« Lasciar andare » non significa perdere la conoscenza che abbiamo acquisito in passato: la conoscenza del passato resta con noi. Lasciar andare è semplicemente liberare ogni immagine ed emozione, ogni rancore e paura, attaccamento e delusione che legano il nostro spirito. Come svuotare una tazza, il lasciar andare ci rende liberi di ricevere, rasserenati, più sensibili e svegli.

Per praticare il lasciar andare, siediti comodo e tranquillo. Porta una gentile attenzione al corpo e al respiro. Rilassati per svariati minuti sul terreno del presente.

Ora porta alla tua consapevolezza ogni storia, situazione, sentimento e azione che è tempo di lasciar andare. Dagli gentilmente un nome (tradimento, tristezza, ansia ecc.) e dagli spazio, permettigli di esserci e di fluttuare senza incontrare resistenze nello spazio di un cuore compassionevole. Continua a respirare. Senti l’infelicità che proviene dal fatto di trattenerlo ancora; chiediti: « devo continuare a ripetere questa storia? Devo restare attaccato a queste perdite, a questi sentimenti? E ora di lasciar andare? » Il cuore lo saprà. Chiediti se sia davvero saggio lasciare la presa. Senti il beneficio, l’agio che potrà venire dal lasciar andare.

Ora comincia a dirti: « Lascia andare, lascia andare », con delicatezza, più volte. Ammorbidisci il corpo e il cuore e lascia che ogni sentimento che sorge coli fuori da te come l’acqua che cola via da una vasca da bagno. Lascia andare le immagini, le convinzioni, l’indignazione, il senso di inferiorità: lasciali andare tutti. Senti lo spazio che si genera mentre lasci andare; senti come il cuore si rilassa e il corpo si apre.

Ora dirigi la mente a immaginare il futuro che è stato liberato dalla specifica questione che hai lasciato andare. Percepisci la libertà, l’innocenza, l’agio che questo lasciar andare può portare in quello spazio. Di’ a te stesso: « Lascia andare » ancora alcune volte. Siedi in pace e nota se quel sentimento si ripresenta; ogni volta che torna, respira con delicatezza come inchinandoti a esso e di’ gentilmente « Ti ho lasciato andare ».

Le immagini e i sentimenti possono ritornare più volte, tuttavia se continui a praticare alla fine poco a poco svaniranno. Gradualmente la mente arriverà a fidarsi dello spazio del lasciar andare; il cuore sarà sempre più sereno e tu sarai libero.

Da Jack Kornfield, il Cuore Saggio, Corbaccio, 2014.

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Categorie di questo esercizio: Lasciare andare |
Temi di questo esercizio: passato | perdita |
Autore: Jack Kornfield |
Immagine di copertina: Umberto Boccioni, Gli addii. Quelli che vanno, 1911