Categoria Esercizio: Equanimità

Meditazione per gli psicoterapeuti

La meditazione può svolgere un ruolo chiave nella psicoterapia, sia nel lavoro con il paziente, sia a sostegno del terapeuta stesso, spesso soggetto a stress lavorativo e a “burnout”. Questa pratica, proposta da un’autrice con una lunga esperienza di integrazione tra psicoterapia e meditazione, intende aiutare proprio i terapeuti a sviluppare una maggiore capacità di essere presenti senza essere difensivi o reattivi.

Lasciare andare le preferenze

Un esercizio per imparare a vedere chiaramente la nostra tendenza a “preferire”, che si manifesta di fonte a qualsiasi sensazione, provocando avversione o attaccamento e, alla fine, sofferenza.

Meditazione sull’accettazione di se stessi

Questa meditazione guidata si ispira alla poesia “La locanda” di Rumi, per aiutarci ad accettare tutti gli stati d’animo che insorgono in noi grazie alla consapevolezza.

Quattro immagini su cui meditare per nutrirsi e guarire

Questa poesia di Thich Nhat Hanh può essere utilizzata come meditazione guidata. È possibile prendere anche una sola di queste immagini e tenerla con sé durante la giornata lasciandosene nutrire.

Osservare i propri pregiudizi

Un esercizio da svolgere nei luoghi molto frequentati, per osservare il nostro approccio mentale alle persone delle quali non conosciamo altro che il loro aspetto esteriore.

Tecnica dell’etichettatura (labeling)

L’etichettatura (labeling) o annotazione mentale (mental noting) è una tecnica tipica della meditazione Vipassana, che consiste nell’etichettare le esperienze – sensoriali, emotive o cognitive – man mano che si presentano. Ecco come la descrive Gil Fronsdal.

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Meditazione del “Che cos’è questo?”

Una pratica bellissima, divulgata dai coniugi Stephen e Martine Batchelor, che consiste nel chiedersi di continuo “Che cos’è questo?”, tratta dalla tradizione zen coreana.