meditazione al semaforo - immersione

Tra le varie possibilità di meditazione al semaforo, c’è quella di starsene lì a osservare tutto ciò che scorre davanti a noi. Mentre siamo fermi, passano persone, animali e mezzi meccanici, in cielo e in terra. E nel frattempo una nuvola transita davanti al sole, un cane abbaia, un bimbo fa i capricci. Invece di restare immersi nei nostri pensieri, cerchiamo di essere immersi nella vita, respirando profondamente.

Osservando il movimento di fronte a noi, noteremo presto che ogni cosa, ogni essere vivente, a un certo punto, entra nel nostro campo percettivo, transita e poi esce, così com’è venuto. È un esercizio eccezionale, per prendere confidenza col meccanismo fondamentale che sta alla base della nostra attività mentale e della nostra esperienza di vita, che poi sono la stessa cosa. È qualcosa di molto simile a quello che possiamo sperimentare quando rimaniamo soli con la nostra mente, anche con gli occhi chiusi, e possiamo vedere pensieri ed emozioni transitarvi in un modo che è facile definire “impermalente”.

Non etichettare, non giudicare, non cercare di trattenere, né di respingere. Non ci vuole molto a farlo, mentre ce ne stiamo al semaforo a osservare i movimenti di fronte a noi. Se ci riusciamo, un giorno dopo l’altro, poi sarà più facile applicare lo stesso criterio a ciò che ci capita nella vita, giorno dopo giorno.

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Categorie di questo esercizio: Meditazioni mezzi di trasporto |
Temi di questo esercizio: equanimità | meditare in città | non giudizio |
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Immagine di copertina: Alberto Burri, Cellotex, 1977