In questa meditazione, per meditanti con un po’ di esperienza, Rob Burbea propone di affrontare i momenti difficili sperimentando una nuova modalità di approccio alla realtà, basata sulla “decostruzione” dell’esperienza sensoriale.

Questa pratica è adatta ai casi in cui vi sentite in qualche modo imprigionati in una situazione, o vi aggrappate inutilmente a qualcosa che non è presente. Provate a fare questo esperimento: vedere se potete guardare dentro e intorno a voi in un modo che “decostruisce” il vostro mondo nelle sue apparenze aggregate di visioni, suoni, odori, sapori, sensazioni fisiche ed esperienze mentali ed emotive.

Giocate e sperimentate con questo modo di guardare fino a quando sentite che una parte della solidità opprimente è diminuita e potete sentire che una certa spaziosità si è aperta nella percezione. Godetevi la leggerezza che questo modo di guardare permette.

Notate anche come si sente il cuore quando vedete le cose in questo modo. Quando lasciamo andare la contrazione, il calore e la gentilezza si manifestano naturalmente e senza sforzo. Sperimentate e giocate finché non scoprite un modo di farlo che permetta naturalmente al calore di permeare l’esperienza.

Praticate questo cambiamento di prospettiva molte volte, finché non vi sembrerà abbastanza facilmente accessibile, e persino piaevole. È importante praticare molto anche quando non c’è una forte presa o costrizione presente. Anche quella che sembra una percezione non problematica delle cose può essere alleggerita e aperta in questo modo.

Traduzione da: Rob Burbea. “Seeing That Frees”, Hermes Amāra, 2014.

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Categorie di questo esercizio: Accettazione | Visione profonda |
Temi di questo esercizio: 5 aggregati | sentirsi imprigionati |
Autore: Rob Burbea |
Immagine di copertina: Georges Braque, Still Life with Grapes and Clarinet, (1927)