Sharon Salzberg pone l’accento sul momento in cui – mentre meditiamo – ci accorgiamo di esserci distratti e torniamo al momento presente. È un momento magico, che ci dà l’occasione di praticare la gentilezza e il non giudizio verso noi stessi.
In questo esercizio, presteremo particolare attenzione al momento in cui ci siamo resi conto di essere stati distratti o persi. Nei quali ci siamo allontanati dalla sensazione del respiro. Questo momento in cui realizziamo di essere stati distratti è il momento magico. Perché è il momento in cui abbiamo la possibilità di essere davvero diversi e non giudicarci, non condannarci, ma semplicemente lasciarci andare e ricominciare da capo.
Ci sediamo comodamente, chiudiamo gli occhi o meno, come ci sentiamo di più a nostro agio, e ci concentriamo nel punto in cui il respiro è più predominante, narici, petto o addome. Portiamo la nostra attenzione in quella zona e lì la lasciamo, con molta rilassatezza. Sentendo un respiro alla volta. Se sorge qualcosa, sensazioni, emozioni, ricordi, fantasie, progetti, qualunque cosa possa essere, potrebbe essere abbastanza forte da distogliere la nostra attenzione dalla sensazione del respiro, o siamo presi dalla sonnolenza.
Nota come parli a te stesso/a mentre ti prepari a lasciar andare e ricominciare. Se è con una voce aspra e giudicante, vedi se riesci ad ammorbidirla. In realtà facciamo i maggiori progressi con gentilezza verso noi stessi, piuttosto che condannandoci. Non importa quante volte la tua attenzione divaga o per quanto tempo puoi rimanere in uno stato di distrazione. Inoltre, non importa dove si sia posta la tua attenzione. Il nostro obiettivo è lasciarsi andare delicatamente. E, con crescente gentilezza verso noi stessi, essere in grado di ricominciare.
In questo momento, dopo aver notato che abbiamo vagato, siamo stati distratti, siamo stati dispersi – questo è un momento così cruciale, dove pratichiamo il lasciar andare e ci esercitiamo ricominciando. Vedi se riesci a portare una certa consapevolezza della gentilezza verso te stesso/a nella tua giornata. Puoi notare se parli a te stesso in modo diverso quando sei a casa, quindi quando sei al lavoro, ad esempio. Scopri quali momenti della giornata trovi più facili e quando trovi più difficile portare gentilezza verso te stesso/a.