Questo esercizio è perfetto per un viaggio in metropolitana, ma può essere svolto anche in altre occasioni. Anche in questo caso, un organo sensoriale (l’udito) entra in contatto con un oggetto sensoriale (i suoni). Da questo contatto nasce la sensazione uditiva. Quello che ci proponiamo di fare è rimanere il più possibile nell’ambito della sensazione, prima che prenda forma la percezione, la quale inevitabilmente attribuisce un significato al suono.
In metropolitana ci sono tanti suoni diversi, ma concentriamoci solo su quelli prodotti dal treno nella sua corsa. Di solito sono suoni molto evidenti. In una condizione normale, sento il suono e capisco che il treno sta accelerando, rallentando o frenando, ad esempio.
In questo esercizio, proviamo ad ascoltare il suono prodotto dal treno come puro suono, senza alcuna interpretazione. Tralasciamo del tutto il significato nel cambio di frequenze di quel suono, a indicare ripartenze, rallentamenti e così via. Ascoltiamo il suono del treno esattamente come se ascoltassimo della musica.
Nonostante normalmente tale suono sia per lo più percepito come sgradevole, se proviamo ad ascoltarlo come ascolteremmo la musica, noteremo che non è affatto male. Si può viaggiare per ore così, senza mai cedere alla tentazione di mettere mano al telefono per tenere occupata la mente.
In mancanza di una metropolitana su cui viaggiare, lo stesso esercizio si adatta bene anche a un viaggio in treno o in autobus, o a una camminata in città. Il principio base è sempre lo stesso: ascoltare il suono per quello che è, senza aggiungere nulla.