No alle foto online dei propri figli, ecco perché

David Fulmer (Pittsburgh, USA), Little girl hides her eyesViene considerato sempre più normale pubblicare su Facebook le foto dei propri bambini, dalle loro prime ore di vita alle vacanze con la famiglia. Si pensa che questo tipo di condivisione rimanga nella stretta cerchia degli “amici“. Ma non è affatto così ed è bene che ogni genitore ne sia consapevole.

Qualsiasi padre o madre sa con quale piacere immortaliamo tutti i momenti dell’effimera giovinezza dei nostri bambini e quanto forte sia il desiderio di condividere con gli amici e la famiglia questo affetto profondo. E internet sembra essere lo strumento perfetto, per rispondere al meglio a queste esigenze.

Ma prendersi cura del futuro dei propri figli dovrebbe includere anche il rispetto delle loro scelte riguardo alla riservatezza. Scelte che un giorno compieranno. Ma se quel giorno in rete si saprà già tutto di loro, sarà troppo tardi.

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Facebook ha già introdotto, negli Stati Uniti, un sistema automatico di riconoscimento facciale, che provvede da solo ad individuare i volti delle persone nelle foto, senza bisogno che siano “taggati” da qualcuno. Questo consentirà al social network – e quindi a chiunque – di mettere in correlazione le immagini con i fatti della vita reale, con scarso controllo da parte delle persone interessate.

Tra gli adulti che conosciamo, ce n’è sempre un’ampia quota che non vuole stare su Facebook, o che ci sta inserendo pochissime informazioni personali, perché preferisce un certo grado di riservatezza. E se tuo figlio o tua figlia , da grande, fosse una di quelle persone così? Non avrebbe più alcuna possibilità di scelta.

Oltre a Facebook, sono sempre di più i siti, i software e le app che consentono di condividere foto e video e/o che fanno ricorso a sistemi di riconoscimento facciale. Già sono stati sviluppati software che consentono di ricavare il nome di una persona inquadrandola col telefono e un giorno lo faranno accessori come Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata.

Entrare in questo sistema che consente a tutti di sapere chi siamo e cosa facciamo può piacere o meno: è un modo per dare forma al karma digitale che marcherà la nostra presenza nel mondo. Ma se vogliamo educare nella libertà i nostri figli, lasciamo che siano loro a deciderlo.

Per condividere on line le foto dei compleanni e delle vacanze, il mio consiglio è di non usare Facebook né altri sistemi di condivisione online, dove le foto saranno viste da molti a cui non interessano affatto e che potranno a loro volta essere condivise senza il nostro consenso. Inoltre, sono a bassa risoluzione.

Note: nella prima versione di questo articolo consigliavo di usare in alternativa Google Picasa, ma vari commentatori (v. sotto) hanno sostenuto che Google non sia da meno, nel farsi gli affari nostri. Può darsi che abbiano ragione. Nel dubbio, meglio adottare il criterio della prudenza.

[Ringraziamenti: a Amy Webb, che ha scritto l’articolo su Slate al quale mi sono ispirato; al mio amico Ernesto Belisario, che me lo ha fatto conoscere] [L’immagine iniziale è di David Fulmer, Pittsburgh (USA)] [column size=”one-fourth”][/column][column size=”one-fourth”][/column][column size=”one-fourth”][/column][column size=”one-fourth” last=”true”][/column]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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160 risposte

  1. Alessia Fabbri ha detto:

    Ciao. Anche se in linea di massima sono d’accordo, sotto il profilo “tecnico” dimentichi che su FB le foto, come tutti gli altri contenuti, si possono condividere con specifiche “liste” di “amici” che ogni utente può creare, il che renderebbe la condivisione di un album del tutto equivalente a quella su Picasa.

    • paolosub ha detto:

      Casa Alessia, hai ragione. In quel modo, le foto vengono condivise solo dalle persone veramente interessate e appartenenti alla “sfera intima”. Il problema è che c’è una scarsissima consapevolezza, nell’uso di strumenti come Facebook. Le liste di amici ci sono ma pochissimi le usano. Inoltre, il problema del riconoscimento facciale automatico rimane.

    • roger ha detto:

      Mi sembra che certi allarmismi non servono a nulla anzi servono solo per fare discussioi. Se dobbiamo preoccuparci di queste azioni la semplicita è la naturalezza dove andrà a finire ?. Datevi una regolata prima puntare il dito è accusare le scelte della gente.

    • Andy ha detto:

      Ragazzi, qualsiasi cosa pubblicata in rete è, virtualmente, accessibile a tutti.Non pensate che basti settare un paio di opzioni per vedere la privacy garantita.
      Se proprio la volete, evitate di postare le foto, punto.

      • OK, sarà pure vero che con un “mi piace” la foto viene vista dagli amici degli amici degli amici…. ma mi spiegate dove è il problema se un perfetto estraneo guarda la foto di un bambino che soffia le candeline sulla torta o che gioca a palla nel giardino di casa????
        Certo non nella storia di un possibile futuro riconoscimento facciale da adulti, visto come funziona…. e anche se funzionasse alla meraviglia e ci fossero i super-occhiali-fotonici di cui si parla nell’articolo (tra l’altro dovendo identificare un volto adulto con uno bambino….. manco la CIA!!!!), quale sarebbe il problema se di una persona si conoscessero nome e cognome?
        Questa storia della privacy ci ha un po’ fatti esaurire tutti quanti…….. arriveremo a non dover mettere il naso fuori da casa perchè, per quanti telefonini, macchine fotografiche, ipad e chi-più-ne-ha-più-ne-metta ci sono in giro, corriamo IL RISCHIO di essere fotografati anche senza volerlo/saperlo….

      • Cinzia ha detto:

        Condivido la tua risposta pubblicare in rete qualunque cosa, che sia su un social oppure un sito personale, quello che pubblichi va in rete e chiunque lo può utilizzare. quindi si tratta di essere consapevoli di ciò che si pubblica . Sia che siano immagini che opinioni

    • luana ha detto:

      gli hacker possono entrare anche nei profili privati

  2. argeade ha detto:

    credo si faccia un po’ di confusione… parli di profilazione e autoriconoscimento e poi dici di mettere le foto su Picasa?
    non è chiarissimo il concetto che vuoi esprimere…o, molto più probabilmente, molto molto confuso.

    • Close The Door ha detto:

      Il difetto di FB e’ che non impedisce le “condivisioni”, per il resto Google ha un sistema di connessioni di informazioni da paura, io ho provato a rendere il mio account anonimo ma Google mi ha costretta a una serie di collegamenti. Per carità se commettessi un omicidio, la polizia postale avrebbe semplificato il lavoro… ma ciò non toglie che Google non è meno potente e meno manipolabile di FB.

  3. Roberto Trasarti ha detto:

    Allarmismo e informazioni non corrette… tremenda disinformazione.

  4. dario ha detto:

    Questa è pura disinformazione e ignoranza informatica. Facebook ci permette di condividere le nostre foto con parenti vicini e lontani. Basta settare l’audience dei post e solo le persone da noi indicate ne avranno accesso.

    • Matilde Muccapazza ha detto:

      insomma…non parliamo troppo facilmente di ignoranza informatica, perchè allora qualcun altro potrebbe replicare 😀
      E’ vero che teoricamente si può limitare l’accesso a foto o altro solo alle persone da noi indicate escludendo così alcuni, ma di fatto spesso questo limite viene violato dallo stesso FB.
      Io stessa ho visto più volte foto private, scambiate tra persone che non avevano scelto anche me per vederle. Ciò accade quando le foto vengono commentate o anche solo quando viene apposto un “mi piace” da una delle due parti interessate, convinte che quei commenti o apprezzamenti rimarranno tra di loro; a quel punto possono apparire come “commentate” anche nelle home di tutti gli amici, anche quelli che erano stati esclusi.

    • l’articolo è un po’ approssimativo ma non è disinformazione. Io (da informatica) consiglio a chi ha figli di non condividere le foto dei bambini su facebook. Non conta la configurazione dell'”audience”. Quelle foto sono pubblicate sul server di facebook. Non so che competenze tu abbia, ma forse… l’ignoranza è un po’ tua. Molti di voi sono “sempliciotti” che non danno il giusto peso a queste cose. Conosco gente che condivide foto dei figli nudi, su facebook dicendo “tanto nella mia lista di amici ci sono solo persone che conosco”, però poi basta un mi piace che gli amici degli amici degli amici degli amici…. vedono quella foto. Poveri ingenui.

      • Aki ha detto:

        Scusate, ma voi vi definite informatici, date degli ignoranti agli altri, e poi non sapete neppure come funziona Facebook? La storia che, mettendo un “mi piace” o commentando un contenuto con la privacy personalizzata, faccia apparire la foto anche a chi, tra gli amici propri o altrui, è escluso dalla visualizzazione, in realtà è una vera e propria bufala, tanto che se provi a condividerla o a postarla in un gruppo o in una pagina ti appaiono le scritte “a causa delle impostazioni sulla privacy, alcune persone potrebbero non visualizzare questo contenuto”, “al momento non è possibile pubblicare questo contenuto”, “allegato non disponibile”. Se tagghi una persona, in quel caso anche tutti i suoi amici possono vedere la foto, quindi basta evitare il tag. L’unico pericolo che può esserci è a seguito della violazione del proprio account o di utilizzo illecito da parte di Facebook. Per il primo caso basta impostare l’accesso tramite codice sul cellulare, nel secondo una bella denuncia penale.

    • Andy ha detto:

      Parli di “disinformazione e ignoranza informatica”, ma dal tuo commento non dimostri di saperne molto di più, dando un consiglio tanto banale quanto inutile.

      E’ vero che esistono le restrizioni per la visibilità alle foto, ma solo una persona estremamente ingenua e (informaticamente parlando) profondamente ignorante potrebbe pensare che questo garantisca la privacy totale delle stesse.

      Intanto perchè la maggior parte degli utenti non conosce personalmente TUTTI gli amici a cui mostra le foto. E poi perchè basterebbe che tu condivida la foto con tua zia, che a sua volta la posta in bacheca, per vederla sbattuta in rete. La colpa è di tua zia? No, la colpa è tua che ce l’hai messa in rete per primo.
      E tutto ciò che viene messo in rete (su un social network, per di più) è virtualmente accessibile a tutti: per un errore nei settaggi, per un bug, per una violazione o per qualsiasi altro motivo. Non si vuole correre questo rischio? Basta evitare di premere il ditino sul tasto “condividi” o sul tasto “scatta” dello smartphone. Troppo difficile per alcuni…

      Una volta le foto rimanevano negli album e si mostravano solo a chi veniva a casa nostra, senza che potessero portarsele via. E infatti, quelle foto non le vedrà mai nessun altro oltre a noi.

      • Chiara ha detto:

        Io ho smesso proprio perchè mia suocera le condivideva sulla sua bacheca a chiunque… Quindi la mia lista super ristretta andava a farsi benedire! E chiunque vede la foto se la può anche scaricare.

    • luana ha detto:

      gli hacker possono entrare anche nei profili privati

    • Mirella Veronese ha detto:

      questo lo pensi tu…conosci poco sia il web che i social

  5. Pia ha detto:

    Qualcuno non ha studiato.
    Questo articolo è estremamente approssimativo*: condividere le proprie foto su FB in modo vincolato ai diretti interessati (=liste amici) equivale a condividerle su Picasa in modo privato e vincolato ai diretti interessati. I livelly di privacy impostabili sono pressapoco gli stessi. Non volete che le foto dei vostri bambini siano viste da terzi e non avete voglia di approfondire il discorso privacy online? NON PUBBLICATELE.

    Altrimenti, studiate le condizioni del servizio e agite di conseguenza.

    *un’altra postilla: nel pezzo non si fa il minimo accenno ad altri servizi di condivisione, come ad esempio Flickr (che oltrettutto ha l’ipotesi di condivisione, a mio modo di vedere, più “blindato”, e cioè il “guest pass”).

  6. Renato ha detto:

    io sono combattuto visto che vivo all’estero e ho amici sparsi per tutto il mondo con cui voglio condividere le foto di mio figlio. Aggiungo solamente che, anche se è vero che anche su FB si possono far vedere le foto solo alle persone in una lista, se una di queste a sua volta condivide la foto o, dipendendo dal suo profilo di sicurezza, le commenta o mette anche semplicemente un mi piace, la foto potrebbe divenire di dominio pubblico. Per questo alcuni scrivono post del tipo:


    Chiedo un favore a coloro che stanno nella lista dei miei contatti di facebook. FB ha cambiato ancora una volta la sua configurazione della privacy! A causa della nuova “graphic app” qualunque persona in FB può vedere le tue foto, i tuoi “mi piace”, i tuoi commenti. Terrò questo messaggio sulla mia bacheca per due settimane e, per favore, una volta fatto ciò che ti chiedo qui di seguito, commenta …“FATTO”. Quelli di voi che non facciano diventare privata la mia informazione nei confronti degli altri saranno cancellati dalla lista dei miei amici. Voglio tenere privati i miei rapporti con te. Voglio pubblicare foto di familiari e amici senza che gli estranei vi abbiano accesso; questo succede quando i miei amici cliccano “mi piace” o aggiungono commenti: automaticamente i loro amici possono vedere anche i nostri messaggi. Purtroppo non possiamo cambiare noi stessi questa configurazione perché FB l’ha configurata così. Ma tu lo puoi fare!
    Dunque: colloca il puntatore del mouse sul mio nome, senza cliccare; apparirà una finestra. Ora muovi il mouse su “Amici”, sempre senza cliccare, poi clicca su “impostazioni” e apparirà una lista. Togli la spunta a “avvenimenti importanti” e “commenti a mi piace”. In questo modo, la mia attività tra me e i miei amici e familiari non diventerà pubblica.
    Infine copia e incolla questa nota sulla tua bacheca (copia-incolla, non condividere). Quando lo vedrò pubblicato sulla tua bacheca, farò la stessa operazione nei confronti del tuo profilo

    • Andy ha detto:

      Punto 1
      Se vuoi condividere le tue foto con amici che vivono all’estero, basta spedirsele via mail, magari sotto forma di archivio criptato

      Punto 2
      Quell’appello è una gigantesca serie di fesserie. Infatti, se uno vuole settare la privacy dei propri post e foto (per quello che seve…) deve essere LUI farlo, muovendo le proprie ditina. Invece qui si sta delegando agli altri questo compito…perchè è molto più facile dire “fatelo voi o vi cancello dagli amici” anzichè rendersi conto della stupidità di questo appello.
      Infatti, se la gente facesse quello che tu gli chiedi, i tuoi post e le tue foto continueranno ad essere visibili a tutti, tranne a quelli che -di loro spontanea iniziativa- decideranno di non far comparire tali post nelle loro home (è una cosa che si fa, ad esempio, quando si hanno contatti che postano 100 link al giorno e che ti intasano la home).
      Ma se uno invece vuole curiosare tra i tuoi post….continuerà a farlo.

      Per intenderci: è come se tu rivendicassi il diritto di parlare dei fatti tuoi in una sala affollata di gente e, per vedere rispettata la tua privacy, chiedessi alla gente di tapparsi le orecchie per non origliare.

  7. mathildastillday ha detto:

    Su Fb si può impostare la privacy non solo usando le liste di amici ma personalizzando ogni singolo album. Signfiica che se pubblico delle foto che voglio far vedere solo a 5 persone, posso selezionare solo loro e gli altri contatti non avranno accesso alle foto.

    • 1. il sistema non è blindato come pensi. 2. quanti lo fanno? Quanti seguono i principi MINIMI della riservatezza? Io ne conosco veramente pochi. Chi ha figli tende a pubblicare foto a destra e a manca… per orgoglio genitoriale. Perchè vuoi far vedere a tutti quanto sono belli (…). E per tiraterla, li metti anche in pericolo.

      • ma in pericolo di cosa???
        sarò ignorante quanto volete, sarà che per me facebook è una sorta di “diario virtuale”…. ma visto che non si sta parlando di bambini in pose “ambigue”, quale sarebbe il maggiore pericolo che corre un bambino rispetto ad un adulto per una sua foto pubblicata?
        se ancora riesco (minimamente) a seguire il concetto di fondo di questo articolo (la libertà di scelta del piccolo di essere “violato” nella sua privacy), davvero sorrido quando sento parlare di PERICOLO per due foto di compleanno e/o simili pubblicate in rete…..
        quando uscite con i vostri bambini nel carrozzino o mano nella mano, gli mettete il burqua perchè non vengano (involontariamente) fotografati per strada? quale è la differenza???

  8. condivido completamente, ho un blog e una pagina Facebook, ma quando ho adoperato immagini di mio figlio ho scattato aposta foto di spalle ugualmente cariche di significato, e forse non avrei dovuto fare neanche quello in suo rispetto, certo che pensare ad un futuro in cui tutti quanti non avremo più privacy ha molto di catastrofico, un vero incubo e non so sino a che punto si possa fare ormai qualche cosa per evitarlo

  9. Carlo Menzinger ha detto:

    Il rischio di essere “schedati e riconoscibili” in ogni nostro movimento è sempre più forte e non riguarda solo i bambini. L’uso dei sistemi di limitazione degli utenti che possono vedere certi contenuti che fornisce anche FB (come già hanno scritto altri) può aiutare a conservare una certa privacy. Sull’uso che il gestore del sito può fare di quanto mettiamo on-line non mi pronuncio…

  10. robegian ha detto:

    Secondo me questa faccenda va affrontata con meno paranoia e cum grano salis, come ogni cosa: foto accuratamente selezionate della propria famiglia non recheranno danno ad alcuno, nemmeno se il proprio pargolo sarà il futuro presidente degli Stati Uniti.

    • Andy ha detto:

      Intanto comincia a chiedere a tuo figlio se è d’accordo nel sapere che la sua foto rimarrà per sempre(*) sui server di Facebook.
      Chiedigli se è d’accordo nel sapere che lo stai mettendo in mostra davanti a degli sconosciuti che non hai mai visto dal vivo.
      E soprattutto chiediti PERCHE’ senti il bisogno di fotografarlo e sbatterlo in rete tramite la tua pagina di FB.

      (*) E non pensare che ti basti cancellarla per eliminarla dalla rete….

      • federica ha detto:

        ma qualcuno ha mai chiesto al proprio figlio se voleva essere battezzato??? Eppure TUTTI o la stragrande MAGGIORANZA battezzano i figli quando questi non sanno neanche cosa voglia dire.. la coerenza di certi pensieri..

    • allelluja, parole sante.

  11. Mari ha detto:

    e google quanto paga esattamente per portargli utenti?

  12. Chicca ha detto:

    Invece di scrivere articoli del genere, che a mio parere servono solo a fare terrorismo psicologico, perchè non insegnate alle persone ad usare facebook in modo intelligente? Del resto non ci vuole tutta questa scienza, e molti vi ringrazierebbero.

    • Magari tu pubblichi la foto di tuo figlio, nudo su facebook. Ecco perchè parli di terrorismo. Hai la coda di paglia. GLI INGNORANTI oggi hanno tutti i mezzi per imparare da sè. Il cellulare di ultima generazione, il consumismo informatico a qualcosa dovrà servire. Usate i mezzi con più consapevolezza!

    • Andy ha detto:

      E perchè invece la gente non impara a leggere i libretti di istruzioni quando utilizza un oggetto elettronico, che sia un trapano, un frullatore o un pc?
      Solo perchè i primi due ti possono maciullare le dita, mentre il terzo no, non significa che il terzo lo si possa usare a cuor leggero. Soprattutto se si tirano in mezzo altri esseri umani che, in teoria, andrebbero protetti e non esibiti.

  13. Paolo F. ha detto:

    Io penso di non fare uscire più mi figlio di casa perché uscendo vedono la sua immagine anche persone estranee ed io sto violando la sua privacy. Anzi, a dire il vero, lui non mi ha mai autorizzato a darli il biberon pulirgli il culetto ecc. ecc. quindi dovrei sospendere?

    • Andy ha detto:

      Ecco, dalla tua ironia si capisce che tu avrai il tuo profilo FB pieno delle foto di tuo figlio, magari messo pure come avatar.

      PS: a proposito, il culetto a tuo figlio lo pulisci all’aperto davanti agli sconosciuti che lo guardano?

      • paolo facchinetti ha detto:

        Certo, io non penso di vivere in un mondo popolato da pedofili e maniaci sessuali. La mia esperienza della vita non è quella. La mia vita è popolata di amici e persone simpatiche con cui condividere le cose piacevolil, come il fatto di avere un bel bambino,

      • Andy ha detto:

        Quindi ho ragione: tu vuoi rivendicare il tuo diritto di mettere in mostra il tuo bambino e, nonostante ti sono appena stati spiegati i pericoli della rete, tu fai spallucce e te ne freghi.

        Peccato che quando tu metti la foto su internet, anche se tu sei convinto di farla vedere SOLO ad amici e parenti, la stai pubblicando in un posto dove può essere vista anche da altre persone…e dove peraltro rimarrà online per chissà quanti anni.

        Basta che UNO solo dei tuoi amici/parenti si faccia craccare il profilo, oppure che si connetta dal computer della scuola o dell’ufficio, e la foto di tuo figlio potrebbe finire nelle mani sbagliate (che non necessariamente deve essere un pedofilo…il solo fatto che sia un estraneo dovrebbe disturbarti)

        Mi raccomando, quando tuo figlio sarà adolescente o maggiorene, fagli sapere che hai caricato le sue foto su internet quando non aveva ancora la possibilità di darti o no il permesso di farlo (e che quelle foto probabilmente saranno ancora in giro quando lui inizierà a lavorare….)

        • Paolo F. ha detto:

          Certo che glielo farò sapere. I pericoli sono dappertutto. Pensa quando dovrò comprargli il motorino o la bicicletta e tutti i giorni leggiamo sui giornali tragedie di bambini investiti. Potrà anche accusarmi di avergli dato da mangiare della carne quando può essere cancerogena o di averlo mandato all’asilo mentre voleva stare a casa o potrà accusarmi di averlo vaccinato mentre sulla rete ci sono campagne sui pericoli delle vaccinazioni o viceversa mi potrà accusare di non averlo vaccinato, ma spero che mio figlio non sarà così stupido e non gliene fregherà assolutamente nulla se ho messo le sue foto in rete senza chiedere il suo consenso.

    • anna cermi ha detto:

      infatti, c’ è un’ allarmismo sciocco…..allora viste le telecamere che ci sono in giro che dovremmo fare?….bisognerebbe vedere il lato positivo: tanti reati vengono scoperti con questi mezzi

    • grazie di esistere paolo! allora c’è gente non INUTILMENTE paranoica e che utilizza un paio di neuroni per ragionare in maniera autonoma sulla faccia della terra….. pensavo di essere rimasta l’unica!!!!!!!!!!!!!!!!!

      ho letto sopra di gente che rimpiange gli album con le foto mostrati solo alla famiglia…. se è per questo c’era pure il telefono grigio con la rotella che ti faceva fare o ricevere telefonate solo in presenza di tutta la famiglia, c’erano le cabine telefoniche e i gettoni da trovare per poter chiamare…….. e tantissimo altro ancora.
      il mondo cambia, si evolve…. ci dobbiamo solo adattare, non rimpiangere tempi passati, godendo le comodità di quelli presenti.
      adesso esistono i cellulari con la fotocamera. dovremmo quindi indossare tutti, adulti e bambini, un burqua perchè andando in giro non veniamo involontariamente fotografati da un cellulare altrui o inquadrati da una telecamera per strata????

      questa storia della privacy sta portando più paranoie e rotture che reali benefici: chi vuole farci del male (che poi nella stragrande maggioranza dei casi sono parenti e amici che ci conoscono BENISSIMO nella vita reale, indipendentemente da facebook o quant’altro) sa benissimo dove trovarci o come fare per trovarci, non è certo una foto in rete che gli cambia la vita.

      di quali PERICOLI parliamo???
      il più catastrofico è che la foto di un bambino che soffia le candeline su una torta di compleanno, sulla quale un cerchio molto lungo di persone (perchè io non ho amici pedofili e lo stesso ritengo dei miei amici) ha cliccato “mi piace”, finisca nelle mani di un pedofilo.
      questo tizio quindi vede la foto, eventualmente conosce nome e cognome della madre e/o del padre (e le informazioni che questi hanno deciso di rendere pubbliche nel profilo facebook)…. QUINDI?!?!?!
      si farà una s….a sulla foto??? fatti suoi.
      verrà a cercare il bambino magari dall’altra parte del mondo??? potrebbe farlo chiunque veda il bambino in un supermercato, all’asilo o ovunque esso sia nella vita reale.

      a mio avviso i PERICOLI SERI li corrono i ragazzini che sanno già leggere, scrivere e utilizzare il pc e si mettono a chattare e dare indirizzo di casa e appuntamenti a perfetti sconosciuti che si spacciano per qualcun altro, non i bambini immortalati in foto di genitori/parenti/amici.

      • Damy Z ha detto:

        Parole sante.

      • Iosonk ha detto:

        Non hai amici pedofili? Come fai a dirlo?

        Ogni volta che esce uno scandaloso di pedofilia nessuno se ne esce dicendo, ah si pensavo che fosse strano.

        Rimangono tutti stupiti.

        Sappi che il male può addirittura albergarsi nella tua stessa famiglia senza che tu te ne renda conto.

        La rete è bella, ma allo stesso tempo è infima. Fa attenzione a non pentirtene in futuro.

      • oh madonna, ma se ho amici pedofili in famiglia, staranno a guardare la FOTO del bambino su facebook o il BAMBINO stesso dal vivo?!?!?!?!?

    • Alice ha detto:

      Paolo, forse il fatto che gli pulisci il culetto non ti autorizza a pubblicare foto del medesimo culetto…
      Leggi qui:
      http://www.lastampa.it/2016/09/15/esteri/una-teenager-fa-causa-ai-genitori-per-aver-postato-foto-di-lei-su-facebook-WRLCOKLcz5iPSsGXf82QFM/pagina.html

  14. roberto ha detto:

    stiamo ancora a parlare di privacy quando viviamo in uno stato che non ti permette nemmeno di poter “ritirare” (perche di possedere non se ne parla!!!)i propri soldi senza dovergli dire come intendi spenderli????? parliamo ancora di privacy quando c’è una telecamera di sicurezza ogni 10 mt? parliamo di privacy in uno stato in cui se non spieghi come hai comprato qualcosa automaticamente sei diventato un evasore???? teoricamente il relatore dell’articolo ha ragione…. nei fatti avevamo molta ma molta piu privacy quando non c’era alcuna tutela della privacy!!!!!

    • Michi ha detto:

      Sono perfettamente d’accordo… parlare in termini di privacy porta solo a conversazioni contraddittorie. Nessuna delle persone qui, per quanto cerchi vanamente di informarsi al riguardo, può conoscere la realtà dei fatti che si cela dietro a questi mezzi, figuriamoci tutto il resto.

  15. Andy ha detto:

    Purtroppo FB è pieno di persone, soprattutto mamme, che hanno il bisogno primario di sentirsi accettate, ammirate e invidiate. E per far questo, usano, anzi SFRUTTANO i loro figli.
    E allora postano, ogni momento, le loro foto, pur di ottere i like dei loro contatti…la maggior dei quali provengono da altre donne e mamme, che mettono commenti come se stessero ammirando dei cagnolini, piuttosto che un paio di scarpe.

    Avevo tra i contatti una tizia, utra40enne, che ogni momento la menava a tutti con quanto fossero belli i suoi figli…e che non perdeva occasione di fotografarli (magari mentre erano in coda in gelateria o mentre uscivano da scuola) e postarne su FB.
    La cosa assurda è che lei addirittura si vantava del fatto che uno dei due, ormai adolescente, era infastidito da questa abitudine e non voleva essere pubblicato in rete…e lei allora rincarava la dose scrivendo “il mio cucciolotto ormai dice di essere grande, ma per me sarà sempre il mio bambino <3 <3 <3"…e TAC un altra foto di questo povero ragazzo.
    Me la vedo, questa tizia (e tutte quelle come lei) che ogni tanto tira fuori lo smartphone pensando "ora faccio una foto e la metto su FB per farli vedere a tutti".
    Cigliegina sulla torta: ogni foto spariva dopo poche ore. Perchè lei "rispetta la privacy dei figli". O forse perchè, una volta ottenuti i like che voleva, il loro compito terminava lì…

    E poi questa è una delle tante persone che ti veniva a dire di non postare le foto sulle pagine FB, perchè gestite da pedofili…. perchè lei, invece, sicuramente conosceva personalmente tutti i suoi 784 amici….

  16. Tanto per dire, ma il riconoscimento facciale c’è anche qua, eh.

  17. giulia segalla ha detto:

    Da quel che so, Picasa non esiste più. E concordo sul fatto che Google è decisamente invasivo, si fa gli affari nostri da molto più tempo rispetto a Facebook. Inoltre profila e registra le nostre ricerche. Facebook, una volta chiuso, non ci segue ovunque. Google, invece, è diventato indispensabile per qualsiasi ricerca.

  18. Bluvivo ha detto:

    Se io scatto una foto di mia figlia di 18 mesi e la do a un parente lontano per ricordo e questo parente la perde devo chiedere scusa un giorno a mia figlia? Oppure avrei dovuto evitare di dargliela, ma quella foto potrei perderla anche io… Ma allora sarebbe stato meglio non farla affatto, quella foto, no? In “medio stat virtus”, continuiamo a pubblicare foto dei piccoli ma con criterio e parsimonia… facciamo con la testa. Questo articolo va preso in questo senso, secondo me

    • Andy ha detto:

      Se uno perde una foto “fisica”, non è detto che questa venga per forza ritrovata da un’altra persona. E in ogni caso rimane sempre è solo UNA foto, anche nel caso estremo in cui chi l’ha ritrovata inizi a farla girare tra i suoi amici.
      E comunque una foto stampata è molto più facile da tenere d’occhio ed è più difficile perderla o farse la rubare

      Una foto su internet non può in alcun modo essere controllata. Una volta che l’hai postata e resa visibile a TOT persone, chiunque di loro può “rubartela” senza che tu possa saperlo, nè rendertene conto, nè fare nulla per impedirglielo.
      E una foto che gira su internet è incredibilmente più visibile di una foto cartacea tenuta nel proprio portafoglio.
      L’esempio sarebbe stato più pertinente se tu avesssi citato qualcuno che proietta la foto della propria figlia su un maxischermo dentro una piazza e pretendesse di controllarne la visibilità, mettendosi a chiedere i documenti a tutti quelli che vogliono entrarvi.

      ^^continuiamo a pubblicare foto dei piccoli ma con criterio e parsimonia… facciamo con la testa^^

      Appunto: il miglior “criterio e parsimonia” è quello che dice di non pubblicare foto su internet. Se volete far vedere i vostri figli ad amici e parenti, mandategliele via mail oppure stampatele e mandategliele in una busta. Metterle su un social network non ha niente a che vedere con criterio e parsimonia, ma è puro esibizionismo.

      • Robby ha detto:

        Ma chi sei il custode della verità? Sarebbe il caso di utilizzare le frasi non come verità assoluta ma come semplice tuo pensiero, tu dici “puro esibizionismo” io ti dico che i motivi possono essere centinaia diversi e nessuno per puro esibizionismo.

        Quelli che lo fanno per esibizionismo son problemi loro o ti rosica che loro esibiscono?

      • federica ha detto:

        Andy ma tu tuo figlio lo tieni chiuso in casa sotto una campana di vetro? immagino che non vada all’asilo, non lo porti mai al parco o al supermercato con te, in quel caso tutti potrebbero vederlo.. proprio come si guarda una foto.. e allora??????????

  19. Damy Z ha detto:

    Io continuerò a pubblicare foto di mio figlio. In Italia si dà troppo peso alla privacy….. cosa c’è di male a far conoscere il proprio volto al mondo intero? Cioè dai… quante chiacchiere e quante stupide paure!

    • Claudio ha detto:

      Perfetto. Grazie al link che tu hai sapientemente inserito nel tuo nickname, vengo a scoprire che tu ti chiami Damiano Rizzelli.
      Ho appena cercato su Facebook il tuo nome ed è apparso il tuo profilo, dove ci sono decine di foto (comprese quella del profilo e quella di copertina) che rappresentano tuo figlio. Un qualsiasi sconosciuto può guardarle.
      Un qualsiasi malintenzionato può salvarle.
      E tutto questo solo perchè tu vuoi mettere in mostra fuo figlio, fottendotene altamente di quello che potrebbe pensare lui, se potesse esprimersi in merito.
      Tutte foto che (che tu lo voglia o no) gireranno per la rete per sempre, associate al tuo nome: Damiano Rizzelli.
      Complimenti.

      • Damy Z ha detto:

        Benissimo Claudio! Hai anche visto che sono un grafico pubblicitario e che metto in vendita anche le foto del mio bambino? Se non te ne sei accorto mi spiace… peccato!
        Un qualsiasi sconosciuto può guardare e salvare le foto di mio figlio… Che problema c’è? In cosa consistono le sue cattive intenzioni?
        Rilassati, e cerca di accettare i social network e l’era della condivisione mondiale.

        • Kapibara ha detto:

          Damy,
          come l’utente che hai citato ora so come ti chiami, come si chiama tua moglie, tuo figlio e tutta una cerchia di amici.

          Se qualche malintenzionato che volesse darti una lezione adesso prendesse una delle foto di tuo figlio, facesse un fotomontaggio sostituendo la sua faccia con quella di un altro bimbo che viene abusato e poi le inviasse a tutti i tuoi contatti?

          Se oltre ai tuoi contatti lo facesse anche con gli amici dei tuoi amici, allargando la macchia fino a raggiungere centinaia di persone della tua provincia?

          Basterebbe un po’ di astio, e questo potrebbe nascere facilmente anche su Internet.

          Non per fare il terrorista, eh… sono stato testimone di vicende simili.

          Tu ovviamente farai una denuncia e il tizio verrà punito, si spera, ma nel frattempo le foto girano…

  20. Mia87 ha detto:

    Quando mio figlio sarà grande fb sarà sperato e strasuperato da un pezzo. Il mio accaunt sarà inattivo e non esisteranno né foto, né più nulla! Non preoccupatevi per me, per lui e la nostra privacy.

    • Claudio ha detto:

      Magari non ci sarà più Facebook, magari non ci sarà più il tuo accAunt. Ma credere che le foto spariranno insieme a loro dimostra che non hai capito nulla dell’articolo, tantomeno di come funziona la rete.
      Una volta che una foto viene messa on line, salvata sul computer di chissà chi e condivisa con altra gente, potrebbe girare per la rete all’infinito.

      • Damy Z ha detto:

        E quindi? Che problema c’è? 😀 😀

        • Kapibara ha detto:

          Vediamo…

          Piccolo esempio: tuo figlio a 13 anni litiga con un ragazzo di 15, che per ripicca decide di prendere una sua foto da bambino (4 anni) e photoshopparla sul corpo di un bambino che viene abusato da un pedofilo.

          La foto fa il giro della scuola e della provincia.
          Poi tuo figlio dimostrerà che era solo un fotomontaggio, ma su 400 persone ce ne saranno sempre 4 che non verranno a conoscenza dei misfatti e lui sarà macchiato a vita per una vicenda che non gli appartiene.

          Un mio amico ha dovuto cambiare città perché la sua ex lo accusò di molestie e stupro. Poco importa se il tribunale poi dimostrò che lui con quella storia non c’entrava nulla.

      • Mio Dio, ma non parliamo delle foto di come è stato compiuto un crimine…. tra vent’anni altro che riconoscimento facciale: il soggetto fotografato non sarà neanche più riconoscibile…. cosa dovrebbe essere mai successo di tanto irreparabilmente grave ai bambini che negli scorsi decenni hanno fatto pubblicità su giornali, cartelloni stradali e televisioni: tutti con il pedofilo sotto casa si sono ritrovati?!?!?!?!
        Io, per curiosità, il profilo Facebook di Damy Z l’ho guardato e non mi pare che le foto siano tutte dello stesso bambino e dello stesso adulto: cosa dovrebbe succedere ai bambini fotografati per pubblicità???
        Davvero non capisco di quale effettivo PERICOLO parliate.

  21. Elisa ha detto:

    Vi siete mai chiesti che vita faranno i nostri figli fra 20 anni? La tecnologia sarà come il pane per i bambini di 100 anni fa! Io pubblico le foto di mia figlia (sarà anche perchè è bella!!!!!!!!!!!!!). Non vedo perchè dovrei nascondere dove passiamo le vacanze o in che giorno ha messo il primo dentino! L’unica cosa della quale mi faccio riguardo sono le foto in “déshabillé ” per puro senso del pudore (e vista la dilagante pedofilia). Per il resto mi sembra che certa gente voglia rimanere al Medioevo e inchiodarci anche i figli. Invece dobbiamo adeguarci ai tempi per capire dove indirizzare i bambini, senza bloccarli nel passato. E anzi, se siamo consapevoli dei tempi e delle tecnologia e impariamo anche noi “vecchi” ad usarle correttamente, saremo solo di aiuto ai nostri figli e sapremo anche come “controllare” la loro vita! LA VITA è ANCHE IL PROGRESSO!

    • Damy Z ha detto:

      Bravissima. Concordo pienamente. Facciamolo capire a tutti questi “antichi”! 😉

      • A me onestamente da’ moooooooolto più fastidio ritrovarmi involontariamente in fotografie di persone che non conosco, magari mentre sto facendo cose poco adeguate o che non voglio far sapere in giro, piuttosto che una mia foto (che ho liberamente scelto di rendere visibile alle persone che conosco…. perchè malattie mentali di avere 1.500 “amici” su Facebook non ne ho) possa eventualmente essere salvata sul computer di qualcuno.
        L’importante è sapere che non si è chiusi tra le quattro mura di casa e comportarsi di conseguenza.
        Certe foto di ragazze che adolescenti non sono più già da un pezzo in atteggiamenti da pornostar mi sembrano molto più discutibili di foto di bambini in vacanza con i genitori o alla festa di compleanno.

    • Kapibara ha detto:

      “Non vedo perchè dovrei nascondere dove passiamo le vacanze”…

      Be’, questo in realtà sarebbe consigliabile tenerselo per se anche nella vita di tutti i giorni, tolti quei due-tre amici con i quali si è in intimità.

      Perché? Perché mentre tu ti vanti di trascorrere le vacanze in Polinesia dal 2 al 14 agosto io ti entro dentro casa, ti svaligio tutto e resto pure due giorni a dormire facendola fuori dal vaso quando mi scappa.

  22. Politbjuro ha detto:

    RASSEGNATEVI
    Purtroppo, ci piaccia o no, al “Grande Fratello” sarà sempre più difficile sfuggire.
    Personalmente mi diverto a “seminare confusione” immettendo sui miei “profili” informazioni assurde, contraddittorie e quindi difficilmente utilizzabili a livello commerciale; ma non mi faccio illusioni. Il mio atteggiamento anarco-dadaista non mi mette al riparo dalla “profilazione”; forse, e sottolineo forse, lo renderà solo un poco, ma davvero poco, più difficile.
    D’altronde, già questo mio commento mi “profila” dal punto di vista politico.

  23. Andy ha detto:

    Ok, voglio pensare che questa discussione si sia riempita di troll, perchè non voglio credere che esistano genitori disposti a sacrificare la privacy del proprio figlio usando certe argomentazioni.
    Poi, mi raccomando eh…tutti a postare link del tipo “non aggiungete su FB Tizio Caio, perchè è un pericoloso pedofilo”, quando poi voi avete 800 amici e la bacheca pubblica.

    • Sara ha detto:

      Prima di parlare di privacy impariamo a parlare di rispetto. Rispetto per chi non la pensa come noi. Lo scambio di opinioni è costruttivo finchè non si cerca in tutti i modi (anche volgarmente come si sta facendo) di prevalicare con il proprio pensiero gli altri.
      L’articolo mi ha fatto riflettere e lo rispetto.
      Sono una giovane mamma e qualche foto del mio bombo le ho pubblicate: non per esibizionismo (c0me qualcuno si ostina a ripetere), non perchè credo che mio figlio sia il più bello,brutto,alto… Ma per condividere con altri amici e conoscenti momenti di gioia. Dovrò chiedergli scusa un giorno? Mi ritengo abbastanza umile per poterlo fare.
      Sinceramente non mi disgusta vedere la foto sorridente di un bambino quanto mi disgusta leggere su fb pensieri razzisti,xenofobi,omofobi che inneggiano alla violenza fisica e psicologica. Un domani ai nostri figli dovremo chiedere scusa anche per questo.

    • Robby ha detto:

      Poi quando arrivi nel 2014 fai un fischio.
      Chi è venuto prima l’uovo o la gallina? Opssss volevo dire chi è nato prima il pedofilo o fb? Se non sbaglio si parla di pedofili da prima di Cristo.

      A me piacerebbe sapere invece quanti lasciano i figli, ai vicini di casa o ad un parente, per andare al cinema credendo di lasciarli in mano a dei Santi?

      Mi spieghi, per favore, in cosa consiste il reale pericolo di pubblicare ste benedette foto su fb? Grazie.

      Cordiali saluti
      Robby

  24. Andy ha detto:

    ^^E quindi? Che problema c’è? 😀 :D^^

    C’è il problema che tu non puoi sapere se la foto di tuo figlio finisca in mano a qualche pervertito, oppure qualcuno che la utilizzerà per fini commerciali o per creare un link idiota (magari quei link sui bambini malati, che usano foto di bimbi sani trovate con google) o per tante altre cose per cui non vorresti vedere utilizzata la foto di tuo figlio.
    Se invece la foto di tuo figlio è di pubblico dominio e non ti interessa come possa essere usata da persone che non conosci, allora forse non gli vuoi così bene come vuoi farci credere…

    • Damy Z ha detto:

      Il voler bene si manifesta con forme più serie e meno paurose e futili come quella di non pubblicare le loro foto. E poi, anch’io uso le foto di mio figlio per scopi commerciali. Se qualcuno lo fa senza il mio consenso, ci sono le denunce. Se fanno link stupidi, beh, chi conosce mio figlio sa che non è malato o altro. Gente stupida ce ne sta così tanta che è inutile combatterla…

    • La mia domanda resta senza risposta anche dopo tutti questi commenti: voi genitori che VOLETE BENE AI VOSTRI BAMBINI, quando li portate nel carrello al supermercato, glielo mettete un’asciugamani, una sciarpa, un burqua o quant’altro sul visto???? No, perchè la storia del link idiota sui bambini malati è sì fattibile con una foto scaricata da Facebook, ma anche con una foto velocemente fatta con un cellulare mentre voi non ve ne accorgete neanche.
      E poi l’asciugamani, la sciarpa e il burqua pure in faccia a voi, caso mai e vi linkano quali protagonisti attivi di un sito porno a pagamento, no?
      E dai, viviamo, invece di farci queste paturnie.

      • federica ha detto:

        Barbara mitica!

      • ah ah ah 🙂
        a me la cosa che fa ridere di tutto questo discorso è il non rendersi conto che viviamo in un mondo privo di privacy, se per “privacy” si intende non essere fotografati/inquadrati e quanto altro….
        ma vi rendete conto, quando qualcuno scompare, di quante telecamere i carabinieri hanno a disposizione per controllare l’accaduto??? ci sono telecamere sui supermercati, sui bancomat, agli incroci stradali, nei condomini, c’è addirittura street view che ci fotografa per strada…. e parliamo ancora di privacy??? MA PER FAVORE.
        vi rendete conto che la foto del vostro bambino può finire in rete anche solo perchè inquadrato nella fotografia di un altro soggetto in primo piano???
        MA BASTA, PER CARITA’: pare una medioevale caccia alle streghe.

        • Anima Persa ha detto:

          Street view se fotografa un bambino per sbaglio lo camuffa, come camuffa le targhe delle auto. Ho visto camuffate anche molte facce di persone adulte. Le telecamere di sorveglianza sono solo per uso privato della ditta che le utilizza, mica mette le immagini in rete

      • se vuoi ti faccio vedere mia nonna in primissimo piano su street view.

  25. Anima Persa ha detto:

    Si, si continuiamo a far vedere tutto di noi al mondo, continuiamo a dire dove andiamo in vacanza e poi non lamentiamoci se nel frattempo sono venuti i ladri. Continuiamo a fare foto 24 ore su 24 e a non parlare più fra noi, ogni volta che vado al ristorante mi viene un nervoso a vedere tutti quelli che pensano più a fotografarsi il piatto che a godersi la serata

    • Damy Z ha detto:

      Ma rilassati, vivi e lascia vivere!

      • Anima Persa ha detto:

        Un tizio che conoscevo disse su facebook che doveva fare il turno di notte, la mattina dopo ha trovato la casa svaligiata, fatti due conti…

      • Damy Z ha detto:

        Il “tizio” di cui parli sicuramente era stato già adocchiato dai ladri, perché si sa che i ladri sanno dove vanno a rubare, conoscono bene il rapinato e quanto possono ricavarci… quindi in questo caso il rapinato ha solo “aiutato” il suo rapinatore. Questo però è un altro discorso. O temiamo che vengano rapiti i nostri figli e quindi non pubblichiamo le loro foto??? Ma dai…

    • Oddio, ma parlate solo per luoghi comuni o cosa?!?!?!
      E quelli che subiscono furti in casa mentre stanno dormendo quali colpa avrebbero???
      Quindi riassumendo: il ladro conosce il mio nome e cognome, mi chiede l’amicizia, io (imbecille) gliela do (senza neanche sapere di chi si tratti), lui legge che non sono a casa da Facebook (come se non ci fosse una marea di altra gente che non lo sa che in vacanza torno in Italia dai miei, oltre al fantomatico ladro), viene a svaligiarmi casa (da cosa poi: da vestiti da quattro soldi e cataste di libri??? Contento lui… io lo ringrazierei per lo spazio che mi libera!!!!) e tutto perchè mi ha letto su Facebook?!?!?!?
      Mi pare molto più attendibile questo come scenario apocalittico: un maleintenzionato vede che una persona a caso (purtroppo per me non posso fungere da esempio!!!!) ha una macchina da 100.000 euro, vestiti super firmati, borse da 1.000 euro minimo… e la pedina, segue le sue abitudini, i suoi spostamenti, i suoi orari (DAL VERO non con Facebook) e, quando è certo che la persona in questione non è in casa va a tentare il colpo.
      Onestamente la storia del tipo che va a fare il turno di notte, lo scrive su Facebook e si ritrova casa rapinata è una delle solite leggende metropolitane messe in giro da gente che con la tecnologia e la vita moderna non vuole davvero familiarizzare e imparare a convivere.

  26. yume ha detto:

    Non ho figli, ma non metterei mai le loro foto su FB. Semplicemente perchè se i miei genitori l’avessero fatto con me mi sarei imbufalita. E non sono “antica”, amo solo la mia privacy. Non mi piace che tutti sappiano i fatti miei e infatti tempo fa un ragazzo che conosco aveva messo una mia foto e io gliel’ho fatta togliere. Lui non voleva e ho minacciato di crakkargli il profilo…oggi queste minacce funzionano meglio di qualsiasi altra!

  27. Luca ha detto:

    Il cosiddetto “riconoscimento facciale” è pure fantascienza. Ragionateci un po’ e capirete perchè una cosa del genere non sia possibile.

  28. Con rispetto scrivendo, mai lette tante cazzate tutte insieme come in questo articolo.

  29. Anonymous ha detto:

    Seguendo la logica dei commenti, allora le foto non dovrebbero essere ne sul cellulare ne su un computer, in quanto elementi esposti ad internet (si, anche se privati dietro al vostro router).

    Quindi, se siete paranoici, buttate le vostre bellissime macchine fotografiche digitali e compratevi una polaroid.

    In ogni caso l’articolo è superficiale, inesatto e per niente esaustivo: serve solo a fare allarmismi inutili.

  30. marinacomo ha detto:

    Veramente non si dovrebbero pubblicare foto di minori e basta! Neanche le nostre da bambini, dando retta alla legge sulle pubblicazioni di foto e successiva sulla privacy. Riporto un riepilogo trovato su http://www.fotografi.org/privacy_fotografia.htm
    A farla breve, basta che almeno se proprio desiderate, lo rendete irriconoscibile, basta mettere degli occhiali, cambiare un pochino la foto negli occhi, usare magari un fotoshop 🙂

    “In pratica, dal punto di vista specifico del fotografo la nuova legge sulla privacy non ha aggiunto proprio nulla. La 675/96 prima, ed il dlgs 196/2003 hanno istituito regole molto piu’ stringenti e severe sui dati personali che puo’ gestire la societa’ di marketing, la banca, l’azienda, il partito, il giornalista di penna, ma ha di fatto lasciato le cose piu’ o meno come stavano per quello che riguarda la fotografia, anche se sono meglio stati chiariti i termini della questione

    Unico elemento forse davvero innovativo, sta nel fatto di dover chiedere l’assenso esplicito per la pubblicazione di immagini che riguardano la salute dei personaggi pubblici, cosa che prima non necessariamente ricadeva nel novero delle eccezioni che non ne permettevano la pubblicazione.

    In pratica, ora:

    1) Per pubblicare l’immagine di una persona non famosa occorre la sua autorizzazione (art. 96 legge 633/41).

    2) Se la persona non famosa viene pubblicata in maniera che non possa risultare dannosa alla sua immagine, e l’uso e’ solo giornalistico, l’indicazione del punto a) si puo’ ignorare, dinanzi al diritto di cronaca esercitato dal giornalista (da valutare di caso in caso). Per default non possono mai essere pubblicate immagini di minori.

    3) Per pubblicare con finalita’ giornalistiche immagini di personaggi famosi non occorre autorizzazione.

    4) Occorre autorizzazione in ogni caso e comunicazione al Garante se la pubblicazione puo’ risultare lesiva (legge 633/41), oppure se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull’orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003).

    5) Occorre autorizzazione in ogni caso se le immagini vengono usate con finalita’ promozionali, pubblicitarie, di merchandising o comunque non di prevalente informazione o gossip.

    6) Non devono essere pubblicate immagini di minori in modo che siano riconoscibili, e questo anche nel caso di fatti di rilevanza pubblica.

    7) Il fatto che il fotografo detenga presso lo studio i negativi o gli originali di un servizio fotografico, anche per minori, NON e’ proibito, a patto che non venga data pubblicazione senza assenso di queste immagini. Se il cliente chiede di cancellare i suaoi dati, questo deve essere fatto gratuitamente. Se il cliente chiede la consegna degli originali o dei files, deve pagare un compenso (vedi sopra, paragrafo PRIVACY E ORIGINALI (O FILES) FOTOGRAFICI)”

    • Robby ha detto:

      Cosa vuol dire non si dovrebbero pubblicare foto dei minori e basta??????
      Ma stiamo dando i numeri!!!!!! Io non potrei pubblicare una mia foto da piccolo?????? E neanche una foto di mio figlio??????

      Forse vuoi dire che gli altri non possono pubblicare una foto di mio figlio senza il mio consenso… O vuoi dire che dovrei chiedere il consenso a me stesso? O a mio figlio di 7 mesi come qualche poveretto qui dentro ha detto?

  31. Paola Balzani ha detto:

    Dunque…..se invece mio figlio viene scelto per fare la pubblicità e tappezzano i muri di Italia con la sua foto versando di conseguenza un cospicuo assegno su un conto aperto a suo nome immagino non debba pormi problemi relativi alla sua privacy o al suo consenso…….mha! ” Qui Prodest ?” mi chiedeo…..chi ha tanto a cuore il bene dei nostri figli……???

  32. Tiz Cherub ha detto:

    la gente sta male

  33. Barbara Tosti ha detto:

    ma la vera domanda, che pongo anche a me stessa, è perché abbiamo bisogno di così tante foto per riconoscerci (parola scelta per essere contenitore di : identificarci, vederci, sentirci orgogliosi, etc…) ?
    e comunque a me piacciono le immagini e le belle foto, la domanda è ristretta alle foto commemorative della propria vita… quel grande accumulo di ricordi, che la nostra mente non conserva immutati se lasciati alla propria natura, bensì li adatta alla nostra crescita personale, al momento attuale, ora.

  34. sandra ha detto:

    io nn ho nessun problema nella condivisione, anzi a me fanno rabbia quelli che stanno sui social network e poi pretendono di nn condividere niente della loro vita, ma allora che ci state a fare sui social network? ognuno fa una scelta, se io sono su fb è perchè mi piace condividere con i miei amici e parenti la mia vita

  35. Robby ha detto:

    Avrei voglia di dirvi un sacco di brutte parole a te che hai scritto questo articolo e a tutti quelli che sono pienamente d’accordo ma voglio cercare di rimanere educato.
    Il vero problema dei bambini è avere dei genitori con questi problemi. Voi non state bene, preoccupatevi di questo, cercate dei buoni medici e fatevi curare per il bene dei vostri bambini.

    Quella di chiedere al proprio neonato l’autorizzazione a fare qualcosa mi mancava… come str…ata di apertura 2014 non è male. Senza stare ad elencare tutte le cose che facciamo ai nostri bambini ogni giorno senza la loro approvazione, te ne dico solo una, hai battezzato tuo figlio?

    Riguardo ai pedofili, credi che non mettendo le foto di tuo figlio su fb lo terranno al riparo dai loro “sguardi”? Se un ladro ha adocchiato casa tua credi che non scrivere niente riguardo alle vacanze la tenga al riparo dai furti?
    Se realmente credi o credete queste cose come dicevo su, sempre al fine di realmente pensare alla salute dei figli, cercatevi un buon medico e curatevi.
    Se invece lo scopo di questo articolo è fare caciara e animare il blog allora va bene, però non sperare che qualcuno ci possa tornare perché lo abbia ritenuto interessante.

    Cordiali saluti
    Robby

    • ahahahahah…… santo subito!!!!!!!
      soprattutto perchè l’autore dell’articolo non si è CERTO premurato a rispondere alle mie domande, uguali alle tue (che pericolo reale corre un bambino? che senso ha parlare di privacy se non indossi un burqua? davvero la favola del tizio che va al lavoro di notte, lo scrive su facebook e si ritrova casa svaligiata ha qualche imbecille che ci crede?)

      • Robby ha detto:

        Si ho visto… Prima di scrivere mi sono letto tutti i commenti.
        Ovviamente si è guardato bene dal rispondere alle tue domande dirette. Tra l’altro non si capisce se l’autore interviene nei commenti o no.

        • paolosub ha detto:

          Caro/a Robby, ai commenti non rispondo perché la mia opinione l’ho già espressa nell’articolo e lascio agli altri l’opportunità di esprimersi, compresi quelli che criticano senza argomentare o addirittura insultano. Li approvo tutti senza eccezioni.

    • Damy Z ha detto:

      Santo Subito 🙂 🙂 🙂

  36. dario ha detto:

    Volete sapere perché è meglio NON mettere foto di bambini?
    Ecco perché, lo dice la BBC.

    http://kyeos.wordpress.com/2013/05/10/warning-if-you-take-photos-with-your-cell-phone/

  37. franca ha detto:

    comunque, almeno chiediamo loro se vogliono o meno essere così esposti. Spesso non lo facciamo. Forse perché pensiamo siano piccoli e non in grado di dare una risposta consapevole? Non sempre è così: spesso li vediamo più piccoli e meno realmente consapevoli di quanto non siano. In ogni caso non usiamo le loro foto se non siamo sicuri che anche loro lo vogliano. E ci metteremo, forse, al riparo almeno da questa recriminazione adoloscenziale ….

    • Robby ha detto:

      Eddai!!! Gliel’ho chiesto a mio figlio, mi ha detto che appena impara a parlare me lo dice. Nel frattempo le pubblico, poi eventualmente le toglierò, ma probabilmente nel frattempo sarà parte di vita comune. A me dicevano non accettare caramelle dagli sconosciuti.

      Approfondiamo meglio questo discorso del chiedere… Visto che su non mi hanno ancora risposto.
      Tuo figlio lo hai fatto battezzare? Gli hai dato un nome? Oggi ho conosciuto un tipo di nome Crocefisso!!!!!! Non è neanche arrabbiato con i genitori… dice che ormai si è abituato.

      Cordiali saluti
      Robby

  38. Antonella Fredella ha detto:

    la modernita’ a mio avviso ha introdotto diverse aberrazioni che sfuggono al nostro controllo condizionando il nostro modo di vivere una di queste secondo me e’ proprio il bisogno spasmodico di protagonismo a tutti i costi il bisogno di rivelare ogni particolare di noi stessi esibizionismo ad oltranza. il silenzio spesso secondo me e’ essenziale e l’immaginazione ci arricchisce notevolmente. c’e’ bisogno di piu’ essenzialita’e semplicita’.

  39. Questa storia vi rovina a tutti, la cosa più bella e’ vedere le foto dei bambini che sono felici, e se le vedono gli altri chi se ne frega, tanti genitori sono fieri dei suoi bambini che escono sulle reviste o giornali o qualche pubblicita’ e secondo voi questo non e’ lo stesso? Ho due bimbi e sono contenti di vedersi su fb e loro sanno che anche i miei amici e parenti li vedono, poi se un domani mi chiederanno di non metterli piu’ ovviamente verranno rispettati.

  40. ginipino ha detto:

    Insomma un sacco di gente che non ha un cazzo da fare,oltre a non saperne un nulla di informatica…

  41. Marcello ha detto:

    Ho 38 anni e dopo aver letto questo post ho deciso di litigare di brutto con i miei genitori per avermi fatto foto durante l’infanzia e per averle condiviso usando la tecnologia dell’epoca (album) con i loro amici… per non parlare del battesimo e poi delle giornate passate tra catechismo e oratorio non immaginando che poi sarei diventato ateo. Che infami!

  42. Flavia ha detto:

    Ciao, posso dare anche il mio parere? Io la vedo in un modo più ampio allargando la visione… Sapete tutti che stiamo andando a chiuderci sempre di più verso il mondo, la natura e gli altri ? Nelle tribù antiche, ma poi non tanto lontane nel tempo, come in Australia, ognuno può connettersi telepaticamente con il tutto e con le altre persone. Niente è nascosto …o “privato”. Questa è una ricchezza incredibile che abbiamo perduto, e chi sa, che i mezzi moderni di comunicazione non ci permettano di riacquistarla. IMMAGINATE una società dove non ci sono segreti di nessun genere! NIENTE BUROCRAZIA o PRIVACY…!!! Sarebbe la nostra salvezza: niente da nascondere e sapere tutto di tutti. (Anche di chi ruba o chi fa atti malvagi). Aprirsi e cambiare questa è per me la soluzione ed è anche la filosofia dei SOCIAL. Buona apertura dunque. Siamo positivi verso le opportunità offerte!!!

  43. j ha detto:

    qui il problema sembra non essere compreso appieno:
    è importante non pubblicare foto dei propri figli, così come molte foto proprie, per una questione di privacy – cosa che vedo venire molto sottovalutata dalle persone.
    Vi siete mai chiesti perchè facebook quotato in borsa vale così tanti soldi? Per le informazioni che ha su di voi, informazioni che voi gratuitamente e con tanta facilità e accuratezza mettete online e che diventano una banca dati incredibile per le aziende.
    Facebook si fa i soldi in questo modo, vendendo i vostri dati. Per questo motivo si è comprato instagram per un MILIARDO di dollari anche se il valore attuale di instagram risulta decine e decine di volte meno.
    Il punto è che molti di voi continuano a dire: ma che male c’è, sono solo foto. Bene, allora considerate che facebook oggi è la principale causa di licenziamento negli stati uniti. Cercate un lavoro? quasi sempre il primo screening delle grandi aziende avviene tramite facebook. Volete entrare in università (non parliamo delle statali italiane aperte, ma delle universita con i controcavoli e a numero chiuso)? perfetto, facebook sarà li pronto a fornire i vostri dati ad ogni tipo di commissione, fornendo ogni tipo di vostra informazione perchè alcuni anni prima i vostri genitori hanno pubblicato una tua foto mentre studi e scritto su cose tipo “a mio figlio la matematica proprio non va giu”.
    Non so se avete mai fatto un colloquio di lavoro per una azienda straniera; tra le prime cose che vi chiedono ci sono il vostro account di twitter e di facebook! Chi pensa queste cose siano stupidagini da film, terrorismo psicologico, etc., lasciatemelo dire è abbastanza ingenuo e non ha capito la forza del mezzo che ha davanti. Il fatto che siamo nell’era di internet e della condivisione, non vuole dire che dobbiamo condividere la nostra vita!
    Tornando all’articolo, il problema è la mappatura dei vostri figli. Noi già ci siamo andati a cuor leggero quando abbiamo cominciato a postare nostre info online, ma regalare i dati dei vostri figli dal giorno della nascita è davvero sconsiderato ed un danno per il loro futuro. E non dite che se non fai nulla di male non c’è alcun motivo di vergognarsi.. qui se avete ben capito il problema è un altro. ben oltre i pedofili o la vergona.

    http://www.youtube.com/watch?v=F7pYHN9iC9I

    inoltre, basta fare una ricerca su ogni giornale internazionale online per trovare un articolo che vi invita a non farlo, sebbene non avrebbero alcun motivo di farlo perchè anche loro prendono molte delle info grazie a facebook:

    bbc. http://goo.gl/psXcjd
    the economist: http://goo.gl/a7Ol0c
    the telegraph: http://goo.gl/YUTGco
    time: http://goo.gl/IkEtW6
    cnn: http://goo.gl/wa3FT3
    financial times: http://goo.gl/IUQX0d
    the guardian: http://goo.gl/J8eHR7
    newsweek: http://goo.gl/c5eRMF

    .. e si potrebbe andare avanti e avanti.
    Dunque l’importante è essere informati delle conseguenze delle vostre azioni e non sottovalutarle.

    • Marcello ha detto:

      Forse sei andato fuori traccia. L’articolo non parlava di privacy (argomento trito e ritrito) ma del fatto che ai nostri figli un domani non vada giù il fatto che abbia messo su internet foto loro. Infine una cosa: chi ti assicura che quello che leggi su internet coincida al vero? ma hai idea di quante fesserie sono scritte sul mio profilo? se voglio assumere una persona e faccio il mio lavoro con serietà (e lo faccio), gli chiedo un cv e lo faccio colloquiare almeno tre volte da tre manager diversi. Se ha millantato viene fuori. Cosa c’è scritto su facebook è pattume al 90% dei casi.

  44. Riccardo ha detto:

    Google è il grande fratello.

  45. Isabel Marino ha detto:

    Mi aspettavo si finisse a parlare dei pedofili (cosa comunque insensata per evidenti ragioni), invece nemmeno: questione di protezione della privacy, o meglio di scelta. Però nessun problema a imporre una qualsiasi religione fin da neonati, eh? Cose importanti insomma.

  46. prrrrrrrrl ha detto:

    Picasa non esiste più… relax!

  47. Alice ha detto:

    Alcuni pensieri.
    1) Certi genitori sembrano pensare “E’ MIO figlio, quindi ne faccio quello che voglio IO, e lo sbatto dove voglio IO.” Chissenefrega se tuo figlio non vorrebbe essere esposto. Chissenefrega se tuo figlio in futuro si vergognerà di queste foto, o anche se solo preferirebbe che rimanessero private. Il figlio è TUO e quindi decidi TU, suo possessore.
    2) I pedofili per fortuna sono relativamente rari. I bulli invece no. Un adolescente vittima di bullismo spesso vorrebbe nascondersi, essere lasciato in pace e non dare ai bulli alcuna ulteriore scusa per prenderlo in giro. Mettere in giro foto di vostro figlio ripreso fin dall’infanzia in ogni cosa che fa (vestito in modo ridicolo, sporco di panna e nutella ad uno dei primi compleanni…) può sembrare una cosa divertente sul momento, ma potrebbe complicargli la vita da adolescente.
    3) E’ vero, non mettere sue foto non lo tiene al sicuro dai pedofili né dai bulli, non dire che stai andando a lavorare non ti tiene al sicuro la casa dai ladri… ma se è per questo, anche chiudere a chiave la porta non ti ripara dai furti, ma non per questo esci lasciando le porte spalancate. Vuoi proprio offrire tuo figlio e la tua casa ai malintenzionati su un piatto d’argento?
    Dovrebbe essere chiaro a tutti che il fatto che essere prudenti non ci protegga al 100% non è una buona scusa per essere totalmente imprudenti.
    4) Paolo Facchinetti dice: “Anzi, a dire il vero, lui non mi ha mai autorizzato a darli il biberon pulirgli il culetto ecc. ecc. quindi dovrei sospendere?”
    Il paragone non funziona. Nutrirlo e curarlo sono compiti del genitore, se non lo fai arrivano gli assistenti sociali. Esporlo al mondo non è affatto un dovere, è uno sfizio che ti prendi a spese sue. Il fatto che sia figlio tuo e che ti occupi di lui non ti autorizza a farne tutto quello che vuoi a spese sue, specie se è troppo piccolo per capire cosa stai facendo, decidere liberamente e opporsi.
    5) Qualcuno fa paragoni col fatto di tenere i figli piccoli nudi in spiaggia. C’è una certa differenza: nel caso della spiaggia, il figlio è visto da sconosciuti che lì per lì non ci badano, non vi conoscono, si dimenticano di tuo figlio e la cosa finisce lì. Un’immagine su internet, con tanto di nome e cognome, è per sempre. A distanza di anni, tuo figlio sarà sempre legato a quella foto, e ha tutto il diritto di non apprezzare la cosa, non puoi imporgli di accettarlo senza problemi, non puoi decidere tu che lui accetterà la cosa senza problemi. (comunque io eviterei in ogni caso di mandare i miei figli in spiaggia nudi)
    6) Qualcuno dice che allora bisognerebbe tenere i bimbi in casa o mandarli in giro col burqa, perché un pedofilo potrebbe vederne la faccia o farci delle foto. Innanzitutto, credo che sia estremamente raro che degli sconosciuti si appostino davanti alla scuola per “rubare” un’immagine di vostro figlio (e che sono, paparazzi?). Il punto però non è che la faccia di vostro figlio deve essere sconosciuta. Il punto è che può essere opprimente per lui avere qualcuno che mette a disposizione di tutti non una, ma decine di foto che mostrano tutti i fatti suoi, tutti collegati tra loro e riconducibili a lui.
    7) Il fatto che viviamo nell’era della tecnologia non significa che dobbiamo usarla in tutto e per tutto, né che dobbiamo permettere ad essa (o meglio, a chi la progetta e ne conosce le potenzialità meglio di noi) di usarci. Non so se siamo noi a vivere nell’era della tecnologia, o se è la tecnologia che comincia a vivere nell’era degli umani.
    8) Qualcuno dice “se volete che siano i vostri figli a decidere, perché allora non lasciate che decidano anche se essere battezzati o no?”. A parte che è un commento fuori tema, comunque sì, come voglio che i miei figli decidano se stare su facebook, così voglio che siano loro a decidere se essere battezzati. Il tuo “problema” quindi non sussiste.
    9) A chi condivide le foto dei figli nudi: se proprio vi piace condividere questo genere di foto, metteteci le vostre, e solo le vostre.
    10) Ammetto di aver condiviso qualche foto in passato, foto di famiglia, tutti insieme, che poi ho cancellato. Spero che qualche foto “innocua” (nessuno stava facendo niente di imbarazzante) non crei grossi danni, ho capito solo in seguito che era meglio evitare. Non posso demonizzare chi mette un paio di foto innocenti, le cose che ho detto sono rivolte principalmente a chi condivide tante foto dei propri figli ripresi in ogni momento della giornata: oltre ad essere pesanti, sono piuttosto imbarazzanti.

  48. Sara ha detto:

    Mi piacerebbe molto che tutte le persone pronte a battersi per tutti questi diritti sulla privacy, sul rispetto dei figli (ovviamente quelli degli altri), si battessero per i diritti che dovrebbero essere assicurati ad ogni bambino, indipendentemente da quale sia il luogo dove sono nati. Diritto alla salute, diritto ad avere da bere e da mangiare, diritto all’istruzione, diritto al gioco, diritto di avere un tetto che li protegga e l’amore dei genitori.
    Invito tutti ad andare su fb sulle pagine di Gino Strada, Medici senza frontiere, Amnesty International, Save the Children: guardate attentamente ogni singola foto e commentate anche a loro che state violando la privacy, che sono irrespottosi. Vorrei tanto conoscere le loro risposte.

  49. Francy ha detto:

    avete mai letto il contratto (perché di tale si tratta) che avete accettato quando avete aperto un account su Fb?
    Io no.

    Sono stata ad un incontro con una psicologa ed un informatico del CNR di Pisa, dove si parlava appunto di bambini e tecnologie.
    Dice l’informatico, che per lavoro di ricerca si legge tutti i contratti, che Fb diventa automaticamente proprietario delle immagini caricate nel suo server (ricordate SUO servere, e non TUO profilo) ed ha piena libertà di utilizzo…
    In pratica io potrei fare un album privato con una foto di mio figlio che fa il bagnetto, riservato a tre persone, ma Fb potrebbe usare quell’unica foto per fare una bella pubblicità sul bagnoschiuma per bambini…e qui finisce la privacy del tuo album blindatissimo…

    Le foto di mio figlio le metto sempre di spalle, o mosse o dove non è riconoscibile, le uniche foto dove si vede bene che ci sono in Fb e su tutto il web ce le hanno messe amici per farmele vedere…

    Poi ognuno è libero di fare come vuole, visto che esercita la patria potestà sui figli!

    • marcello ha detto:

      Proprietario delle immagini e sfruttamento commerciale delle stesse sono due cose distinte. Anch’io posso scaricare le immagini sul pc e di fatto farle diventare mie. Questo non mi autorizza ad un uso diverso da quello privato.

      • Andy ha detto:

        No è assolutamente vero. Se io carico una foto e tu te la salvi sul pc, non diventa tua. Quindi se la usi in qualche modo (ad esempio per una pubblicità) senza chiedermi il permesso, stai compiendo un azione illegale.
        Al contrario FB può fare quello che vuole delle tue foto perchè tu gliel’hai permesso nel momento stesso dell’iscrizione.

        Comunque abbiamo capito: siete tutti convinti che il resto del mondo debba vedere i vostri marmocchi perchè voi pensiate che siano i più belli del mondo. E invece vi rivelerò una cosa: al resto del mondo non gliene può fregare di meno. Tranne, ovviamente, ai pedofili.

        • Anima Persa ha detto:

          Sottoscrivo in pieno! Poi tutti sanno i pericoli che ci sono in giro, però chissà come mai facebook è l’isola felice dove se tu li metti in guardia sei uno che crede alle leggende metropolitane, ecc. Poi magari sono gli stessi che credono alle scie chimiche…

  50. federica ha detto:

    E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…..

  51. Andy ha detto:

    ^^^ma qualcuno ha mai chiesto al proprio figlio se voleva essere battezzato??? Eppure TUTTI o la stragrande MAGGIORANZA battezzano i figli quando questi non sanno neanche cosa voglia dire.. la coerenza di certi pensieri..^^^

    E infatti solo perchè lo fa la stragrande maggioranza delle persone non vuol dire che sia una cosa giusta. Ma siccome hanno tutti paura che il figlio, una volta diventato grande, possa scegliere di cambiare religione (o non averne affatto), gliela impongono da piccolo.
    Pertanto la coerenza c’è eccome: in entrambi i casi, i genitori si prendono il diritto di fare una scelta che invece spetterebbe al figlio stesso (e che non c’è alcun motivo di fare quando il figlio è ancora incapace di dire la sua)

  52. Alice ha detto:

    Sara, qui non si parla tanto di quel genere di foto, si parla di genitori che mettono buona parte della vita dei loro figli online, con foto, nomi, cognomi, fatti … non penso che Gino Strada metta in rete un album per ogni bambino che cura, riprendendolo ossessivamente in ogni momento della sua vita!
    Il fatto che io qui parli di diritti dei figli non significa che in altri contesti non mi batta per altri diritti ancora più importanti! Non ne parlo qui perché qui si sta parlando di altro! E il fatto che in tanti Paesi manchino cibo, cure, istruzione ecc… non rende meno vere le affermazioni di chi sostiene che esibire i propri figli è sbagliato!
    Tu stai semplicemente andando fuori tema. Ogni volta che si discute di un tema A, c’è sempre il troll che salta su con: “Eh ma avete torto, è importante anche il tema B” … certo, ma qui stiamo parlando del tema A, e il tuo commento conta come un due di picche.

    • Sara ha detto:

      ti pubblico nuovamente il primo commento che ho pubblicato.

      Prima di parlare di privacy impariamo a parlare di rispetto. Rispetto per chi non la pensa come noi. Lo scambio di opinioni è costruttivo finchè non si cerca in tutti i modi (anche volgarmente come si sta facendo) di prevalicare con il proprio pensiero gli altri.
      L’articolo mi ha fatto riflettere e lo rispetto.
      Sono una giovane mamma e qualche foto del mio bombo le ho pubblicate: non per esibizionismo (c0me qualcuno si ostina a ripetere), non perchè credo che mio figlio sia il più bello,brutto,alto… Ma per condividere con altri amici e conoscenti momenti di gioia. Dovrò chiedergli scusa un giorno? Mi ritengo abbastanza umile per poterlo fare.
      Sinceramente non mi disgusta vedere la foto sorridente di un bambino quanto mi disgusta leggere su fb pensieri razzisti,xenofobi,omofobi che inneggiano alla violenza fisica e psicologica. Un domani ai nostri figli dovremo chiedere scusa anche per questo.

      Non ritengo di essere andata fuori tema: i bambini sono bambini punto. L’articolo afferma che è sbagliato pubblicarne le foto. La mia è stata una risposta non solo all’articolo ma anche ai commenti.

  53. Claudio ha detto:

    Però è strano che “Barbara Introvabile”, all’anagrafe Barbara D** P***e (come si deduce dall’URL del suo profilo Facebook, da lei stesso linkato nel suo nome) prima dichiari che la privacy è ormai qualcosa che non possiamo più mantenere, perchè siamo spiati, sorvegliati, bla bla bla…
    …ma poi si firmi con un nickname e mantenga il suo profilo FB blindato.

    Oddio, in teoria è una cosa giusta, ma allora dimostra l’esatto contrario di quello che dice! Ovvero: anche lei non vuole che certe sue foto siano visibili a tutti, ma sta cercando di mantenere una riservatezza dei suoi dati. Peccato che, nel momento in cui quelle foto e quelle informazioni sono condivise con ai suoi contatti, esse sono virtualmente accessibili anche a degli sconosciuti. Basta che uno dei suoi contatti perda o si faccia rubare lo smartphone ed ecco che uno sconosciuto, loggandosi attraverso la pagina FB del vecchio proprietario, può vedere la pagina di Barbara e guardare le stesse foto che lei pensa di aver nascosto.

    • Semplicemente faccio l’insegnate in Inghilterra le varie scuole qui richiedono espressamente di renderci non rintracciabili su Facebook dai ragazzi.
      Peccato che poi mi firmi tranquillamente con il link al mio profilo, le foto di copertina e di profilo siano visibili a tutti, alcune addirittura con il mio cognome.
      Si fa presto a parlare, quando poi ci si firma “Claudio”.

      Resta comunque il fatto che chiunque possa guardare la mia pagina Facebook non ci trova nulla di sconcio o sconveniente: secondo me la maturità e la scaltrezza sta in questo, non nel terrorismo psicologico o nelle fobie.

  54. Nhy ha detto:

    Mi sfugge solo un particolare… ma se si vuole la privacy, perchè iscriversi a un SOCIAL network?

  55. Marco ha detto:

    Bresson impallidirebbe. Un giorno rimarranno solo foto di modelle, di vip e di set a ricordarci come eravamo e come erano i nostri bambini.

  56. Aunonimous ha detto:

    State molto attenti non solo a FB ma tutti i social network poichè le foto che mettete anche se pensate di privatizzarle potranno essere rubate e utilizzate per scopi pubblicitari nel milgior caso ma anche nei siti porno….LO SO E’ LA BRUTTA REALTA’ DI INTERNET. VE NE RENDERETE SOLAMENTE CONTO QUANDO LA GENTE INIZIERA’ A RIDERVI DIETRO LE SPALLE !!!!!!!!!!!!!!! NON ESISTE ALCUNA SICUREZZA INFORMATICA QUELLA CHE ESISTE È SOLO SCRITTA NELLE LEGGI E NELLA PRATICA CI SONO 1000 ALTRE SCORCIATOIE CHE NON PERMETTONO IL RINTRACCIAMENTO DELL’ ILLEGALITÀ IN RETE. UCCIDETE I SOCIAL NETWORK PRIMA CHE LORO UCCIDANO VOI E LA VOSTRA DIGNITÀ….QUANTI SUICIDI SONO STATI CAUSATI INUTILMENTE DALL’USO IMPROPRIO DEI SOCIAL NETWORK? MEDITATE GENTE MEDITATE!!!!!!!!!!!!!!

  57. webba ha detto:

    Solo una precisazione di linguaggio: un figlio è “figlio” a qualsiasi età.
    Diciamo piuttosto, “no foto di bambini”, “no foto di minorenni”, “no foto di figli minorenni”.
    Ma quando mia madre ha visto che non è corretto postare foto di suo figlio trentenne ci è rimasta male.

  58. fsddfs ha detto:

    belle pippe mentali complimenti, cosi il figlio esce complessato come chi ha scritto questo articolo

  59. Alice ha detto:

    “Chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere da questi controlli”…
    no, non ci siamo.
    Il punto non è che ho paura di essere beccata mentre faccio qualcosa di punibile.
    Il punto è che è normale, almeno per alcuni, provare fastidio se vengono violati nei momenti che ritengono privati.
    Se qualcuno ti spia da un buco mentre ti metti il costume da bagno, non ti possono certo punire perché stavi facendo qualcosa di sbagliato, ma ti senti comunque leso.
    Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo lo stesso bisogno di riservatezza, ed è presuntuoso e prepotente pretendere che agli altri vadano bene i livelli di riservatezza che noi scegliamo per noi stessi. Visto che non si tratta di noi ma di altri, è meglio mantenere più riservatezza, e il diretto interessato potrà esporsi quando vorrà, se lo vorrà. Se uno è stato esposto, invece, non si può più tornare indietro.
    Ci sono persone che hanno paura di salire su un palcoscenico, le sbattereste lì a forza contro la loro volontà, ripetutamente, facendo loro provare quel disagio? Se avete risposto di no, perché allora pretendete che a tutti vada bene essere sbattuti sul palcoscenico dei social network?

  60. Dritan ha detto:

    A mio avviso il problema più grosso è quando il dispositivo mobile (telefono) che usiamo quotidianamente diventa una spia a tutti gli effetti. .. vi siete mai chiesti perché il vostro telefono quando installate una app vuole dei permessi di accedere alla vostra galleria foto, oppure di leggere la vostra rubrica, o meglio che può stabilire il numero che stai chiamando, magari l’applicazione in questione e semplicemente un conta passi. Soffermatevi a guardare gli permessi che date alle app, vi renderete conto di cosa sto parlando. Apprezzo i consigli di questo forum. Scrive delle cose che ho sempre condiviso.

  61. Marco Dallan ha detto:

    Scusate ma non posso fare a meno di commentare che l’ignoranza dimostrata da alcuni individui in questo post è veramente preoccupante, e mi riferisco a chi non ritiene un problema pubblicare foto di bambini o quant’altro su internet. Ignoranza intesa proprio nel senso di sminuire e/o ignorare o addirittura ridere dei pericoli intrinsechi nella tecnologia che usiamo tutti i giorni. A me piace la tecnologia, uso i social network e tutto quello che il mondo moderno in cui viviamo mi offre, ma sono conscio di quello che faccio e le conseguenze che potrebbe avere. Senza divagare se parliamo della questione bambini, il compito di un genitore dovrebbe essere quello di proteggere il proprio bambino dai pericoli del mondo e fornirgli gli strumenti per difendersi da solo quando sarà abbastanza grande. io un figlio di 10 anni, per fare un esempio, non lo farei uscire di casa a mezzanotte e frequentare posti che non ritengo adatti alla sua età; per lo stesso motivo non esporrei l’immagine digitale di un bambino di 6 mesi, 3 anni o quello che è, attraverso un mezzo di cui SO di NON avere il totale controllo, punto; è tutto qua. E’ una scelta morale che faccio per il mio bambino perchè ritengo giusto che sia così. Voglio far vedere le foto alla mia zia lontana? gli mando una mail; anche li non sarà totalmente al sicuro ma è il meglio che posso fare e pazienza. Viviamo in un mondo di merda pieno di individui di merda e su questo credo siamo tutti d’accordo, internet non è che un amplificatore di quel mondo nel bene e nel male. i miei figli avranno tutto il tempo di farsi vedere, conoscere e fare quello che riterranno giusto, nel frattempo sento davvero tutto questo bisogno di far vedere a tutti quanto è bello/a il mio bambino e quanto siamo felici insieme? quanto c’è di voglia di condividere e quanto di autocompiacimento a tutti i costi, cosa di cui per altro riguarda il 95% di quello che si mette su FB & co.?

    p.s. a me anche solo la remota, remotissima possibilità che un estraneo si faccia una sega sulla foto di un bambino che spegne le candeline, disturba, a voi no? questione di sensibilità evidentemente. Può accadere anche con la foto che uno scatta per strada? certo, ma non per questo devo andare in cerca di altre occasioni no? Se invece proprio credete che questo tipo di scenario non esista, continuate a vivere sereni nel vostro mondo fantastico perchè non c’è altro da dire…

    p.p.s a settembre nascerà mio figlio e non lo battezzerò; io e mia moglie non siamo credenti e non ci siamo sposati in chiesa. Se mio figlio in futuro deciderà diversamente, avrà tutto il tempo e modo di farlo.

  62. Chicca ha detto:

    Sicurezza a parte mi chiedo: ma c’è veramente BISOGNO di condividere tutto su internet?
    Perché nella vita reale ci scaldiamo non appena uno sfiora i nostri spazi? Viviamo quasi da nemici gli uni degli altri, non sappiamo assaporare la bellezza di una condivisione semplice, reale… e poi mettiamo vita, morte e miracoli di noi stessi su internet?

  63. Alice ha detto:

    Dedicato a quei genitori che credono che “siccome il figlio è MIO allora posso pubblicare tutto quel che mi pare su di lui”:
    http://www.lastampa.it/2016/09/15/esteri/una-teenager-fa-causa-ai-genitori-per-aver-postato-foto-di-lei-su-facebook-WRLCOKLcz5iPSsGXf82QFM/pagina.html

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