente questa gatha:
Il fiume dei pensieri e delle sensazioni
scorre senza sosta nella mente e nel corpo.Dal ponte del respiro consapevole
io osservo lo scorrere del fiume
senza ostacolarne o modificarne il corso.
È interessante notare che dalla nostra posizione sul ponte, abbiamo la libertà di osservare lo scorrere del fiume e quello che l’acqua porta con sé, ma senza bagnarci affatto. Realizziamo così quel ruolo di testimone che è un po’ l’essenza della meditazione, e che è efficacemente riassunto in questo koan:
Entra nel fiume, ma non bagnarti i piedi.