Per favore, inizia radicandoti con la terra sotto di te.
Siediti comodamente con la colonna vertebrale dritta ma rilassata.
Estendi la tua consapevolezza a come il tuo corpo tocca il sedile o il pavimento e come attraverso questi strati sei radicato/a alla Terra.
Sii consapevole di come la terra ti sostiene.
Ci sono molte possibili ragioni per cui hai scelto questa pratica particolare oggi.
Potresti sentirti sopraffatto/a dalle notizie sul clima, potresti essere in lutto per la perdita di vite umane, potresti avere paura di ciò che il futuro ti riserva o potrebbe essere qualcos’altro.
L’eco-ansia può manifestarsi in molti modi, tra cui dolore, rabbia, vulnerabilità, tristezza, paura.
Comunque si manifesti, sia nelle emozioni che nelle sensazioni, osservala da una breve distanza e senza lasciare che ti porti via.
Quando hai un buon livello di consapevolezza della tua eco-ansia, riconoscila con rispetto.
È una risposta del tutto valida a una minaccia esistenziale.
Significa che il tuo sistema di allerta interiore sta funzionando e che le tue emozioni provengono da un luogo di amore e compassione per le persone, per la fauna selvatica e per la natura.
Prenditi tutto il tempo che ti serve per onorare la tua eco-ansia con compassione.
Qualunque risposta sorga, qualunque emozione emerga, qualunque paura si manifesti, lascia che tutto fluisca fuori di te e nella Terra.
Nota il tuo respiro in entrata: l’aria che entra nelle tue narici, nella tua bocca, riempiendo la pancia.
Tutto quell’ossigeno che ti tiene in vita viene dalle piante, dagli alberi, dagli oceani e dal plancton intorno a noi.
Tutto il cibo che mangiamo, i vestiti che indossiamo, le case che ci riparano, provengono dalla natura.
La base stessa della nostra vita è l’interdipendenza con la Terra.
Riposa in questa consapevolezza e rilassati qui, confidando di essere indivisibile dalla natura.
Inspira la compassione della Terra ed espira gratitudine.
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Ora arriva la parte difficile.
Visualizza un luogo o un essere che soffre di danni ambientali e climatici.
Potrebbe essere una persona, un fiume, animali o una comunità.
Ricorda come il degrado ambientale e il cambiamento climatico li influenzano.
Quando sorge l’angoscia, concentrati sul tuo desiderio di guarire e di prenderti cura di questa entità e coltivala nella compassione.
Sempre tenendo a mente quell’entità, comincia a orientarti verso il Tonglen, verso il dare e ricevere.
Da un luogo di cura e compassione, immagina te stesso/a con la capacità di tirare fuori la loro sofferenza quando inspiri e di guarirli quando espiri.
Se aiuta, puoi immaginare la loro sofferenza sotto forma di nebbia o vapore: mentre inspiri, ricevi la loro sofferenza; mentre espiri, dai loro compassione.
Questo può suscitare paura o ansia.
Se ciò accade, torna semplicemente a radicarti con la Terra e riposa nella sua compassione per te.
Quando sei pronto/a, torna alla pratica del dare e ricevere.
Dona loro compassione e ricevi la loro sofferenza.
Puoi fare pratica del Tonglen finché ti senti a tuo agio.
Alla fine di questa pratica, inverti la direzione del dare e del ricevere.
È di nuovo tempo per te di ricevere la compassione della Terra e di offrire in cambio la tua gratitudine.
Prenditi un momento per trattenere la compassione della Terra nei tuoi confronti.
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Quando esci da questa pratica, nota come ci si sente a trasformare la propria eco-ansia in motivazione a guarire gli altri.
Stabilisci l’intenzione di tornare a questa pratica ogni volta che ti senti esausto/a.
Puoi anche praticare brevi momenti di gratitudine e di ricevere compassione dalla Terra nel corso della giornata.
Se questa pratica è uno stimolo per te, un passo successivo potrebbe essere intraprendere azioni pratiche per aiutare a proteggere ciò che ami.
Possa questa pratica aiutarti e, attraverso di te, guarire la Terra.