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Come abbiamo fatto parlando delle pratiche per camminare in città, anche sull’autobus o sul tram possiamo giocare con le percezioni, immaginandoci che non sia il mezzo a muoversi nello spazio fermo della città, ma succeda esattamente il contrario, cioè che siamo noi a stare fermi, mentre ciò che si muove è tutto ciò che sta al di là del finestrino e che scorre nel nostro campo visivo, facendo il suo ingresso, transitando e poi uscendo di scena.
Se riusciamo a praticare questo gioco con una mente molto calma, potremo sperimentare cosa significa l’autentica quiete della mente, che con equanimità accoglie tutto ciò che entra nel proprio campo percettivo, la osserva senza giudicarla, ma anche senza desiderarla o rifiutarla, e poi lascia che se ne vada, senza volerla trattenere. A forza di prendere l’autobus, possiamo diventare persone di grande saggezza.
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