Thich Nhat Han propone una meditazione guidata basata sull’insegnamento dl Buddha, che raccomandava di non contare su nulla al di fuori di se stessi, rifugiandosi nell’isola del sé.

Quando il Buddha venne colpito dalla sua ultima malattia sapeva che molti suoi discepoli si sarebbero sentiti persi dopo la sua morte. Così insegnò loro a non contare su nulla al di fuori di loro stessi ma a rifugiarsi nell’isola del sé. Quando pratichi il respiro conscio e produci consapevolezza in te stesso torni a scoprire il maestro interiore, che ti indirizza verso l’isola del sé.

La tua isola racchiude uccelli, alberi e torrenti, proprio come la terraferma. Alla fin fine non c’è nessuna linea divisoria tra interno ed esterno. Se non sei là, se non sei davvero te stesso sulla tua isola, non può esserci alcun autentico contatto con il mondo esterno. Entrando profondamente in contatto con l’interno entri in contatto anche con l’esterno e viceversa. Un collegamento genuino è possibile solo quando hai consapevolezza e concentrazione sufficienti. Quindi tornare sulla tua isola significa, prima di tutto, generare consapevolezza e concentrazione.

A Plum Village abbiamo una canzone intitolata L’isola del sé. Potrebbe piacerti usarla come meditazione guidata mentre rimani seduto o cammini in consapevolezza.

Inspirando
torno
all’isola
dentro me stesso.

Ci sono splendidi alberi
all’interno dell’isola.
Ci sono limpidi corsi
d’acqua; ci sono uccelli,
sole e aria fresca.

Espirando
mi sento al sicuro.
Godo del ritorno
alla mia isola.

Da: Thich Nhat Hanh, “Il dono del silenzio“, Garzanti, 2015.

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Categorie di questo esercizio: Esercizi brevi | Meditazione guidata |
Temi di questo esercizio: concentrazione | essere isola per se stesso |
Autore: Thich Nhat Hanh |
Immagine di copertina: Paul Gauguin, Paesaggio tahitiano, 1891