ignorare le zanzare

Una delle più fastidiose forme di prurito è quella che deriva dalle punture di zanzare. Insopportabili, vero? Lo diamo talmente per scontato, che non partiamo per le vacanze senza avere in valigia per lo meno una confezione di Autan. Di fronte a qualcosa che ci mette a disagio, dobbiamo intervenire: siamo stati educati a fare così. Come se tenere le zanzare a distanza di sicurezza fosse un modo per prendere il mano il nostro destino! Ma se la osserviamo bene, non è altro che una reazione meccanica.

Un’altra pratica molto interessante potrebbe  essere dunque quella di seguire il proposito di ignorare le zanzare per tutta un’estate. Anche in questo caso, la proposta si presta a essere equivocata per masochistica. Ma non è così. Per lo meno, non lo è per le persone già un po’ abituate ad addestrare la consapevolezza.  Se si osserva bene che cos’è, quel fastidio, ci si accorgerà di quanto è effimero. Senza dargli troppa retta, passerà molto presto, e alla successiva puntura ci faremo meno caso.

La pratica è naturalmente sconsigliata nei molti paesi, al di fuori dell’Europa, nei quali la zanzara è portatrice di malattie, a volte  gravi, oppure alle persone con forme di ipersensibilità

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Categorie di questo esercizio: Meditazioni all’aria aperta | Non reattività |
Temi di questo esercizio: avversione | prurito | reattività | rispondere anziché reagire |
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Immagine di copertina: John Singer Sargent , Mosquito Nets, 1908