meditazione al telefono

La “meditazione del telefono” è una pratica ideata da Thich Nhat Hanh, quale modo per praticare la consapevolezza, guardando in profondità ciò che succede anche in una vita piena di occupazioni.

Il telefono è uno strumento per tutti indispensabile, di uso così abituale che ci chiediamo veramente quale sia il modo migliore di usarlo solo quando ci dà fastidio. Di solito per la sua invadenza. Perché ci toglie il tempo per altro. Oppure, al contrario, perché non ci chiama chi vorremmo.

Ma se esaminiamo il nostro modo di telefonare, noteremo probabilmente che il dialogo col nostro interlocutore si svolge spesso all’insegna della distrazione (perché nel frattempo facciamo altro), dell’impazienza (per quello che vogliamo fare dopo) o dell’egocentrismo (siamo così presi dal nostro stato d’animo, che non teniamo conto di quello dell’altra persona).

Invece, anche la semplice telefonata può diventare un’occasione di comprensione, amore e gioia. Thich Nhat Hanh in questo brano ci spiega come.

A Plum Village pratichiamo la meditazione del telefono. Ogni volta che il telefono squilla, tutti noi torniamo alla nostra vera casa, inspirando, calmandoci, espirando, sorridendo. Non abbiate paura di far aspettare chi sta chiamando, se ha un messaggio importante per voi, non metterà giù prima del terzo squillo. Rimanete dove siete e godetevi il respiro. Ogni volta che suona il telefono, ci sentiamo un po’ nervosi; ci chiediamo: “Chi sarà? Sono buone o cattive notizie?” Resistete. Rimanete dove siete per tre squilli. Coltivate la vostra stabilità e libertà. Tornate a voi stessi. Dopo potrete fare la meditazione camminata per raggiungere il telefono, fatelo con maestà: siete ancora voi stessi. Quando prendete il telefono, siete freschi, stabili e sorridenti. Questa pratica è buona per voi, ma anche per chi vi sta chiamando. Avrete una buona conversazione. (Da: “Il sentiero“)

Anche per questa occasione Thich Nhat Hanh propone di adottare una gatha, cioè una frase guida per rafforzare la comprensione di ciò che succede, sincronizzata con il respiro:

Le parole viaggiano per migliaia di chilometri.
Possano le mie parole creare comprensione e amore reciproci.
Possano essere belle come gemme
e amabili come fiori.

Ogni volta che chiamiamo qualcuno, per esempio, tocchiamo il telefono e cominciamo a portare l’attenzione al respiro. Con la prima inspirazione, recitiamo mentalmente il primo verso, espirando recitiamo il secondo, poi il terzo e il quarto. A quel punto, sicuramente saremo calmi e pronti a fare una meravigliosa telefonata.

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Categorie di questo esercizio: Relazioni interpersonali |
Autore: Thich Nhat Hanh |
Immagine di copertina: Andrew Loomis, Dionne Quintuplets - Calendar Illustration, 1938