Per molti può essere familiare richiamare alla mente il flusso di mezzi meccanici su una strada trafficata, quale metafora della nostra attività mentale. È un quadro molto ben presente nell’immaginario di tutti noi abitanti delle città. Possiamo figurarci dunque che le emozioni, i pensieri, i ricordi e i progetti – che in quel momento transitano per la nostra mente – siano come veicoli che passano di fronte a noi, mentre ci troviamo sul bordo di una strada.
Se la nostra reazione, di fronte agli elementi che giudichiamo negativi, è quella di volerli in qualche modo fermare o respingere, sarebbe come se volessimo interferire col flusso entrando in strada, provocando così solo una gran confusione. E causeremmo effetti altrettanto nefasti, se pretendessimo di trattenere tutti gli elementi che ci piacciono, per non vederli andare via.
Osservando invece tutto con equanimità, possiamo tranquillizzare la nostra mente, col risultato che il flusso di emozioni e pensieri comincia pian piano a diradarsi, portandoci quiete e con essa un’equanimità ancora maggiore.