Fermarsi riconnette il corpo e la mente, di nuovo al qui e ora. Soltanto fermandoti puoi realizzare la calma e la concentrazione, e incontrare la vita, dice Thich Nhat Hanh, che propone questo esercizio.

Fermarsi riconnette il corpo e la mente, di nuovo al qui e ora. Soltanto fermandoti puoi realizzare la calma e la concentrazione, e incontrare la vita. Rimanendo seduto quietamente, bloccando le attività di corpo e mente, e restando in silenzio interiormente diventi più solido e concentrato, e la tua mente diviene più limpida. A quel punto è possibile essere consapevole di ciò che sta succedendo dentro e intorno a te.

Comincia fermando il tuo correre in giro con il corpo. Quando il tuo corpo è fermo, quando non devi prestare attenzione a nessuna attività a parte il respirare, diverrà molto più facile per la tua mente rinunciare al suo correre abituale, benché questo possa richiedere una certa quantità di tempo e di pratica.

Una volta imparato a fermare la mente quando anche il tuo corpo viene fermato riuscirai a fermarla persino quando il tuo corpo si sta muovendo. Focalizzandoti sul modo in cui il tuo respirare si abbina ai movimenti fisici delle tue attività quotidiane puoi vivere con consapevolezza invece che nella smemoratezza.

Esattamente come ogni altra cosa al mondo i tuoi pensieri sono impermanenti. Se non afferri un pensiero, quest’ultimo affiora, rimane per un po’ e poi scompare. Aggrapparsi a pensieri e ospitare il desiderio di cose quali ricchezza, fama o piaceri sensuali può suscitare bramosia e attaccamento, conducendoti lungo strade pericolose e causando sofferenze a te stesso e ad altri. Riconoscere pensieri e desideri, permettere loro di andare e venire, ti dà spazio per nutrire te stesso oltre che per entrare in contatto con le tue più profonde aspirazioni.

Sentiti libero di creare dei versi da aggiungere alla seguente meditazione guidata.

Inspirando sono consapevole dei miei pensieri.
Espirando sono consapevole della loro natura impermanente.
(Pensieri. Impermanenza.)

Inspirando sono consapevole del mio desiderio di ricchezza.
Espirando sono consapevole che la ricchezza è impermanente.
(Consapevole del desiderio di ricchezza. Impermanenza.)

Inspirando so che bramare la ricchezza può arrecare sofferenza.
Espirando rinuncio alla brama.
(Consapevole di bramare. Rinuncia.)

Inspirando sono consapevole del mio desiderio di piaceri sensuali.
Espirando so che il piacere sensuale è impermanente per natura.
(Consapevole del desiderio sensuale. Impermanenza.)

Inspirando sono consapevole del pericolo di bramare piaceri sensuali.
Espirando rinuncio alla mia brama di piaceri sensuali.
(Consapevole di bramare. Rinuncia.)

Inspirando contemplo il rinunciare.
Espirando sperimento la gioia di rinunciare.
(Contemplare la rinuncia. Gioia.)

Da: Thich Nhat Hanh, “Il dono del silenzio“, Garzanti, 2015.

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Categorie di questo esercizio: Fermarsi | Lasciare andare | Meditazione guidata | Non attaccamento |
Autore: Thich Nhat Hanh |
Immagine di copertina: Amedeo Modigliani, Jeanne Hébuterne (part.), 1919.