La pratica della meditazione camminata è applicabile ovunque, compresi i tragitti che percorriamo quotidianamente nei luoghi di lavoro: il corridoio dell’ufficio o della scuola, il percorso dal magazzino al negozio, lo spazio che separa la scrivania dalla porta del gabinetto, il tragitto dall’ingresso dell’edificio alla sala riunioni, e così via.
Già percorrendo a piedi la strada per arrivare nel posto di lavoro dal parcheggio o dalla fermata dell’autobus, possiamo imprimere alla giornata un tono speciale, rendendola luminosa e serena come quel cielo azzurro sopra le nuvole nere. Partire già con la mente quieta, mentre il corpo comincia a mettersi in movimento. Ogni passo di quel percorso può essere un passo di pace, un atto di gentilezza verso noi stessi e una sequenza di carezze garbate nei confronti della Terra. Se riusciamo a non pensare a tutti gli impegni della giornata e a preoccuparci per quello che sarà – perché ci concentriamo solo sull’atto del camminare – arriveremo sul posto di lavoro con una mente quieta e rilassata. Sarà così più facile realizzare, nel corso delle attività lavorative, quella calma nell’azione e azione nella calma che è normalmente appannaggio solo di pratiche zen come la calligrafia o la cerimonia del tè*.
* La cerimonia del tè è una tradizione zen che consiste nella preparazione cerimoniale del “matcha”, il tè verde giapponese, una qualità particolarmente eccitante, che aiuta i monaci a mantenersi svegli durante la meditazione. È stata codificata in maniera definitiva alla fine del XVI secolo dal monaco buddhista zen Sen no Rikyū, che ha elevato la preparazione del tè ad una vera e propria forma d’arte, basata su 4 principi: armonia, rispetto, purezza e tranquillità.