Le quattro porte del rilassamento

Non sempre è possibile sdraiarsi, per rilassarsi. Per molti, sarebbe bello avere un divano o un lettino in una zona appartata dell’ufficio, e dieci minuti a disposizione. Ma ci sono tanti modi per rilassarsi ugualmente. Ad esempio, agire sulle zone del corpo dove si accumulano di più le tensioni emotive.

Proviamo a intervenire sulle quattro parti del corpo che tendono a contrarsi a seguito di stati emotivi di tensione. Le chiamo le “quattro porte”, perché basta aprirle per ritrovarsi in pochissimi minuti in un mondo più rilassato, calmo e piacevole. Ecco quali sono:

  • il viso, soprattutto intorno alle labbra, ma anche nel contorno degli occhi; il viso si corruga per ogni minima preoccupazione; ma con l’attenzione è possibile riportarlo subito alla sua naturale distensione, ed è ancora più facile farlo adottando un mezzo sorriso (basta pensare alla Gioconda di Leonardo), in modo da distendere tutti i muscoli intorno alla bocca;
  • sulle spalle ogni giorno si accumulano l’ansia e lo stress, col risultato che si contrae il muscolo trapezio; è questo un sintomo comunissimo tra chi lavora seduto al computer; il trapezio contratto può fare soffrire molto; rilassare le spalle (e il collo) è un lavoro lento e impegnativo, ma di enorme giovamento;
  • la gola è anche una zona interessata da emozioni come la paura, l’ansia, il senso di precarietà, la rabbia; non a caso si usa l’espressione “avere un nodo alla gola”; rilassarla è abbastanza facile e propaga i sui effetti in tutto il collo, fino alle orecchie;

infine c’è l’addome, cioè la pancia; quando c’è tensione in noi, si irrigidisce, ma col nostro respiro abbiamo il potere di tranquillizzarlo: proprio come si fa con un bambino, l’inspirazione e l’espirazione – il cui movimento si trasmette dai polmoni in questa zona, attraverso il diaframma – riescono a calmare l’addome cullandolo, in un alternarsi di espansione e riduzione. La pancia è il luogo della nostra pace. Thich Nhat Hanh ha proposto il paragone dell’albero colpito dal vento: mentre i rami e le foglie si agitano, la base del tronco se ne sta lì sempre ferma e tranquilla. Se impariamo a portare l’attenzione al movimento della pancia, ci sarà di grande aiuto quando la nostra mente sarà molto agitata

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Categorie di questo esercizio: Meditazione per principianti | Osservare il corpo | Rilassamento |
Temi di questo esercizio: rilassamento |
Autore: Paolo Subioli |
Immagine di copertina: Piero della Francesca, Resurrezione (part.), 1450/1463